Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi del 24/08/2020

Ricco di vita

Post n°941 pubblicato il 24 Agosto 2020 da gianor1
 

In questi anni ho veleggiato attraverso mari tempestosi ma ho anche solcato onde amiche. Ho ancorato la memoria, seguendo la guida del pinàce dei miei sentimenti. A volte ho confuso la rotta perchè le lacrime hanno cancellato il tragitto prestabilito. Ho prestato attenzione alle lusinghe di sirene ammalianti correndo il rischio di essere sopraffatto da frangenti che sbattevano sullo scafo del mio corpo. Spesso ho cercato di spiegare al vento la randa della curiosità ma sono rimasto nella baia dell'equilibrio acquisito, paralizzato dal timore di non riuscire. L'acqua salmastra dell'esperienza ha suturato le ferite e ho trovato abbracci e parole amiche che hanno accompagnato l'andare quotidiano, senza le quali forse non sarei riuscito a proseguire. I compagni di viaggio si sono alternati, alcuni sono stati con me giorni ed io con loro mesi, altri solo istanti ed io con loro per tutta la vita, alcuni hanno cercato di fermare la navigazione aiutandomi a capire parte delle mie debolezze. Alcuni eventi hanno strappato i vestiti di dosso mettendo a nudo gli affanni che mi hanno ferito obbligando a combattere la fragilità e a disegnare nuove coordinate da percorrere.
I giorni sono susseguiti e, chissà, quante miglia ho percorso; la pelle ora è solcata dalle esperienze: un filo di barba orla il viso e una spolverata leggera di grigio contorna le tempie. Il dorso incurvato dai pesi severi che ho trasportato ora sono indebolite dalla fatica ma ancora reagiscono orgogliosamente.
Ora
la consapevolezza percepisce la realtà in forma e aspetto variegato, arricchita dalle tinte cromatiche di tutte le coste esplorate, anche di quelle più difficili da raggiungere, colmata dagli sguardi che ho incrociato, dalle usanze e tradizioni più articolate e poliedriche dei popoli e oggi, a questo punto della navigazione che non so proprio che punto sia, i miei occhi sorridono, alle volte un po' velati, alle volte faticando per rimanere aperti ma sono sereni, perché di poche cose sono consapevole ma di essere ricco ne sono certo, ricco di vita, del mio prossimo nel mondo.


Il contorno musicaledi questa ebdomada evidenzia la luminosità delle note che l'autore compone
per rendere quasi visibile la persistente e imprendiblie flessibilità dei fiotti d'acqua, richiedendo all'esecutrice del brano un notevole impegno virtuosistico. L'autore vede nell'acqua che scorre un simbolismo religioso, come si evince da una nota posta sotto la battuta 144, allorchè la continua dinamicità della musica si attenua e predomina una tenera, fervente ed elegiaca melodia: "... sed aqua, quam ego dabo eì, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam" ("ma l'acqua, che io gli darò, diventerà in lui una sorgente d'acqua che scaturisce in vita eterna").

                                                 
Appendice bestiale

Anche nella lettura della vicenda dolorosa di Viviana e Gioele, mamma e figlioletto trovati morti in provincia di Messina, dopo una straziante vicenda durata un paio di settimane, per qualche giorno si è affacciata l'ipotesi dei “cani feroci”, che avrebbero fatto scempio dei due sventurati. Del resto, non ci si può aspettare altro da una società che per indicare persone cattive le definisce “bestie”. In realtà le bestie esercitano la violenza solo per sopravvivere, secondo regole dettate da madre natura. Non c'è niente di feroce. Neanche negli orsi a cui in Trentino e Alto Adige si dà la caccia solo perché difendono il loro territorio dall'invasione di turisti, escursionisti, podisti e appassionati di mountain bike. Nell'immaginario collettivo lo squalo (complici alcuni ben riusciti film hollywoodiani) è l'archetipo dell'animale spietato, sterminatore di uomini. A dire il vero le vittime sono solo sette ogni anno. Pensate che le zanzare uccidono 750mila persone all'anno. Ma se volete conoscere l'animale più feroce della Terra, dovete recarvi allo zoo di New York, nel Bronx. Dal 1963 c'è un'esposizione denominata “The most dangerous animal in the world”, ovvero “L'animale più pericoloso al mondo”. L'esposizione consiste in uno specchio.

 
 
 

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AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde



PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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