Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Messaggi di Marzo 2022
Numero rilevante di libri che non riuscirò a leggere. Troppe le melodie che non ascolterò. Innumerevoli i siti che non potrò navigare. Molti i paesi che non potrò visitare. Infinite le fonti da consultare. Illimitati i desideri. Troppi i dischi compatti che possiedo. Sarebbe utile ( e anche opportuno) selezionare, ma non lo faccio mai. Passione ipertrofica? Completismo per vincere le insicurezze? Tensione all’assoluto? Illusione prometeica di onniscienza? E’ una sorta di capitalismo delle passioni. Accumulare oltre la misura utilizzabile e, quindi, inutilmente. Dovrei appliccarmi nell’arte dello scegliere. La selezione rende le cose preziose. Bisognerebbe coltivare questa disciplina che la nostra società opulenta ha dimenticato. Siamo troppo presi dal modello globale che viviamo: l’unico obiettivo è la crescita economica… “la previsione di crescita quest’anno è…”. Ma la crescita vuol dire più produzione e quindi più consumo. Più libri, più informatica da acqustare (spesso senza necessità), vestiti, casa più grande, auto più veloce, banda adsl più performante. Sempre di più. Non aumentare il proprio possesso diventa frustrazione. Tutto di più e meglio… E il tempo? Troppo poco. La proposta musicale è architettata da una composizione strumentale elaborata in due alternanze su spaziose misure, che definiscono l' espressività del brano in allegro e rondò posti all' inizio il primo e alla fine il secondo. L' intera letizia notistica dell' allegro svolta in fa maggiore è un pentagramma che il compositore nella sua opera maestosa sporadicamente ha realizzato. Egli è maggiormente adatto a sviluppare il rondò che gli permette uno schema più classico, più attinente alla sua sensibilità. Devo ammettere, però, che il primo movimento nel finale eccheggia mirabilmente la possibilità acuta del pianoforte con una variazione a re minore che dona al suo epilogo lucentezza e trionfo. Buon ascolto.
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Il vento è favorevole così decido di levare l' ancora, alzare le vele e dirigere la prua verso il mare aperto per cercare di realizzare quello che ho sempre intuito: andare oltre la linea dell' orizzonte e proseguire la rotta senza il timore che la traduzione reale dei sogni sia meno felice del solo idealizzare. Nel mio caso vuol dire conoscere con mano, sentire gli odori e le voci di quei luoghi che fin da ragazzino ho sognato. Provare ad esempio il profumo del vento nella costa di granito rosa della Bretagna, dirigere il timone verso le Piramidi assolate dell' antico Egitto e andare fino all' America centrale per vedere le tracce degli antichi Maya e Atzechi. Così com'è stato quando mi sono recato negli Stati Uniti e nel Canada, in India e nel Giappone. Il mio piccolo mondo fatto di miseri eventi paragonato con quello che ho potuto vedere diventa ancora più piccolo e i miei occhi so che non saranno mai più quelli di prima. Quindi concretamente, lavorare e costruire qui senza scordare che ho il dovere di realizzare i miei sogni non permettendo a parole e promesse d' amore di tenermi inchiodato alla sedia. E sarò ben lieto di portarvi con me in ogni viaggio, di condividere con voi che nemmeno conosco molto di più di quello che riesco a spartire con chi suppone di amarmi. Pertanto oggi come direbbe una mia cara amica: "Ho dovuto fare quello che ho fatto..." Nei prossimi giorni chissà dove il sestante della mia fantasia proietterà la mente per raccogliere i sogni. |
In questi giorni, soverchiato dagli eventi strazianti della guerra, pensavo che quel che sono non è connesso al caso, alla sorte, all' alternarsi degli accadimenti vissuti finora, ma è determinato dalle esperienze acquisite, dalle tracce della memoria che il trascorrere del tempo ha preservato nello scrigno della mente.
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"...Forse l'amore tornerà da noi Noi siamo “uno, nessuno e centomila” di pirandelliana memoria. Nella nostra essenza esistono tanti angoli che non conosciamo. Possediamo, inoltre, quell' attitudine autentica, quella pregevole gemma che dimora in noi e che avremmo il dovere di mettere in luce, con tenerezza e razionalmente, come in un procedimento alchemico. Noi, invece, trascorriamo l' esistenza imitando gli altri, a sostenere congetture e modelli altrui, utilizziamo modi di dire consolidati e luoghi comuni, facciamo di tutto per snaturare quell’essere unico che siamo per diventare fotocopie sbiadite di cose trite e replicate, di vite già vissute. Siamo noi stessi ad architettare le barriere, a creare modelli entro i quali agire, valutandoci con rigore, ponendo in essere intenti che spesso vanno contro la nostra vera identità. Dovremo avere la consapevolezza di giudicarci benevolmente, di accogliere nel nostro bagaglio esperenziale tutte quelle emozioni che si propongono come le onde del mare che accarezzano le dune, ci sfiorano e lentamente si allontanano e cominceremmo gradatamente ad amarci, a superare le frontiere, gli ostacoli e le pressioni sociali e politiche che abbiamo spesso incamerato in modo sublimale, ad oltrepassare le colonne d’Ercole del nostro Ego per apprendere parti non scandagliate della nostra personalità. Sono certo che in questo modo i nostri occhi apprezzeranno nuovi orizzonti di pace, sentiremmo i profumi di questa imminente primavera e non il tanfo delle armi e il rumore delle case distrutte. Sentiremmo un' emozone nuova. Ecco perchè la guerra non esisterebbe se seguissimo con coraggio, con verità, con dignità la nostra Umanità. |
Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Inviato da: cassetta2
il 31/07/2024 alle 22:41
Inviato da: filoderbaromantico
il 31/07/2024 alle 22:12
Inviato da: OgniGiornoRingrazio
il 31/07/2024 alle 21:44
Inviato da: Apostrof0.Rosa
il 31/07/2024 alle 12:36
Inviato da: FemmeNoire
il 31/07/2024 alle 12:34