Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

 

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Il mondo in tasca

Post n°1057 pubblicato il 02 Dicembre 2023 da gianor1

Quando ero adolescente pensavo di avere il mondo a portata di mano. Il futuro era davanti a me in attesa di conquistarlo. Gli insegnanti mi deliziavano di leggende e di storie, che stimolavano la curiosità e la fantasia. Avevo la sensazione di padroneggiare gli accadimenti anche se l' ansia dell'incerto logorava. Poco consapevole del tempo che scorreva mi comportavo come afferma Augusto: "festina lente", cioè "affretati lentamente". Oggi i miei allievi hanno il mondo a portata di mano. Questo mondo l' hanno addirittura in tasca. Tutto è racchiuso in quell'aggeggio che si chiama smartphone, la deità informatica che compie prodigi, visitano luoghi lontani e sconosciuti stando seduti in poltrona, sono collegati con eventi sereni ma anche drammatici. Non hanno mai tregua, il tempo concesso è sempre poco e anche quello per riflettere. Alcuni di loro si comportano con incoscienza. Corrono anche quando sembrano immobili lasciandosi trasportare dalla tastiera che, anch'essa, corre veloce e lampeggia sul display. Una frenesia che li porta a inebriarsi quando il tachimetro dell'auto sale al massimo. Fino allo schianto. Il rischio li esalta. Esibiscono sulla rete le loro follie temerarie e gareggiano con la morte. La colpa però è più di noi adulti che loro. Gli abbiamo dato le delizie del mondo virtuale senza avvertirli che quel frutto appetitoso è in parte avvelenato.

La cornice musicale è un allegro con brio fra i più indimenticabili dell' opera omnnia della scrittura pianistica, con quell'accordo pertinace replicato nel registro grave soprattutto con l' uso della pedaliera. Da questa funzionalità strumentale nasce poco alla volta un'idea, un tremito brillante, un palpito essenziale, abbastanza distante da una partitura essenzialmente basata sulla sonata. Proprio questa stesura musicale, intensificata da tintinnii interminabili e da fruscianti didascalie musicali in ottava della coda, apre al Compositore obiettivi intensi, anticìpando le sonorità dell' impressionismo musicale. Buon ascolto

 

Commenti al Post:
Mar.isa1
Mar.isa1 il 02/12/23 alle 10:10 via WEB
I tempi sono davvero cambiati e ho la sensazione di non essermene accorta. E' vero che i nostri figli hanno tutto il mondo a portata di mano il bene e anche il male. Spero che acquisiscano il potere di difendersi. Buon week end. Marisa
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 13:39 via WEB
La scuola cambia come la società. E ogni cambiamento ha necessità di tempo per adeguarsi e migliorare. Anche i nostri figli sapranno trovare le misure idonee per difendersi. Ne sono certo. Lieta fine di settimana anche a te. Gian
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/12/23 alle 11:19 via WEB
Unisci e mixi spontaneamente, due pareri generati da una mente fervida e intellettualemnte capace di espriemere pareri corretti e frutto di cultura; nello stesso tempo, si associa al tuo pensiero professionale e ispirato dalla tua storia di insegnante navigato. L'orpello in disccussione è da anni seompre lo stesso, tuttavia, con una dinamnica in progressione per le novità della teconologia e il progresso digitale. Oggi siamo quasi al top, altre diavolerie si aggiungeranno e i ragazzi saranno sempre più coinvolti. Come tutte le medaglie, avendo due facce, dobbiamo riscontrare che noi "ragazzi anziani" non abbiamo goduto di codesti arnesi, avevamo dalla nostra una eccellente e dinamica fantasia, ascoltavamo, leggevamo e abbiamo visto film e poi tanta tv che ci hanno insegnato molto. Loro hanno l'arnese e ci sta bene, è giusto che sia così, ma solo una colpa attribuirei ai giovani: un impegno mastodontico, insistente e reiterato che si definisce con "esagerazione". Ecco, fossero più limitati e meno asserviti alla potenzialtà di un cellulare, sarebbe meglio e consentirebbe loro una...chiachierata più proficua con amici e...umani in gnere. Bel post caro amico. Lieto e sereno w.e. Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 13:53 via WEB
Gentile Interlocutore, la mia esperienza suggerisce chei miei allievi sono sottoposti alla tentazione di ritenere che la dimensione sociale della loro educazione non sia, oggi, così opportuna per la loro preparazione futura. Come in ogni cambiamento è necessario superare il momento di stallo che inevitabilmente si presenta per risolvere una nuova metodologia inerente alle nuove scoperte e metodologie tecniche. Hanno necessità di un nuovo modello che li aiuti a stabilire nuove e buone relazioni e a creare una comunità e questo obbliga obbliga il corpo docente, la Famiglia ad impostare correttamente il processo di insegnamento-apprendimento che diano una nuova e attuale prospettiva educativa. In definitiva la Scuola insieme a tutta la società civile si deve dotare di una nuova dimensione organizzativa, A ben rileggerci. Gian
 
