Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Febbraio 2017

Valentino da Interamna

Post n°746 pubblicato il 12 Febbraio 2017 da gianor1
 

 

 



Amici  spero non vi siate scordati che martedì prossimo è il giorno destinato agli innamorati. I fiorai, i  cioccolatai,  i ristoratori,  i gioiellieri, le agenzie di viaggio e quant'altro sono grati a S.Valentino (loro vero e unico protettore e potenziatore di ricavi). Quindi sbrigatevi e andate immediatamente a comprare alla vostra e unica (?) Lei  almeno un bouquet di fiori e una confezione ricca di cioccolatini, pure un modesto braccialettino con i cuoricini (non quelli infranti, mi raccomando, non sbagliate). In alternativa dedicatele un romantico e costoso fine di settimana,  solo per i più abbienti una cena a lume di candela in un ristorante a cinque stelle Michelin, sennò lei martedì sera s'incazzerà assai.  Capisco bene che poi nei giorni a seguire si lagneranno con voi perchè stanno mettendo su ciccia tutta lì sui fianchi e che daranno la colpa ai cioccolatini che le avete donato ma questo è un'altro problema. Una cosa per volta, diamine!
Se proprio volete festeggiarlo, proficuamente, suggerisco di andare al cinema per visionare il film "La La Land". Un musical a lieto fine, manco a dirlo, dove tutti vissero felici e contenti.

 
 
 

Isola dei famosi

Post n°745 pubblicato il 09 Febbraio 2017 da gianor1
 

                                               
Famosi di che, di cosa? Vabbè, meglio lasciar perdere. In fondo sono un buon liberale e la facoltà di visione è lecita per tutti.
A volte, però,  ho la convinzione che in alcune situazioni della vita è ingannevole cercare un appiglio o un'occasione di risata.
Mi guardo attorno: non c'è nulla, davvero, di cui ridere. Già in troppi fanno mostra di incisivi e premolari, sui giornali o in televisione. Più che un telespettatore, oramai mi sento un odontotecnico. Ma io no, io non rido. Al massimo, nei giorni di infrequente buon umore, digrigno i denti. Personalmente m'identifico con il saggio bibliotecario cieco de "Il nome della rosa", il venerabile padre Jorge da Burgos. Lui sì che vedeva lontano. E aveva ragione, indubitabilmente!
La risata, quella che vogliono loro, stravolge i tratti fenotipici e i gangli cerebrali dell'uomo e lo rende uguale alla conosciutissima e incolpevole casalinga di Voghera. Assisto inebetito e oramai imbelle alla versione in differita della mia vita come se fosse una puntata de "l'isola dei famosi (ma quand'è che arriva la pubblicità?).
Tu che ora stai leggendo, cancella la tua risata, e dammi un sogghigno, al massimo un ghigno, o una smorfia.
Le pernacchie no, per favore .
     
                                   

 
 
 

Il cammino prosegue...

Post n°744 pubblicato il 07 Febbraio 2017 da gianor1
 

 

Quante cose sono accadute negli ultimi tempi. Tutto si muove e la corrente della vita inizia sul serio ad essere trascinante e tenere ben saldo il timone delle sensazioni, tra mente e cuore, è impegnativo seppur incantevole realtà. Naturalmente procedendo in avanti si perdono piccoli pezzi e se ne apprendono di nuovi. I paesaggi mutano e anche il mio organismo si modifica talvolta in modo leggermente intuibile altre  in maniera visibile.
I miei occhi no, sono sempre gli stessi e il loro sguardo sul mondo è sempre ricco di una curiosità infantile che  spinge a proseguire il percorso, che  obbliga a non sostare  se non per pochi attimi anche di fronte ad un gratificante paesaggio del desiderio.
Dentro di me c'è sempre un accento che incita ad interrompere il viaggio una volta trovato il luogo che è in simbiosi con la mia anima oppure continuare il tragitto avventurandomi nella ricerca di paesaggi ogni volta diversi.
Chi nasce errante, muore vagabondo nella ricerca di se stesso. Personalmente di vivere in modo anonimo e di consumarmi inutilmente non è ho proprio voglia e così continuo il percorso, portando addosso tutte le emozioni vissute, tutti gli sguardi che ho incrociato e che non dimenticherò mai e anche se un addio è di un sofferenza insopportabile, non mi resta che mettere tutto nella sacca delle esperienze e riprendere la strada.

 
 
 

Doloreeee

Post n°742 pubblicato il 05 Febbraio 2017 da gianor1
 

Ma io cosa ti ho fatto? Sei una persecuzione continua! Mi avversi spietatamente nel mio andare. Ti ho anche messo in uno spazio luminoso!  Spiegamelo...No perchè proprio non lo capisco...T'avessi danneggiato in qualche modo, vabbè uno dice: si vendica...Ma niente...Non t'ho fatto niente, io! Ma non ti rendi conto che così facendo mi ferisci? Che mi fai male? Che soffro...Spigolo di merda!!
                                  
Grazie per la commovente partecipazione al dolore.
Non fiori, solo opere di pasticciere o di pizzaiolo.

 
 
 

Fragilitā

Post n°741 pubblicato il 03 Febbraio 2017 da gianor1
 

Ci sono periodi nell'esistenza in cui le ambizioni sono di difficile realizzazione. Ma le desidero ugualmente perché non è dipendente dalla volontà ma un'esigenza incontenibile. Le desidero anche se sarà un tormento. Probabilmente le cerco per questo motivo, per una sfida dolce e struggente da cui mi sento sedotto.
Mi sorprendo nel sembrare avido di ambizione perché mi lascio lusingare dall’esercizio dell'intelletto che contiene le bufere del mio spirito.
Mi commuoverò e mi sentirò vitale nell'inseguire illusioni, liberato dall'apatia dei giorni grigi
I desideri si celano nello spazio più misterioso del mio Essere. Premo per metterli in fondo, in un luogo segreto e inaccessibile, perché temo le conseguenze. Vorrei consentire l'autonomia e liberarli ma impauriscono perché obbligano a riconoscere i sacrifici o i benefici presenti.
Ma se m'imbatto in mete delicate, di sembianze leggere e innocue, mi piacerebbe scegliere di realizzare le ambizioni  anche se non è equo ed avveduto. Ma la delicatezza è illusoria nel celare le energie irrefrenabili e mi troverò a fronteggiare desideri che sommergono e affondano. E quando sarò indebolito e indifeso invece che liberarmi, lascerò trascinare dalla corrente scoprendo quanto sono fragile nel mio involucro, esile scialuppa inadeguta ad avversare i flutti di una vita ardua e inflessibile.

 
 
 

Area personale

 







Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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