Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
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Messaggi di Aprile 2020
Ho deciso, sì ho tolto l'ancora e issato le vele alla mia barca. Sì, sono fuggito, un evasione vera e propria. Ho preso il largo orientando la rotta verso una navigazione distante da scogli e vortici; un tragitto improvvisato ma distante da confini obbligatori. Il virus ha indotto a pensare che gli steccati servono, quelli effettivi e quelle metaforici. E che una barriera non segna la linea di demarcazione fra buoni e cattivi. Mi sono allontanato dalla vita quasi monastica perché avevo bisogno di libertà: soltanto e semplicemente per questo. Per carità, però, non giudicatemi superficiale o comodo nel mio egoismo. Riletti, come libri d'occasione, "Moby Dick "e "Ventimila leghe sotto i mari," scemata la moda dei canti dalle finestre e dai balconi, che era proprio una scemata da carcerati, mi sono imbarcato. Prima che le forze dell'ordine e quelle armate mi cerchino per ricondurmi in cattività, preciso che la mia è una fuga ideale. Ho lasciato il corpo a casa e me ne sono andato per attraversare il mio adorato mare. Se lo vogliono trovare, il mio corpo, è di certo accasciato sul divano davanti al televisore spento, e di quello devono accontentarsi. Ma non trovano me, io non ci sono. Io sono altrove, lontano dall'incubo, cullato da un sogno. I sogni sono la ricchezza dell'anima e non voglio rinunciarvi. Non fatelo sapere però ai burocrati di stato: potrebbero venir loro in mente la funesta idea di una patrimoniale anche sui sogni. |
Estrapolazioni semi serie della mia effemèride settimanale Martedi 14 aprile |
In questi giorni repleti di ambascia e tribolazione dobbiamo imprendere considerazioni e ragionamenti di ampia prospettiva, non immettendo nell'attualità degli accadimenti norme (soprattutto in via sensazionale), su un tempo a venire non confacente alle nostre immediate ed egoistiche aspettative. |
Una decina di giorni or sono avremmo dovuto celebrare il “Dantedì”, un modo frivolo per dire “Il giorno di Dante”. Sarebbe stata la prima volta. Questo riconoscimento alla grandezza del divino Poeta è omaggio tardivo al Padre della nostra lingua. Nel 2021 ricorrerà infatti il settecentesimo anniversario della sua morte. Nessuna eco hanno avuto le celebrazioni virtuali svoltesi in pochi santuari della cultura. In questi giorni il coronavirus focalizza ogni attenzione. Come è giusto che sia: “primum vivere, deinde philosophari”. Eppure Dante, in questo momento storico, avrebbe molto da insegnarci. La sua “Comedia”, che Boccaccio battezzò Divina, si adatta a ogni tempo perché non c'è virus che modifichi nel profondo l'animo umano. L'Italia-Nazione di allora non è diversa dall'Italia-Stato di oggi. Ancora guelfi e ghibellini. E tanta dotta ignoranza. Nella cupa grandiosità del suo Inferno Dante non metterebbe a cuocere anime insignificanti come tanti politici nostrani di destra, di sinistra, di centro e di sbieco. Non ne hanno la statura satanica né il valore perverso. Li lascerebbe carponi a razzolare sulla terra. Pena singolare, invece, per il duo-fenomeno Conte&Casalino. Li condannerebbe a mandare in onda il loro cabaret politico non da Palazzo Chigi ma dal Bagaglino. Che non a caso sta a Roma in via dei Due Macelli. Seconda appendice virale |
Spigolature
AFORISMA
L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
di tanto in tanto,che nulla che valga la pena di conoscere
si può insegnare.
Oscar Wilde
PROVERBIO SARDO
Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.
"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".
Inviato da: zelma1
il 05/05/2024 alle 10:36
Inviato da: georgiasensi
il 05/05/2024 alle 09:26
Inviato da: suiteitaliana
il 05/05/2024 alle 09:22
Inviato da: I.n.e.s.Colombo
il 05/05/2024 alle 09:16
Inviato da: personaldiary
il 05/05/2024 alle 09:07