Febe.Bucci
Febe.Bucci il 02/12/23 alle 12:42 via WEB
Ricordo che 20 anni fa compravo i libri dal libraio e quanti Bignami ho acquistato! Oggi si comprano online ed è quasi tutto digitale. Ciao. Bice
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 13:56 via WEB
Fa effetto, a chi è solo anche di un paio di generazioni fa, osservare che se un tempo gli studenti erano muniti di quaderni, oggi davanti ai loro occhi anche un semplice foglio di carta può animarsi se inquadrato con lo smartphone grazie ad una app. Ma la società che muta ha necessità di una scuola diversa e più consona ai tempi. Lieto pomeriggio. Gian
 
yuyu_ru
yuyu_ru il 02/12/23 alle 12:56 via WEB
Mi trovo d'accordo con te e a questo punto ormai direi che il mondo sta andando proprio nella direzione sbagliata.. un pò per tutto cmq.. e secondo me non c'è più speranza per ritornare sulla retta via. Buon fine settimana
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 14:00 via WEB
Non è una direzione sbagliata, è solo un percorso con più ostacoli. Le innovazioni tecnologiche obbligano la Scuola (insieme a tutta la società civile), a darsi una nuova organizzazione metodologica e pedagogica. Questo è possibile e in un certo senso obbligatorio per la sopravvivenza dei nostri giovani. Lieta fine di settimana anche a Te. Gian
 
Mimina.Ruggiero
Mimina.Ruggiero il 02/12/23 alle 13:03 via WEB
Mi sono resa conto da quel che mi suggerisce mio figlio che i programmi ministeriali potrebbero sicuramente essere distribuiti meglio e rivalutati, anche perché spesso in un anno scolastico non riesce a terminare tutto, e questo riesce solo a mettere maggiormente sotto pressione non solo mio figlio ma anche i suoi professori. Buon sabato. Mimina P.S: deliziosa melodia in sottofondo.
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 14:03 via WEB
Per risolvere questa mancanza si potrebbero unire varie materie per cercare di trattare argomenti analoghi al fine di facilitare lo studio agli allievi. Di certo, sono necessarie anche nuove tecnologie e, magari, integrare dei corsi per noi docenti in modo tale da farci familiarizzare con tali meccanismi. Queste modifiche, sono certo, renderebbero lo studio più semplice e la scuola più appropriata ai giovani d’oggi. LIeto pomeriggio. Gian
 
Veriana.Di.Lucia
Veriana.Di.Lucia il 02/12/23 alle 16:13 via WEB
Gli inciampi politici che impediscono alla scuola italiana di essere democratica hanno la stessa origine: la sua mancata riforma, cioè l’incapacità dello Stato di formare la sua educazione, senza farsi fagocitare da un passato destinato ad altri modelli di società. I giovani ne subiscono le conseguenze. Veriana
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 21:36 via WEB
Gentile amica non tutte le colpe sono dello Stato. Per anni ci siamo adagiati su un insegnamento che fino agli anni '80 del secolo scorso serviva egregiamente. Vi è statil boom economico, ancora vivevamo in un mondo piccolo con poca infoemazione. Ciao. Gian
 
Violante.Tinari
Violante.Tinari il 02/12/23 alle 16:45 via WEB
Secondo me si commette un errore quando si fanno le comparazioni sulla scuola di ieri e quella di oggi con la prospettive del futuro. Ogni epoca ha il suo inizio e la sua fine compensata da un nuovo ciclo educativo. Buon week end. Violante
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 21:37 via WEB
Dici assai bene spesso parliamo del passato per non realizzare il presente e avere la visione del futuro. Lieta serata. Gian
 
Ines.Massaro
Ines.Massaro il 02/12/23 alle 18:30 via WEB
Buonasera Gian. E' un periodo che le cose si evolvono in modo veloce anche a causa della tecnologia. Credo che negli ultimi 50 anni ci sia stata un' evoluzione incredibili che nei tempi precedenti non si è mai realizzata. I giovani di oggi riusciranno a trovare la chiave per migliorare. Ciao. Ines:)
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 21:39 via WEB
E' indubbio che quello che si è costruito in questi ultimi decenni ha contribuito assai a migliorare le conoscenze e le ricerche. Ma adagiarsi senza continuare a sperimentare è un errore grave. Lieta serata. Gian
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 02/12/23 alle 18:49 via WEB
Noi avevamo comunque il mondo in tasca perché bene o male riuscivamo a perseguire, generalmente, il lavoro per cui avevamo studiato. Loro no. A loro questo mondo in tasca è stato tolto.
Eppure sono figli "nostri" perché la nostra generazione e la nostra società li ha forgiati. Quindi di fronte alla frenesia da smartphone ( che poi non è che gli adulti ne siano esenti, eh!) , a certi comportamenti incoscienti e pericolosi e rischiosi, credo, che come società due domande dovremmo pur farcele. Prima che sia troppo tardi.
Piacere di ri_leggerti, Gian, buona serata
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 21:43 via WEB
Il tuo ragionamento è assai condivisibile. Mi permetto di aggiungere che come ieri anche oggi, è necessario affermare che l ' apprendimento, la cultura e l’istruzione rendono liberi, aprono la mente e fanno ragionare. Se manteniamo queste finalità la didattica ne trarrà giovamento a favore del futuro dei nostri figli. A ben rileggerci. Gian
 
barbara.de.santis
barbara.de.santis il 02/12/23 alle 20:00 via WEB
Ogni generazione ha la scuola rapportata ai bisogni sociali. Mai asserire che l' ieri era meglio di oggi! Buon fine di settimana. Barbara
 
 
gianor1
gianor1 il 02/12/23 alle 21:45 via WEB
La nostalgia dei tempi passati a volte dona affermazioni che sono fuori contesto ma nello stesso tempo scusabili e comprensibili. Lieta fine di settimana, gentile Barbara. Gian
 
