Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Messaggi di Gennaio 2022
Seguo i valori eduativi che nel tempo sono penetrati razionalmente e intensamente nella mente e nell' anima; rifletto sugli affetti e le realtà che circondano e suggeriscono il mio andare; custodisco le delusioni per apprezzare ancor di più le gioie. In sincronia gli amori, le amicizie, le avversioni, i ricordi li conservo con cura nello scrigno della memoria. Oggi ho deciso di redigere queste percezioni in tanti cartoncini bianchi e di gettarli senza ordine sul piano dello scrittoio. La visione appare curiosa e singolare; infatti ho la sensazione che di fronte ho tanti tasselli di un puzzle che non riconosco o di un rebus che non riesco a risolvere. Eppure sono caratteristiche che costituiscono la mia persona. Vano il tentativo di gettarne alcuni, perchè come un boomerang ritorneranno e colmeranno nuovamente di malinconia, ma comunque di alimento essenziale, quell' interstizio psicologico che tendo ad obliare. Ora chiedo se quel che vedo sono veramente io? A tratti vorrei sorridere, in altri le lacrime scivolano sulle gote. Stille che bagnano i ricordi, li fisso nel sale per renderli feraci in un nuovo domani. Infine comprendo di essere proprio io! Non resta che tornare ad apprezzare il presente senza rimpianti e soprattutto senza rimorsi. Lo spazio melodico di questa ebdomada è una strutturazione notistica attenta alle rifiniture elaborate e alternate. La commessura della foggia sonata, pur essendo viva è velata da una procedura del pentagramma assai rifinita con intrusione di armonie che rendono il percorso eufonico scorrevole e persistente. Diligentemente misurato è l' impegno degli orchestrali impegnati nel settore degli archi, dei fagotti, dei flauti e dei corni. Gli oboi stanno in silenzio considerando che la loro aguzza rispondenza sonora avrebbe coperto la dedizione specifica e molto personale del concertista solista. L' intera musicalità è affrontata nella tonalità del re maggiore, anche se a volte appare discordante, soprattutto nella frazione mediana. Buon ascolto. |
A volte mi chiedo se possiedo delle risposte tempestive o di opinioni coerenti che valgano l' attenzione di chi presta ascolto con cortesia. |
Sarebbe necessario riprendere la lettura del capolavoro di Collodi per rivedere la caratteristica, tutta italica, che presuppone di ottenere facilmente quel che è difficile, se non impossibile, per ciò che la propensione naturale stabilisce e lavoro congegna e costruisce con dignità. Pinocchio, che viene gabbato dal gatto e la volpe con l' impegno di far aumentare da due soldi una rigorosa pianta di monete d'oro, è lo sciocco che prova a divenire astuto. Il finale è ben noto. La verità allora non è chi divide gli italiani in astuti e sciocchi, reputazione che ci contradistingue ingenerosamente nel mondo, ma quella del filosofo Croce quando sosteneva che il burattino era stato intagliato nel legno dell'umanità. Quindi in modo alternato siamo un po' astuti e a volte sciocchi. Può accadere però che a un certo punto la parte scaltra prenda il sopravvento tanto da condurci, come il povero Pinocchioi, a coltivare la pianta dei mille zecchini d' oro. Oppure investire i pochi risparmi di una vita con la promessa che in poco tempo i cento diventano mille. Il burattino collodiano di ieri sono i nuovi "sciocchi" di oggi, cittadini e contribuenti (magari disonesti), che sopraffatti dalla parte "astuta" che è in loro, dopo aver contribuito a truffare mille milioni con il superbonus, a frodare con il reddito di cittadinanza, con i contributi facili e le invalidità fasulle, con i green pass taroccati ritornano ad essere quelli che erano. Ma basta con gli sciocchi e gli astuti, non temo di chiamarli per quello che veramente sono: mascalzoni. |
"Dissolverà il giorno ogni speranza, La filigrana musicale proposta questa settimana (una elegante variazione di un tema popolare italiano), ha impegnato l' Artista in una composizione pionieristica per il periodo in cui è stata realizzata (inizi '800), spronato da una irrequietudine geniale ed una esegetica sconfinata ma soprattutto affrancò la sua opera dall' impaccio del classicismo abitudinario e acritico, con pentagrammi innovativi e proposte di nuovi orizzonti compositivi. |
Hanno arrestato la Befana. Carabinieri e polizia , che pattugliavano il lungomare del Poetto di Cagliari, l'hanno catturata nella notte durante il coprifuoco. Era sprovvista di green pass, non indossava la mascherina, non sapeva che cos'è un Dpcm, non ha voluto dire dove era diretta. "In giro, dappertutto, dove capita", ha risposto contrariata. Poi ha precisato: "Penetro nelle abitazioni attraverso i fumaioli o dalle finestre. Da centinaia di anni. E nessuno mi ha mai fermato. "Mi muovo sempre a notte fonda, nessuno deve vedermi". Più parlava e più la sua posizione si aggravava. La sua complessione da vagabonda era poco tranquilizzante. Nel momento in cui le hanno richiesto la documentazione ha indicato una ramazza di saggina. Arresto immediato per possesso di arma impropria e resistenza alla forza pubblica. Tradotta in questura, per liberarsi dall' incubo e poter tornare ad elargire dolci e carbone mentendo spudoratamente ha confessato: scontenta della pensione sociale che le elargivano, voleva compiere un raid nella sede dell' INPS. Messa alle strette, ha fatto i nomi dei mandanti: gli universitari dell' ultimo anno di ingegneria, che le hanno fornito la carbodinamite e il carbolassativo. Ma il magnifico rettore, avvertito dai suoi servizi segreti (matricole del primo anno), dopo avere ingerito un potente astringente ha chiamato gli artificieri. Il complotto era soltanto un colpo di scopa. Vi propongo una melodia che certamente avete ascoltato nelle notti dell' Epifania: un andamento notistico, ma soprattutto distintivo di bombardini accompagna lo schiamazzo frenetico degli astanti: sul fortunale assordante affiorano improvvisamente temi contadineschi, accenti di danza rapida saltellata, lo stridere meccanico di un nottolino che viene da un vicino carrozzone e la voce stentorea di un venditore, una canzonetta arrochita del beone di turno e l' orgoglioso motivetto in cui si diffonde la tradizione popolaresca. In questo caso la più nota è quella dei cittadini della nostra Capitale:" Lassàtece passà, semo romani"! Buon ascolto. |
Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Inviato da: Garden_Heart
il 07/09/2024 alle 10:22
Inviato da: RobertAliano
il 07/09/2024 alle 10:13
Inviato da: cindylastrega
il 07/09/2024 alle 09:18
Inviato da: gianor1
il 06/09/2024 alle 22:57
Inviato da: gianor1
il 06/09/2024 alle 22:51