Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Post n°1057 pubblicato il 02 Dicembre 2023 da gianor1
Quando ero adolescente pensavo di avere il mondo a portata di mano. Il futuro era davanti a me in attesa di conquistarlo. Gli insegnanti mi deliziavano di leggende e di storie, che stimolavano la curiosità e la fantasia. Avevo la sensazione di padroneggiare gli accadimenti anche se l' ansia dell'incerto logorava. Poco consapevole del tempo che scorreva mi comportavo come afferma Augusto: "festina lente", cioè "affretati lentamente". Oggi i miei allievi hanno il mondo a portata di mano. Questo mondo l' hanno addirittura in tasca. Tutto è racchiuso in quell'aggeggio che si chiama smartphone, la deità informatica che compie prodigi, visitano luoghi lontani e sconosciuti stando seduti in poltrona, sono collegati con eventi sereni ma anche drammatici. Non hanno mai tregua, il tempo concesso è sempre poco e anche quello per riflettere. Alcuni di loro si comportano con incoscienza. Corrono anche quando sembrano immobili lasciandosi trasportare dalla tastiera che, anch'essa, corre veloce e lampeggia sul display. Una frenesia che li porta a inebriarsi quando il tachimetro dell'auto sale al massimo. Fino allo schianto. Il rischio li esalta. Esibiscono sulla rete le loro follie temerarie e gareggiano con la morte. La colpa però è più di noi adulti che loro. Gli abbiamo dato le delizie del mondo virtuale senza avvertirli che quel frutto appetitoso è in parte avvelenato. La cornice musicale è un allegro con brio fra i più indimenticabili dell' opera omnnia della scrittura pianistica, con quell'accordo pertinace replicato nel registro grave soprattutto con l' uso della pedaliera. Da questa funzionalità strumentale nasce poco alla volta un'idea, un tremito brillante, un palpito essenziale, abbastanza distante da una partitura essenzialmente basata sulla sonata. Proprio questa stesura musicale, intensificata da tintinnii interminabili e da fruscianti didascalie musicali in ottava della coda, apre al Compositore obiettivi intensi, anticìpando le sonorità dell' impressionismo musicale. Buon ascolto
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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Eppure sono figli "nostri" perché la nostra generazione e la nostra società li ha forgiati. Quindi di fronte alla frenesia da smartphone ( che poi non è che gli adulti ne siano esenti, eh!) , a certi comportamenti incoscienti e pericolosi e rischiosi, credo, che come società due domande dovremmo pur farcele. Prima che sia troppo tardi.
Piacere di ri_leggerti, Gian, buona serata
Un caro saluto Gian ed un abbraccio.
virgola
Gli abbiamo però tolto la speranza di un ascensore sociale che noi invece abbiamo avuto. Per la prima volta la nuova generazione non ha davanti a se la concreta possibilità di vivere meglio dei propri genitori.
A volte mi faccio questa domanda e rapporto il mio periodo giovanile, studentesco liceale/universitario, con quello odierno. Credimi, se potessi tornare indietro, non cambiarei niente, neanche una virgola. Si va da un eccesso all'altro con incredibile facilità. É, come certo immagini, del tutto illusorio pensare di avere il mondo fra le mani in quell'aggeggio, però c'è chi si sente quasi "sovrumano" felice di gironzolare .. chessò .. per la 5ª avenue di N.Y.C. attraverso le telecamere web!!!
Guardo i miei figli e, per fortuna, almeno da quel che vedo, sono abbastanza moderati ma gli altri? .. Es. vado a farmi mettere a posto La .. chioma (si fa per dire), quelli che sono in attesa hanno l'aggeggio in mano, sguardo fisso .. dita che scorrono rapide sulla tastiera virtuale.. Vado dal medico per qualche necessità, tutti nella sala d'aspetto con il giocattolino in mano, zitti e concentrati! Se per assurdo glielo si togliesse dalle mani, andrebbero fuori di testa dopo un pò! Le persone non si accorgono che anche quello è un modo come un altro per isolarsi in qualsiasi luogo si trovano. E' così bello guardarsi intorno, scoprire qualcosa di nuovo nella realtà che ci circonda, dialogare .. non so .. ad es. in un bar sorseggiando una bibita, degustando un caffè, una tazza di the..
Per non dire che a passeggio c'è qualcuno che viaggia con lo smartphone accesso in mano: chissà che un bel colpo di testa su un palo non lo riporti sulla .. realtà chiamata terra! Ma .. niente: l'oggetto infernale lentamente fa sparire quella cosa che distingue l'essere umano nel suo tratto: il dialogo, vivere in simbiosi con i propri simili per un utile do ute des. Vabbè, mi sono dilungato unpò, chiedo scusa.
Ti auguro un sereno fine settimana in seno ai tuoi affetti più cari. Ciao, Vince ^____^
Come dire, quasi, che a loro tutto è dovuto. I primi da rieducare sarebbero certi genitori iperprotettivi che pensano di fare il bene dei loro figli, invece le cose non stanno così. Sai che ci sono genitori che ricorrono al Tar perchè il figlio ha preso brutti voti e riversano la colpa sugli insegnanti! É normale tutto questo? <br7> Onestamente penso che, a parte le capacità intellettive, la voglia di imparare sono altro tema, che è la vita nelle sue infinite variabili, lo scegliere qualcosa da fare nel proprio futuro, valutare correttamente il comportamento da tenere con i propri simili etc. che completa - spero positivamente - la crescita dei ragazzi. Non sono uno psicologo, però mi son reso conto negli anni che a fronte di alcuni miglioramenti che avvengono se uno è inserito in un contesto sociale positivo, ce ne sono tantissimi che si perdono per strada. Gli esempi sono infiniti e alcuni anche dolorosi. E' questo che più mi preoccupa, come uomo e come padre. Mi auguro che sia "sì" il futuro migliore del passato, ma non ho questa certezza, dato che, come predetto, ho vissuto a contatto con ragazzi per buona parte della mia vita.
Grazie per la possibilità che mi dai di esprimere la mia opinione, caro Gian.
Alla prossima.