La riva dei pensieri

Ironia

L'ironia è la più alta forma d'intelligenza e di difesa, non cambia le cose, ma t'insegna a riderci sopra anziché piangerti addosso. (Snoopy)                                   

Estrema bandiera  e indizio di un percorso che ha per guida un dinamico intelletto.
Non è un opzione o una questio di cultura organizzata.
Spesso si annida tra gli stati d'animo, veloce nel ferire senza scampo.
A volte, i destinatari s'irritano e vanamente ribattono con una purulenza di pensieri confusi e vaghi.
L'esercizio dell'ironia è un divertimento, spesso instintivo e fortuito.
Personalmente più riesco a ferire, a variegare i bersagli, a colpire l'ingenuo succube che in maggior misura la mia fantasia crea nuovi trastulli giocosi.
Da sempre ricompongo le ore con tasselli che disegnano una realtà che forse non esiste se non in una riflessione temporanea.
L'ironia non è altro che l'inconscio sospeso tra l'effimero e l'ingannevole che nutre l'esistenza. 
La sfera affettiva è altro, e ha vita propria.

                                           Appendice epistolare

Caro Professore, dispensami novità confortanti: in quale luogo si è nascosto l'amore appassionato e impetuoso? Che fine ha fatto l'amore con le ali che ci fa camminare sopra le nubi? Dov'è l'amore che agita anima e corpo? (Chimera Fiduciosa).

-Mia cara, è defunto e le sue spoglie sono introvabili!

Mondo meraviglioso!

Pur non avendo certezza, ho la sensazione che si presenterà nel corso della propria esistenza un momento in cui l'armonia del creato entrerà in noi.
In quell'occasione la nostra anima si espanderà di stupenda beatitudine e l'amore per l'intero genere umano diventerà irrefrenabile.
La moltitudine di persone, con tutti i loro limiti e difetti, appariranno degni della più grande compassione.
Tolleranza e filantropia diventeranno i cardini della nostra nuova vita, e con un grande abbraccio cingeremmo il mondo in unico, amorevole amplesso.
Capiterà per tutti, questo lampo di eternità.
In quell'istante esatto e prefissato - non prima, non dopo - nascerà l'incontro con l'affermazione della fratellanza universale.
Per quanto mi riguarda, il destino sappia che le lancette del mio orologio le metto sempre un'ora indietro.

                                          Appendice Autunnale

Apprezzo con gli occhi e con la mente lo spettacolo color caffè che si mescola all'ocra gentile e il vento, accarezzando le fronde degli alberi, scopre l'amaranto e il porpora. Mentre intorno il verde rimasto ma essenziale fa da cornice ad un incantevole tabarro color aureo appena realizzato dal Sarto del Tempo.
Ascolto la musica che le foglie compongono adagiandosi dolcemente al suolo. Intravedo il muschio nascente nelle cortecce delle quercie millenarie della mia Terra.
Tutte le volte che ritorni, mi conquisti, autunno.

Patofobia

                    
Avverto quotidianamente la sensazione di essere un individuo sempre egro.
Sono così malridotto che alcune avvisaglie sintomatiche sono, di certo, disfunzioni patologiche che verranno individuate negli ultimi anni del prossimo secolo.
Le mie infermità sono talmente tante che l'Enciclopedia Treccani, molto probabilmente introdurrà un supplemento a mio nome nel settore delle malattie tropicali. Anche se personalmente non ci sono mai stato, ai Tropici!
Ora, voi che mi state leggendo suggeritemi un sintomo. Qualunque vi venga in mente. Io lo sento.
Adesso pensatene un altro. Quello no. Troppo banale.
Uno più serio, forza.
Il mio corpo sente anche quello.
La mia sintomatologia è talmente considerabile che l'unità sanitaria locale ha abbattuto del 50% la sua produttività nei confronti degli altri pazienti.
Ultimamente il mio medico di base ha avuto un tale squilibrio mentale che lo ha condotto ad un mondo conteplativo e ieratico, abbandonando la professione medica.
Ora, in via Roma, vende collane, ciondoli e braccialetti di finto corallo sardo ai malcapitati turisti stranieri che transitano per Cagliari.
Oggi lunedì 15 ottobre sono così egro, ma così egro, che anche la mia patofobia si è messa in mutua!

                              Appendice del mercoledì

Nel considerare le interpretazioni dei miei lettori ben disposti all'enfatizzazione, la
blogsfera brulica di intelligenze brillanti.
E sono tutti presenti in questi quattro cantoni virtuali che visitiamo quotidianamente.
Ora mi spiego perchè il mondo esterno è, invece, così pedante! Lapalissiano, no?

Realtā

Niente riesce a sfiorire.
La palude del consueto assillo
custodisce ogni essenza di noi.
Di noi
che non saremo più
gli eroi dei nostri sogni,
ma solo giorni uguali.
E vivremo
pensando di non vivere
ciò che da sempre
è solo l'esistenza.

Piccolo e nero

Avrò avuto tre o quattro anni e ogni volta che vedevo la pubblicità del pulcino Calimero, rammento, mi veniva una leggera tristezza. Ricordate? Alla fine dello spot si avviava mogio mogio verso il pollaio dove tutti lo evitavano :" Qui tutti ce l'hanno con me perchè io sono piccolo e nero...è un ingiustizia però".
Ieri sera ho rivisto vecchi spot di Carosello e anche quello di Calimero.
Gli anni sono trascorsi veloci ma le emozioni sono rimaste come allora. 
La coscienza attuale mette in giusta prospezione la triste sensazione, senza rimuovere il dolore di un bimbo, che probabilmente non vuole dimenticare.