zelma1
zelma1 il 03/12/23 alle 08:46 via WEB
Seppure in crisi la comunità scuola ha bisogno di rispetto da parte di tutte le istituzioni per crescere ed essere il perno della società del futuro. Buona domenica Prof, Zelma
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:18 via WEB
Carissima Zelma, gli operatori scolastici hanno in sè tutti gli anticorpi per superare le difficoltà. Importante che la burocrazia si attenui leggermente. Lieto giorno del Signore. Gian
 
susanna1dgl7
susanna1dgl7 il 03/12/23 alle 08:53 via WEB
"È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi". E' una frase di Gianni Rodari. Nella sua semplicità e allo stesso tempo profondità descrive la scuola che vorrei oggi. Buona domenica. Susanna
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:20 via WEB
Seguire le parole di Rodari è come trovare un sentiero in mezzo ad un bosco con tante luci. Grazie per la citazione. Lieto giorno del Signore. Gian
 
adara1
adara1 il 03/12/23 alle 09:05 via WEB
Purtroppo i problemi della scuola di cui si discute e che si cerca in qualche modo di risolvere sono problemi che non toccano la sostanza delle cose, le ragioni profonde del disagio della istituzione. Spesso è aria fritta dove la discussione è esclusivamente politica. Buiona Domenica. Adara
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:23 via WEB
La politica in parte è responsabile ma non del tutto. Manca un dialogo tra le varie opinioni che tendono ad una risoluzione pedagogica che tenga conto delle nuove aspettative della società. Lieto giorno del Signore. Gian
 
limiteaperto1
limiteaperto1 il 03/12/23 alle 09:32 via WEB
I veri problemi della scuola sono quelli di una società in crisi, senza identità culturale. Ciao. Maria
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:25 via WEB
Le società, nei vari secoli, hanno tutti ottenuto crisi e difficoltà. Ma proprio per questi fattori non hanno saputo trarne lezioni e soluzioni. Come in questo periodo...Ciao. Gian
 
georgiasensi
georgiasensi il 03/12/23 alle 10:00 via WEB
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:25 via WEB
Grazie per la bella immagine e l' auguiro. Lieto giorno del Signore anche a te. Gian
 
caroline12
caroline12 il 03/12/23 alle 10:14 via WEB
Noi ragazze degli anni novanta avevano una velocità di scrittura impareggiabile: al cambio dell'ora copiavamo tutti i compiti non fatti dal compagno di banco. Era quasi un rituale da svolgere in un tempo massimo di 5 minuti mentre qualcuno controllava che non arrivasse la prof. Adesso, perché copiare se i compiti possono essere fatti e verificati velocemente grazie a Internet? >Buona >Domenica. Carolina
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:27 via WEB
Tempi romatici, dolci ricordi che stemperano i disagi di oggi. La tecnologia aiuta molti i giovani, noi adulti dobbiamo affiancarli nel loro utilizzo. Lieto giorno del Signore. Gian
 
aforismadamore
aforismadamore il 03/12/23 alle 12:55 via WEB
Buona Domenica, caro Gian. Giulia
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:28 via WEB
Serena giornata del Signore anche a te. Gian
 
OgniGiornoRingrazio
OgniGiornoRingrazio il 03/12/23 alle 13:06 via WEB
Ciao*_* In realtà in tasca hanno un mondo virtuale che accelera i processi di conoscenza, accorcia i tempi di ricerca ma azzera la capacità di adattamento alla realtà. Bisognerebbe fargli capire che schiacciando il tasto reset o cancel non torna tutto come prima. La vita dell'uomo è una e va vissuta,dosata,preservata in relazione con gli altri.*_* Buona giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:32 via WEB
Noi adulti, genitori e docenti, dobbiamo affiancare i nostri giovani, accompagnarli, anche con determinazione, ad un uso più consapevole e capace delle nuove tecnologie che devono essere di aiuto basilare nella ricerca e quindi nella conoscenza. Comprendo che questo atteggiamento pone difficoltà, ma gli ostacoli vanno superati con costanza e consapevolezza. Un caro saluto per trascorrere un sereno giorno del Signore. Gian
 
coloroilcielo
coloroilcielo il 03/12/23 alle 13:07 via WEB
I problemi veri della scuola sono molto piu' difficili da risolvere prima di tutto perche’ sono problemi fondamentali, cioe’ problemi che richiedono cambiamenti radicali nei fondamenti stessi di una istituzione molto antica e pochissimo propensa al cambiamento come la scuola. Serena Domenica. Luisa
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:35 via WEB
I cambiamenti necessari per risolvere i problemi veri della scuola non investono solo la sua istituzione, ma anche la societa’ e la cultura fuori della scuola. E societa' e cultura oggi cambiano molto e velocemente ma il cambiamento sembra sfuggire agli sforzi di pilotarlo e governarlo. Inoltre i problemi veri della scuola non sono neppure riconosciuti e visti con chiarezza e, ovviamente, se non si vede un problema, non si puo’ lavorare a risolverlo. Anzi la misura della gravita’ della crisi della scuola e’ proprio il fatto che la scuola non vede e non riconosce quali sono i suoi veri problemi. Lieto giorno del Signore. Gian
 
cuoresereno10
cuoresereno10 il 03/12/23 alle 13:21 via WEB
La scuola di oggi non puo’ che trovarsi in seria difficolta’ quando il cambiamento diventa molto veloce, le sue entrano in contraddizione l’una con l’altra. Ciao, Francesa
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 15:36 via WEB
Il primo passo per risolvere i veri problemi della scuola e’ riconoscerli, analizzarli e capirne bene la natura. Ciao. Gian
 
