Creato da gianor1 il 07/01/2005
Da qualche parte una farfalla batte le ali e mette in moto un meccanismo irreversibile dalle conseguenze imprevedibili.
 

Messaggi del 07/09/2020

Micine in competizione

Post n°943 pubblicato il 07 Settembre 2020 da gianor1
 

Naomi contro Greta, Greta contro Naomi. Sono le Giovanna d'Arco del XXI secolo. Le due pulzelle si sono messe il globo terracqueo sulle esili spalle e ne vogliono il salvamento. Ma in modi opposti. Perciò si pizzicano. Di Greta Thunberg sappiamo tutto. Fa la piccola Savonarola in giro per il mondo, trasportata dal vento e dalle onde, senza consumare un litro di cherosene. Auspica un ritorno all'infanzia dell'umanità, al lavoro manuale; vuole che l'uomo torni terracqueo secondo la sua natura, la smetta di volare e, se ci riesce, anche di emettere gas suoi e dei suoi animali d'allevamento. Naomi, è una new entry nella hit-parade degli adolescenti rampanti. Ha 19 anni, di cognome fa Seibt, è tedesca, bionda. Sostiene che il cambiamento climatico è ciclico e l'uomo non ne ha colpa. Le due ragazze, beatamente ignoranti ma saccenti, arringano e confutano politici e scienziati. La svedesina ripete il mantra di un'imminente catastrofe globale; la tedeschina accusa la sua antagonista di “terrorismo e isteria”. Canta Greta ai suoi fan: “Voglio farvi prendere dal panico”; controcanta Naomi: “Non voglio che siate presi dalla paura. Voglio che voi pensiate”. Emozione contro ragione. Hanno entrambe unghie affilate, ma non sono tigri. Sono gattine. E c'è, purtroppo, chi ne asseconda il miagolio.

L'accompagnamento musicale è frutto dell'artista che alla spensieratezza della Vienna del suo tempo associava una malinconia nobile e profonda ("nobile schizofrenia umorale") che in seguito contagiò anche il titanico Beethoven. Il brano inizia
in tempo binario semplice, su cui elaborati notistici sono espressi in esecuzione temporanea dal violino e dal piano e svolgono il pentagramma essenzialmente abbinati fino a che, nell'espansione concertistica, il pianoforte presenta alla mano sinistra una regola col violino e alla destra un caratteristico ritmo di marcia. La linea melodica è tersa e il dialogo perfetto presenta una breve esposizione e uno sviluppo ridotto all'osso.

                                             Appendice scolastica
La mia impressione di questi primissimi giorni di scuola propedeutica ed organizzativa non è stata positiva. Reputo che sia azzardato esordire con i curricula pensando ad una didattica in presenza. Capisco la buona, ottima volontà da parte dei colleghi, dirigenti, istituzioni... Protocolli, profilassi, mascherine, distanziamento, igienizzazione delle mani, sanificazione dei locali, areazione, monitoraggio della febbre, dispositivi di ricognizione automatica della febbre, aula covid. Comprendo anche la voglia degli allievi di tornare in aula, la necessità di consuetudine, di recuperare e risentire lo slancio e l'ardore dei corpi.L' istituzione scolastica è non solo attività pedagogica, è anche fisicita che agisce mutuamente, la prima base pubblica del corpo sociale. Il diritto dei discenti, innanzitutto, ad avere scuola non condizionata, e la brama interiore, inconscia, di tutti che ciò che stiamo vivendo  non sia che un incubo da cui ci dobbiamo svegliare.  Realtà da incubo, "realtà incuba", onirica­mente terrificante. Ho l'impressione che da questo dipenda molto di quello che chiamiamo “negazionismo da covid”, e non solo dall’ignoranza, altrimenti non si spiegherebbe perché vi indulgano anche persone acculturate, quando non taluni medici.

                                             Appendice malinconica
Le trascorse idealità politiche, con i loro padri positivi o meno, sono decadute. All' orizzonte non vedo successori. Appaiono solo sciepitezze devastanti come i vari movimenti improvvisati o formazioni abboracciate. In quella zona neutra in cui avevavo riparato i vecchi partiti hanno svolto e vivono scorrerie movimenti di opportunità, fumi di paglia, con rimandi inadeguati ai passati fondamenti del liberalismo, dell'economia di mercato, al marxismo ammansito e cammufatto. In questo scenario sordido c'è anche chi vive di fatua tradizione, ma solamente di riserva come se stessero in panchina e mai giocheranno, come gli zingarelli del Pd. Tralascio l'opposizione detta di destra vacua e con proposte finalizzate solo al voto elettorale. In un passato molto recente operavano  gentiluomini politici che erano responsabili del potere coadiuvati da uomini distintivi che pensavano. Il braccio e la mente. Oggi è assai difficile scorgere personalità pensanti, tutti però vogliono gestire il potere. Sono regnato e sequestrato da esuli della politica. Contumaci dell'etica. Si sono deteriorati i rapporti sociali e si sono livellati verso il basso i costumi. Più che un popolo siamo diventati una popolazione. Rifiutiamo la nostra identità, abbiamo ripudiato la tradizione. In questo terreno infecondo ha trovato alimento la politica incolta, dove prosperano ministri che vogliono migliorare la pubblica istruzione fabbricando banchi di scuola con rotelle...

 
 
 

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Sono per la salvaguardia del grafema Ch

 

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L'educazione è una cosa ammirevole,ma è bene ricordare,
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si può insegnare.
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Nen bella senza peccu,nen fea senza tractu.
Non c'è una bella senza difetto,nè una brutta senza grazia.


"Il lavoro del maestro è come quello della massaia, bisogna ogni mattina ricominciare da capo: la materia, il concreto sfuggono da tutte le parti, sono un continuo miraggio che dà illusioni di perfezione. Lascio la sera i ragazzi in piena fase di ordine e volontà di sapere - partecipi, infervorati - e li trovo il giorno dopo ricaduti nella freddezza e nell'indifferenza. Per fare studiare i ragazzi volentieri, entusiasmarli, occorre ben altro che adottare un metodo più moderno e intelligente. Si tratta di sfumature, di sfumature rischiose ed emozionanti.Bisogna tener conto in concreto delle contraddizioni, dell'irrazionale e del puro vivente che è in noi. Può educare solo chi sa cosa significa amare".

 

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