Acomeanonimo

Un amico

Una terrazza con le finestre chiuse, un camioncino dei traslochi, una vecchia foto insieme, una serie di ricordi, di chiaccherate, discussioni sportive, pizzate e cene,visite in ospedale, incontri condominiali.Mi mancheranno le tue battute, i tuoi aneddoti giovanili, la tua semplicita', la tua facilita' a ricordare lunghe poesie scolastiche e il declamarle insieme ma tu le sapevi meglio. La rassegnazione pacata alla malattia, al dolore, alla rinuncia di quella dignita' e signorilita' che ti hanno sempre fatto compagnia.Il tuo fare calmo e preciso, senza compromessi, finche' hai potuto tutto era perfetto poi ti sei ritirato e isolato per vergogna, quanti inviti hai rifiutato perche' non ti sentivi piu' a tuo agio e non volevi far vedere i danni del tuo male. Ho insistito ma con il sorriso mi scuotevi la testa e mi dicevi di salutare gli amici. Te ne sei andato quando io ero via, al mio rientro era tutto fatto, non ho potuto neanche salutarti ed adesso sei lontano e oggi non potro' neanche portarti un fiore.

Ciao Spartaco, mi mancherai. 

Credo che la morte abbia tante facce quanti sono i vivi e che la morte sia l'unica cosa certa della vita.Ma ogni morte è diversa…come ogni vita. Non è possibile prevedere la morte ma possiamo vederla nella morte degli altri, siamo certi che moriremo perchè sono morti prima  tutti gli altri, se fossi da solo al mondo non saprei di essere mortale

L'uomo odierno esorcizza la morte, lo si nota giornalmente, in TV ma anche nella vita reale.
Già pronunciare la parola morte crea terrore. Si rifiuta la morte, ci si nasconde, ignoriamola, si chiudono gli occhi sulla sua venuta facendo lo struzzo, la stessa parola è impronunciabile, si decede, si scompare, la religione ti propone, per consolarti, un'altra vita anzi una vita migliore in Paradiso e qui mi chiedo : se questo è vero perchè non entrarvi volontariamente e il prima possibile ? E perchè preti,vescovi,cardinali e lo stesso papa sono così attenti alla loro salute, cercano preghiere se stanno male, piangono e si lamentano quando uno di loro muore?

" E ricorda io ci sarò, Ci sarò su nell'aria. Allora ogni tanto se mi vuoi parlare, mettiti da una parte chiudi gli occhi e cercami.  Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio. "        T.Terzani