suiteitaliana
suiteitaliana il 03/12/23 alle 16:41 via WEB
Esiste uno squilibrio tra la domanda che la società richiede e la scuola che dovrebbe rispondere con metologie alternative, magari completamente diverse da quelle in esercizio. Anna
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 22:07 via WEB
E' un fatto culturale che denota la mancanza della ricerca nella didattica e nel complesso della pedagogia. Lieta serata. Gian
 
giselemar0
giselemar0 il 03/12/23 alle 17:03 via WEB
La scuola cambia e cambia il ruolo dei docenti e degli studenti in classe, insieme alle dinamiche comunicative con le famiglie. QAuello che resta è la passività della politica che stenta a decidere. Buona Domenica. Gisella
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 22:10 via WEB
I politici di oggi provengono da una dinamica culturale fatta di egoismi ed egocentrismi mirati solamente al proprio interesse. Così le problematiche della scuola passano in secondo piano. Serena serata festiva. Gian
 
calendariodamore
calendariodamore il 03/12/23 alle 17:16 via WEB
Se metto a confronto le ultime due generazioni, quella di ieri e quella di oggi, si può notare che quella di ieri, la mia, ha avuto un’educazione molto più rigida e chiusa. Nonostante ciò l’educazione di ieri era molto efficiente. Ciao. Virginia
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 22:12 via WEB
Alora mancava un esigenza che manca purtroppo anche oggi: l' empatia nella comprensione, e il valore del rispetto che non sia solo paura. Ciao. Gian
 
lunetta_08
lunetta_08 il 03/12/23 alle 18:06 via WEB
Hai detto bene, Amico mio, hanno il mondo in tasca, ma proprio la facilità con cui possono accedervi può diventare un grave pericolo. Noi adulti abbiamo il compito di vigilare e parlare tanto coi nostri bambini e adolescenti, per guidarli e far capire loro come distinguere il bene dal male anche sul web. Ti mando un abbraccio, caro Gian.
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 22:13 via WEB
Alle tue bellissime parole che condivido appieno, aggiungo solamente che si può ottenere quel che affermi con amore e tanta comprensione e pazienza. Un caro saluto. Gian
 
filoderbaromantico
filoderbaromantico il 03/12/23 alle 21:18 via WEB
La scuola si deve aprire alle nuove esigenze di un mondo globalizzato. Occorre una pedagogia affiancata alla sociologia, ma soprattutto politici preparati culturalmente. Buona serata domenicale. Silvia
 
 
gianor1
gianor1 il 03/12/23 alle 22:14 via WEB
In questo periodo storico il problema primario della scuola e’ il cambiamento. Per capire le difficolta’ che il cambiamento pone alla scuola e il difficile rapporto che la scuola ha con il cambiamento, bisogna prima di tutto domandarsi quali sono i compiti che la societa’ assegna alla scuola. Lieta sera. Gian
 
Arabellatriste
Arabellatriste il 04/12/23 alle 08:22 via WEB
Buon lavoro prof anche se le difficoltà non mancano. Arabella
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 14:32 via WEB
Le difficoltà sono all' ordine del giorno ma per fortuna si trovano anche le giuste soluzioni. Buon pomeriggio. Gian
 
VanessaCanepa
VanessaCanepa il 04/12/23 alle 11:08 via WEB
A colpi di riforme e controriforme, niente è cambiato nell'impianto complessivo della scuola italiana. Tutto è stato organizzato senza tenere conto delle esigenze dei ragazzi e delle loro possibilità. Buon inizio di settimana. Vanessa
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 14:35 via WEB
E' vero spesso si fanno le riforme sulla carta senza tenere conto della realtà del lavoro che deve essere realizzato. Nella scuola la sperimentazione va naturalmente fatta ma contemporaneamente è necessario valutarne i requisiti realizzativi. Ciao. Gian
 
virgola_df
virgola_df il 04/12/23 alle 12:30 via WEB
Possibile che siamo riusciti a trasmettere ai nostri figli solo il nulla? Banalità e futilità? E tutto quello che i nostri genitori ci han dato, con tanto amore insegnato, colmandoci, tutte le pienezze, i valori dove sono andati a finire? Che amarezza! E che sconfitta!
Un caro saluto Gian ed un abbraccio.
virgola
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 14:39 via WEB
Da secoli ogni generazione che segue tende ad essere migliore, e i genitori assieme alla scuola e al sociale ne agevolavano la realzzazione. La generazione di oggi si trova in mezzo ad una crisi sociale di cui anche l' istituzione scolastica ne risente. Cerchiamo di trovare soluzioni, ma il cambiamento tecnologico è assai forte ed è di difficile comprensione per molti di noi. A ben rileggerci. Gian
 
RosaGiordanoNa
RosaGiordanoNa il 04/12/23 alle 13:54 via WEB
Si sono accresciute enormemente le opportunità di accedere all’informazione e al sapere,e questo determina adattamenti e competenze nuove che, se mancano, possono provocare crisi in tutti i settori ma soprattutto in quello scolastico. Ciao, Rosa
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 14:41 via WEB
E' un affermazione sociologica che condivido. Gli adattamenti alle nuove tecnologie richiede uno sforzo culturale a cui non siamo abituati. Dobbiamo studiare e ricercare per porre rimedio. Ciao. Gian
 
veramore
veramore il 04/12/23 alle 16:08 via WEB
La scuola è spesso noiosa: bisogna studiare, studiare e imparare di più. L’importanza dell’educazione è spesso sottovalutata perché bisogna soffrire: si deve imparare, essere interrogati e fare i compiti in modo meccanico senza nessun coinvolgimento dialogante. Le nozioni vengono impartirte dall' alto. Ciao, Veronica
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 20:57 via WEB
Mi spiace contraddirti ma la scuola non è noiosa, è pervicacemente interessante, idonea all' educazione di un cittadino libero. Gian
 
cassetta2
cassetta2 il 04/12/23 alle 18:04 via WEB
Andiamo a prenderci un caffè così poi ognuno guarda il suo cellulare per un'ora?
 
