Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi di Marzo 2019

Un motivo per ogni cosa

Post n°870 pubblicato il 25 Marzo 2019 da gianor1
 

In ogni mia azione esiste una finalità che nello spazio del crepuscolo verifico con responsabilità e realismo.
Così mi ritrovo ad analizzare un accaduto, una tenue sfumatura, un profumo lontano; percezioni o profili imprecisi.
Il tramonto costruisce obiettivi che il far del giorno realizza diligentemente.
Cammino per viali illuminati in notti serene, ignaro di una meta dove appoggiare un affanno, un ricordo.
Alcune volte il mare, la rena, forse la fragranza delicata dei fiori di campo; altre un sorriso, un cenno gentile riportano  tenacemente alla mente reminiscenze degli gli spazi e del tempo trascorsi.
Sono accerchiato da rumore, da un gridio reboante ed è contingente il desiderio di quietudine. Nel susseguirsi dei battiti di vento sui cristalli candidi dell'arenile, mi sento pacato, sereno.
Per ogni avvenimento esiste una spiegazione, o forse no, come ogni verità enigmatica.
Pertanto veleggio nel mio animo e chiedo, e mi cullo in attimi trascorsi dolcemente. Il vissuto riappare a refoli fulminei e compassionevoli.
Ora affioro nel presente disponibile ad ogni possibilità esistente. Mi accompagna una sinfonia che nascondo dentro l'anima, ma l'attualità non coincide con le aspirazioni.
Ho provato a cancellare i solchi di vita precedente per nascere un'altra volta, per divenire più risoluto e senza fanciullesche utopie.
Avvolto da dubbi percuoto la tastiera della memoria nell'eventualità che ciò che ho perduto possa parlare sottovoce e comprendermi.
Le note primaverili di Ludwig van Beethoven  favoriscono la fantasia e custodiscono la bellezza del creato.

                    Appendice stagionale

Durante la primavera, la natura si ridesta imperiosa e prepotente.

Come insegnante devo darle una lavata di capo  o un castigo di almeno tre mesi?

 
 
 

Timore

Post n°868 pubblicato il 18 Marzo 2019 da gianor1
 

Da persona adulta ho preso coscienza che in me dimora il timore.
Quando ero bimbo e poi adolescente ritenevo che questo sentimento fosse un turbamento sconveniente perchè poneva in discussione la mia mascolinità così come il modello sociale proponeva.
In seguito mi sono reso conto che ero incapace ad eliminare questa percezione e ho adattato i comportamenti alla realtà inconfutabile.
Mi lascio lusingare che, in un certo senso, ciò sia favorevole, un indizio vantaggioso o un mezzo di protezione a fronte dei pericoli costanti che incontro nel mio andare ordinario.
Temo mentre osservo una multitudine di persone che cerca di porre in atto un'esecuzione sommaria di un delinquente.
Sono angosciato quando i miei simili pronunziano termini esecrabili, odiosi e inimaginabili alla mia cultura ed educazione.
Pavento che la specie umana stia saccheggiando le risorse della Terra.
Ho paura se sono sopraffatto dall'ira e giustifico la rappresaglia al di là delle leggi.
Patisco quando i miei valori umani e sociali vengono alienati senza ritegno.
Sono soprafatto dall'inquietudine di non essere un buon papà. Di non essere un buon figlio
Mi preoccupo di restar privo di quel po' di prosperità acquisita nel tempo col lavoro.
La mente è angosciata al pensiero di essere colpito da una malattia che mi sottragga la dignità.
Ho terrore dei sicari, anche quando appaiono nei films.
Temo di illudere chi  mi vuol bene. Temo il vuoto, ma anche l'altezza. Temo l'insignificanza e la presunzione. Temo le mie fragilità.
Insomma  sono un pavido, la sola idea che non mi sgomenta più è il timore.
La delicata armonia di Edward Elgar mi rasserena.

                        Appendice familiare

Alcuni amici hanno riportato che mia figlia ha espresso parole gentili su di me. 

"Anche quando sta al computer un sacco di tempo, il mio papà poi è intelligente".
Il dubbio mi assale. 
"Poi" è un avverbio utilizzato nel senso di "nonostante tutto" o  con il significato di "in aggiunta, ulteriormente"?
Lo chiederò direttamente a lei, anche se temo la sua ironia...(Talis pater talis filia).

 
 
 

Alzare la vela

Post n°867 pubblicato il 11 Marzo 2019 da gianor1
 

E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre alla follia ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietudine e del vano desiderio.   
                                       Edgar Lee Masters


E' uno di quei giorni in cui vorrei essere sulla mia barca a vela.
Non necessariamente in mezzo al mio adorato mare.
Magari in un piccolo porticciolo, o in una caletta, raggiungibile solo con il flusso della marea. 
Me ne starei un pò sul ponte a godermi la brezza di questa fine d'inverno, inaspettatamente dolce e temperata.
Al calare del sole scenderei sottocoperta.
Aspetterei la quiete del sonno ascoltando lo sciabordio delle onde, il tintinnio delle sartie mosse dal vento e il cigolare dei cavi di ormeggio al ritmo della risacca.
Poi, ammaliato dai colori dell'aurora, isserei la vela al vento propizio, e sulla mappa dei miei giorni a venire imprimerei una nuova rotta alla mia anima.
Il dolce pentagramma di Offenbach agevola il pensiero.


                         Appendice ecclesiale

Mi è stato riferito che nella Messa per il passato Mercoledì delle Ceneri, il mio parroco, in una breve omelia, ha invitato i giovani alla castità...Cazzo fà, sfotte?

 


 

 
 
 

I colori sono infiniti, come i numeri?

Post n°866 pubblicato il 04 Marzo 2019 da gianor1
 

Non so per voi come funziona, ma io ho una gamma cromatica standard: quella dell'arcobaleno per intenderci e pure su quella faccio confusione. Le donne no! Vedono dei colori incredibili tipo il rosa pesca, rosa antico, il verde acqua, il riso scuro e il verde latte menta, il bianco zinco, il cardo. Mi spiegate che colore è il glicine? E l'indaco? E l'eliotropo?
Ieri in giro per shopping ho chiesto all'amica Francesca:" Com'è l'indaco?"
E Lei:" E' come il glicine, ma più azzurro"!
Aahhh bhè adesso sì che è chiaro!
"Gian, ti piace quel maglioncino"?
Quale?
"Quello calypso"!
Che colore è calypso?
Non sarò affetto da acromatopsia?
Una cosa è certa: il cervello femminile è estensibile!
Su quello maschile inizio ad avere qualche dubbio!

                                                     Appendice epistolare

Gentile Prof., frequento un attempato dirigente dell'INPS. E' credibile quando mi assicura con promesse insistenti  passione, passione, passione? (Dubbiosa-mente)
Passione? Amica Dubbiosa. Forse voleva dire pensione!

 
 
 

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Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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