 
gianor1
gianor1 il 04/12/23 alle 20:59 via WEB
Volentieri se paghi tu. Io ho dovuto scegliere se acquistare un nuovo smartphone o assumere 1 0 2 caffe al dì. Le rate dell' acquisto mi consentivano una delle due opzioni...
 
ranocchia56
ranocchia56 il 05/12/23 alle 00:11 via WEB
È un argomento questo che mi è sempre interessato molto, indubbiamente una volta era molto più faticoso studiare, la maggioranza aveva a disposizione solo una biblioteca per integrare gli studi, oggi appunto hanno tutto a disposione con uno smartphone. Io credo che questo mezzo tecnologico sia molto utile, ma non può sostituire tutto, è stato introdotto di colpo senza una preventiva informazione, non è stato spiegato agli alunni l'uso corretto. Va benissimo come strumento di ricerca ma ha anche molti rischi e pericoli, dallo scopo scolastico di istruirsi e aprirsi a nuovi mondi a degenerare in siti immorali e diseducativi è un attimo. Non che i ragazzi debbano essere esclusi da determinate realtà, è giusto conoscere tutto, ma al momento giusto, ogni cosa chiede un determinato ragionamento introdotto da chi ha più esperienza. Inoltre, questo mezzo non può sostituire l'impegno, la partecipazione e la voglia di imparare dei giovani che si stanno adagiando credendo di delegare tutto a uno strumento. E poi ci sarebbero molte altre cose da aggiungere, ci sono molte sfumature da cogliere, ma ci vorrebbe molto tempo e spazio a disposizione. Chiedo scusa per essermi introdotta qui e essermi dilungata, ma come ho già scritto, l'argomento mi interessa particolarmente. Buonanotte.
 
 
gianor1
gianor1 il 05/12/23 alle 14:46 via WEB
Nella pianificazione e progettazione sociale la scuola possiede il compito primario della proposta culturale del passato, cioe' della trasmissione e conservazione del già sperimentatosapere. Il compito del cambiamento e della introduzione di novita' nella societa’ e nella cultura, e’ affidato alla ricerca scientifica, artistica, organizzativa, e alla creativita’ in ogni campo delle attivita’ umane, inclusa ovviamente anche l’attivita’ di insegnare e di imparare. Il fatto che alla scuola spetti il compito della conservazione e trasmissione del passato, va tenuto ben presente se vogliamo capire quale puo’ essere il rapporto della scuola con il cambiamento. Come docente ma anche come padre quello che mi aspetto dall' istituzione scolastica e’ che dia ai giovani le conoscenze, le abilita’ e anche i valori appropriati alla societa’ in cui vivranno da adulti. A ben rileggerci gentile Interlocutrice. Gian
 
anima_nomade0
anima_nomade0 il 05/12/23 alle 09:49 via WEB
Guardando la storia della scuola nel corso dei secoli si nota che il miglioramento avviene dopo un periodo di crisi. Anche questa vlta sarà così. Buongiorno. Aurora
 
 
gianor1
gianor1 il 05/12/23 alle 14:48 via WEB
Hai ben ragione. Credo che la tecnologia nella sua complessità possa diventare la chiave di svolta. Buon pomeriggio. Gian
 
ReCassettaII
ReCassettaII il 05/12/23 alle 14:55 via WEB
Posto ergo sum
 
 
gianor1
gianor1 il 05/12/23 alle 15:02 via WEB
Desipere in loco.
 
dilettadolce
dilettadolce il 06/12/23 alle 11:30 via WEB
Io per natura sono positiva e credo che la scuola riuscirà a cambiare e dare una possibilità ai nostri figli. Buongiorno. Diletta
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:11 via WEB
Oltre la buona volontà è necessaria la competenza. Entrambe posso davvero dare una svolta. Grazie per l' intervento. Gian
 
il.passo
il.passo il 06/12/23 alle 22:15 via WEB
Oggi i giovani hanno in tasca "l'informazione" che pochi anni fa nemmeno i più potenti uomini del pianeta potevano sognare.
Gli abbiamo però tolto la speranza di un ascensore sociale che noi invece abbiamo avuto. Per la prima volta la nuova generazione non ha davanti a se la concreta possibilità di vivere meglio dei propri genitori.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:14 via WEB
E' assolutamente vero quello che affermi. Ma le due o tre generazioni che ci hanno preceduto non hanno tenuto conto che un nuovo mondo evidenziava un cambiamento repentino a cui le istituzioni, tutte, non hanno saputo realizzare contromisure.
 
woodenship
woodenship il 06/12/23 alle 23:35 via WEB
Ogni generazione ha avuto il suo"mondo in tasca", spendendolo come i tempi gli hanno concesso di fare: con la fionda o lo smartphone per colpire e rimanere colpiti, comunque si dovrà arrivare al punto, al di là di ogni possibile colpa. E non potrebbe essere diverso, dal momento che ognuno è figlio del proprio tempo e, in esso, trova la sua strada. A ben rileggerci con sempre grande passione ed interesse.
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:20 via WEB
Come genitore sono ben felice che mia figlia viva in questa epoca così pregna di fantasia e possibilità. Certamente come genitore temo in devianze e complessità, ma come insegnante ho la contezza di poter fornire ai nostri giovani conoscenze e scelte da poter realizzare per il loro futuro. A ben rileggerci. Gian
 
   
woodenship
woodenship il 08/12/23 alle 01:42 via WEB
Sono belle parole le tue, che ti fanno molto onore come genitore. Penso che la cosa peggiore sia instillare il veleno della paura nei figli.
 
     
gianor1
gianor1 il 08/12/23 alle 12:46 via WEB
Le emozioni dei bimbi sono le stesse di noi adulti. Loro provano rabbia, gioia, paura, tristezza, disgusto e sorpresa. È attraverso una relazione aperta, sincera e libera dal giudizio che i bimbi, anche molto piccoli, possono vivere serenamente le loro emozioni e diventare adulti consapevoli ed empatici.
 
mariagrazia_5
mariagrazia_5 il 07/12/23 alle 10:31 via WEB
Caro collegone, quando mai la scuola non èn stata in crisi? Per fortuna nel corso degli anni le difficoltà sono aumentate ma sempre si è trovato il modo di migliorare. Forse ohhi le nuove tecnoligie vogliono risposte più immediate e questo rende difficile trovare soluzioni. Ma prese le giuste misure si troveranno le soluzioni. Ciao. Grazia
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:22 via WEB
Completamente d' accordo con te. Importante cercare e realizzare soluzioni anche se saranno di difficile attuazione. Lieto pomeriggio. Gian
 
oltrelasera0
oltrelasera0 il 07/12/23 alle 10:35 via WEB
Buona Scuola! "E' bello vivere perchè vivere è ricominciare, sempre, a ogni istante". (C.Pavese) Ciao, Caterina
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:22 via WEB
E la scuola dovrebbe ed è così. Ciao. Gian
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:23 via WEB
Grazie per l' immagine con la bellissima frase che faccio mia. Lieto pomeriggio. Gian
 
vittoriadgl30
vittoriadgl30 il 07/12/23 alle 10:48 via WEB
Buongiorno caro Gian e buona scuola. Vittoria
 
 
gianor1
gianor1 il 07/12/23 alle 14:23 via WEB
Buon pomeriggio a te e grazie della visita. Gian
 
lafavoladiunsogno.m
lafavoladiunsogno.m il 08/12/23 alle 16:45 via WEB
Buona festa dell' Immacolata. Margherita
 
 
gianor1
gianor1 il 08/12/23 alle 20:30 via WEB
Lieta serata anche a te. Gian
 
Vince198
Vince198 il 08/12/23 alle 18:27 via WEB
"Si stava meglio quando si stava peggio?"
A volte mi faccio questa domanda e rapporto il mio periodo giovanile, studentesco liceale/universitario, con quello odierno. Credimi, se potessi tornare indietro, non cambiarei niente, neanche una virgola. Si va da un eccesso all'altro con incredibile facilità. É, come certo immagini, del tutto illusorio pensare di avere il mondo fra le mani in quell'aggeggio, però c'è chi si sente quasi "sovrumano" felice di gironzolare .. chessò .. per la 5ª avenue di N.Y.C. attraverso le telecamere web!!!
Guardo i miei figli e, per fortuna, almeno da quel che vedo, sono abbastanza moderati ma gli altri? .. Es. vado a farmi mettere a posto La .. chioma (si fa per dire), quelli che sono in attesa hanno l'aggeggio in mano, sguardo fisso .. dita che scorrono rapide sulla tastiera virtuale.. Vado dal medico per qualche necessità, tutti nella sala d'aspetto con il giocattolino in mano, zitti e concentrati! Se per assurdo glielo si togliesse dalle mani, andrebbero fuori di testa dopo un pò! Le persone non si accorgono che anche quello è un modo come un altro per isolarsi in qualsiasi luogo si trovano. E' così bello guardarsi intorno, scoprire qualcosa di nuovo nella realtà che ci circonda, dialogare .. non so .. ad es. in un bar sorseggiando una bibita, degustando un caffè, una tazza di the..
Per non dire che a passeggio c'è qualcuno che viaggia con lo smartphone accesso in mano: chissà che un bel colpo di testa su un palo non lo riporti sulla .. realtà chiamata terra! Ma .. niente: l'oggetto infernale lentamente fa sparire quella cosa che distingue l'essere umano nel suo tratto: il dialogo, vivere in simbiosi con i propri simili per un utile do ute des. Vabbè, mi sono dilungato unpò, chiedo scusa.
Ti auguro un sereno fine settimana in seno ai tuoi affetti più cari. Ciao, Vince ^____^
 
 
gianor1
gianor1 il 08/12/23 alle 20:37 via WEB
Il tuo commento ma soprattutto la frase iniziale mette in luce una mancata presa di responsabilità nel presente di una classe dirigente che si lascia cullare da un’apatia soave, illusa ed illusoria. E quest’atteggiamento apatico verso la realtà confluisce oggi in un senso d’impotenza sociale che irriga sommessamente una società depressa. Basterebbe però difendere ciò che si è conquistato, coltivando il proprio giardino senza abbandonarlo agli slogan che distraggono la nostra forza da tutto ciò che abbiamo costruito. Perché, gentile Interlocutore, la fine è la fine, se tutto cambia non rimane proprio nulla com’è. La vecchia società che non partecipa alla nuova Italia perde, banalmente, per pigrizia, per svoglia, per non impegnarsi. Gli sciacalli e le iene, prendono il sopravvento. Il presente che formerà il futuro sarà di certo migliore del passato sempre: A ben rileggerci. Gian
 
   
Vince198
Vince198 il 09/12/23 alle 23:54 via WEB
Ho basato il mio ragionamento su un'esperienza vissuta in mezzo a ragazzi con età variabile fra i 19 e i 25 anni, per circa 40anni della mia vita lavorativa. Oggi sono in pensione da diversi anni e nei miei viaggi, di allora e in tempi più recenti sia per l'Italia e che all'estero, sia per lavoro che per "diletto", ho notato una certa differenza rispetto ai miei ventanni o giù di lì. Non discuto l'intelligenza, l'apprendimento attraverso metodologie moderne che sono molto più a portata di mano di una volta (anche io tutt'oggi mi aggiorno costantemente perchè è nel mio carattere non rimanere avulso dall'odierna società e da tutte le novità che mano mano si creano), ma ho avuto modo di vedere che, oltre ragazzi intelligenti che iniziano percorsi adatti allla loro personalità, ce ne son tantissimi, a mio avviso la maggior parte, che non hanno le idee chiare, che perdono tempo nelle solite "cose" che sappiamo, che non hanno caratteri saldi, che sono in balia di gente con pochi scrupoli. Ascolto spesso psicologi tipo Crepet e lo stesso dice che oggi molti giovani non sono adeguatamente seguiti dai genitori, sono - direi - trascurati per molte cause fra cui quella dei genitori di non essere capaci di dare ai propri figli giuste "coordinate". Se i ragazzi di oggi non hanno qualche genitore capace di dirgli qualche volta "no" , non crescono nel rispetto delle regole ma "decrescono" assumendo una mentalità che fa loro credere di poter avere tutto senza quel sudore che personalmente ho conosciuto e provato per anni su me stesso.
Come dire, quasi, che a loro tutto è dovuto. I primi da rieducare sarebbero certi genitori iperprotettivi che pensano di fare il bene dei loro figli, invece le cose non stanno così. Sai che ci sono genitori che ricorrono al Tar perchè il figlio ha preso brutti voti e riversano la colpa sugli insegnanti! É normale tutto questo? <br7> Onestamente penso che, a parte le capacità intellettive, la voglia di imparare sono altro tema, che è la vita nelle sue infinite variabili, lo scegliere qualcosa da fare nel proprio futuro, valutare correttamente il comportamento da tenere con i propri simili etc. che completa - spero positivamente - la crescita dei ragazzi. Non sono uno psicologo, però mi son reso conto negli anni che a fronte di alcuni miglioramenti che avvengono se uno è inserito in un contesto sociale positivo, ce ne sono tantissimi che si perdono per strada. Gli esempi sono infiniti e alcuni anche dolorosi. E' questo che più mi preoccupa, come uomo e come padre. Mi auguro che sia "sì" il futuro migliore del passato, ma non ho questa certezza, dato che, come predetto, ho vissuto a contatto con ragazzi per buona parte della mia vita.
Grazie per la possibilità che mi dai di esprimere la mia opinione, caro Gian.
Alla prossima.
 
     
gianor1
gianor1 il 10/12/23 alle 08:16 via WEB
La tua esperienza è l' istantanea della società moderna, soprattutto italiana. Gentile Interlocutore parlo e discuto sulla scuola che il campo dove opero. Le discussioni e gli interventi sulla scuola non riescono a uscire dal cerchio dei problemi superficiali perche’ il sistema scuola guarda al suo interno mentre dovrebbe guardare fuori di se’, nella societa’. le fondamenta stesse della nostra societa’ sono state terremotate dalla rivoluzione economica, sociale e culturale dell’ultima parte del XX secolo, mentre la scuola sembra muoversi ancora in una societa’ pre-terremoto. I problemi veri della scuola sono molto piu' difficili da risolvere prima di tutto perche’ sono problemi fondamentali, cioe’ problemi che richiedono cambiamenti radicali nei fondamenti stessi di una istituzione molto antica e pochissimo propensa al cambiamento come la scuola, mentre i problemi superficiali lasciano i fondamenti della scuola intoccati. Secondo, perche’ i cambiamenti necessari per risolvere i problemi veri della scuola non investono solo la scuola, ma anche la societa’ e la cultura fuori della scuola. E societa' e cultura oggi cambiano molto e velocemente ma il cambiamento sembra sfuggire agli sforzi di pilotarlo e governarlo. Terzo, perche’ i problemi veri della scuola non sono neppure riconosciuti e visti con chiarezza e, ovviamente, se non si vede un problema, non si puo’ lavorare a risolverlo. Anzi la misura della gravita’ della crisi della scuola e’ proprio il fatto che la scuola non vede e non riconosce quali sono i suoi veri problemi. Percio' il primo passo per risolvere i veri problemi della scuola e’ riconoscerli, analizzarli e capirne bene la natura. Sereno giorno del Signore. Gian
 
     
Vince198
Vince198 il 12/12/23 alle 00:58 via WEB
Il tuo commento, per le particolarità che hai messo in evidenza - soprattutto nella chiusa, lo condivido al 100%. Ho qualche informazione in materia scolastica a vari livelli, fra scuola dell'Infanzia, Elementari, Medie e Superiori, anche a livello universitario: nella mia famiglia d'origine ci sono stati diversi insegnanti anche a livello universitario. E' si basilare che la scuola dia le giuste informazioni agli allievi: più che d'accordo. Mi sono riferito nella mia esperienza, come hai notato, a quelli che sono nel periodo successivo al tuo e credo di aver fatto osservazioni pertinenti. In pratica la scuola ai suoi vari livelli, specie dalle medie in poi, per mio conto dovrebbe essere indirizzata verso un'attività più selettiva. Grazie a te, un caro saluto.
 
     
gianor1
gianor1 il 13/12/23 alle 19:17 via WEB
La selezione deve avvenire in modo naturale. Agli allievi devono essere date opportunità simili: la loro capacità di apprendimento e di volontà conduce ad una giusta selezione che deve essere solamente scolastica mai sociale o culturale. Lieta serata. Gian
 
RobertAliano
RobertAliano il 09/12/23 alle 07:56 via WEB
Buon week end con tanta serenità. Roberta
 
 
gianor1
gianor1 il 09/12/23 alle 14:15 via WEB
Lieta fine di settimana anche a te. Gian
 
caleidoscopio_2021
caleidoscopio_2021 il 10/12/23 alle 08:22 via WEB
Buona domenica con tutti i tuoi affetti accanto. Lucrezia
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/23 alle 14:21 via WEB
LIeto giorno del Signore anche a te. Gian
 
donnasemplicedgl0
donnasemplicedgl0 il 10/12/23 alle 08:30 via WEB
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/23 alle 14:21 via WEB
Grazie per l' immagine e per l' augurio. Gian
 
fiumediluce3
fiumediluce3 il 10/12/23 alle 08:34 via WEB
La vita non si misura attraverso il numero di respiri che facciamo, ma attraverso i momenti che ci lasciano senza respiro. Buongiorno caro Gian e serena Domenica. Lorena
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/23 alle 14:22 via WEB
Sereno giorno del Signore. Gian
 
Bluecobalto2
Bluecobalto2 il 10/12/23 alle 09:05 via WEB
Previsioni per questa giornata. Allerta riposo con precipitazioni di sonno nel pomeriggio. Buona domenica. Lucia
 
 
gianor1
gianor1 il 10/12/23 alle 14:22 via WEB
Lieto giorno del Signore. Gian
 
elyrav
elyrav il 11/12/23 alle 08:49 via WEB
Eh sì purtroppo non si rendono conto delle cose che fanno. Probabilmente soggiogati da quella scatoletta "magica". Serena giornata
 
 
gianor1
gianor1 il 11/12/23 alle 14:55 via WEB
Come genitori, come insegnanti dobbiamo far capire ai nostri giovani il pro e contro del suo utilizzo. Ben tornata. Gian
 
   
elyrav
elyrav il 12/12/23 alle 10:48 via WEB
Eh sì hai proprio ragione :) grazie. Ben ritrovato :) anche se tu sei più o meno sempre stato qui :)
 
     
elyrav
elyrav il 13/12/23 alle 08:01 via WEB
Buongiorno :)
 
     
gianor1
gianor1 il 13/12/23 alle 19:17 via WEB
Lieta serata. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 14/12/23 alle 09:14 via WEB
Come va dalle tue parti? :) qui bene anche se è freschetto, sono 2° ma oggi sole :)
 
     
gianor1
gianor1 il 14/12/23 alle 14:35 via WEB
In questo momento sono 13°, c'è un forte maestrale....Ciao. Gian
 
     
elyrav
elyrav il 15/12/23 alle 08:16 via WEB
Waw :) da noi ora sono -1° e niente vento ma nuvoloso :) Veleggi ancora o sei fermo? Ciaoooo
 
     
gianor1
gianor1 il 15/12/23 alle 14:32 via WEB
Sono a casa costretto da una leggera costipazione. Mi ha attaccato la febbre mia figia!!! LIeta fine di settimana con tanta serenità. Gian
 
Violante.Tinari
Violante.Tinari il 14/12/23 alle 07:54 via WEB
Buona giornata caro Gian, Violante
 
 
gianor1
gianor1 il 14/12/23 alle 14:35 via WEB
Lieto pomeriggio. Gian
 
SerenaMarino0
SerenaMarino0 il 14/12/23 alle 08:14 via WEB
 
 
gianor1
gianor1 il 14/12/23 alle 14:36 via WEB
Bellissima immagine e dolcissima frase. Grazie per il dono. Gian
 
cassetta2
cassetta2 il 14/12/23 alle 09:22 via WEB
Se c'è una cosa in cui gli esseri umani sono abilissimi è il non vedere ciò che non vogliono vedere.
 
 
gianor1
gianor1 il 14/12/23 alle 14:39 via WEB
Non riusciamo ad essere alternativi e quindi diventare normali.
 
lacartavincente1
lacartavincente1 il 15/12/23 alle 07:15 via WEB
Buongiorno!!!Inizia il conto alla rovescia per le festività... Buon fine Settimana Gian ..Ti lascio un sorriso con un grande abbraccio ciaouu a prestoooo..Cinzia
 
 
gianor1
gianor1 il 15/12/23 alle 14:30 via WEB
Come sempre la tua gentilezza è sempre presente. Ti ringrazio di cuore e ti auguro una fine di settimana insieme ai tuoi cari. Gian
 
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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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