MOTIVO DELLA PAUSA

Post n°93 pubblicato il 04 Aprile 2008 da kurmud
 

La pausa ke ci ha diviso dal nostro amato blog in questi lunghi mesi è stata attuata solo per raccogliere in giro idee e pareri sul nostro scopo. Parlando con la gente e soprattutto con i giovani abbiamo avuto modo di accogliere tra le nostre fila diversi nuovi iscritti all'Akkademia e con loro abbiamo anke maturato un'idea drastica: è ora di muoversi!
Non possiamo più aspettare ke kiunque venga eletto a queste elezioni mandi ancora più a rotoli la nostra Italia! Ormai le elezioni non hanno più alcun senso perké i voti valgono come la carta igienica negli scaffali del supermercato e come la carta igienica sono comprati dai politici semplicemente per pulirsi il cuxx!
Noi dell'Akkademia degli Inkazzati siamo quelli ke non si preoccupano di risultare volgari nel linguaggio, ke non si preoccupano di dover indossare la cravatta, ke non si preoccupano di andare dal parrukkiere e dal barbiere e di spendere soldi in makkine di lusso per dare "l'impressione" d'essere persone per bene...NOI SIAMO PERSONE PER BENE KE SI PREOCCUPANO SOLO DEL PROPRIO PAESE, DEL FUTURO DEL NOSTRO POPOLO E DI COME POTER RISOLVERE DRASTICAMENTE LA SITUAZIONE.
Queste elezioni passeranno e andranno come andranno, ma comunque andranno nessuno potrà convincerci ke non c'è stato "furto di voti", ovvero pagamento in contanti o in beni materiali ancora più preziosi di persone ke in cambio garantiscono la gloria...mandando a rotoli sè stesse e tutto il Paese con loro.
Convinti ke non si possa fare di tutta l'erba un fascio siamo altrettanto convinti ke nessuno dei politici attualmente candidati sia in grado di risollevare una situazione così grave di anarkia di uno stato ke si dice democratico. Nemmeno la democrazia può far nulla in questa situazione, in quanto per sua stessa natura dà spazio alla parola di tutti e ogni parola e ogni spazio al giorno d'oggi sono comprati o comprabili. Non si può spiegare diversamente il fatto ke tra i maggiori candidati ci sia un uomo ke possiede (e non ha rinunciato a) 3 televisioni, una grandissima casa editrice ke stampa numerosi libri ma soprattutto numerose riviste tra le più note in Italia, e numerose agenzie ke (quindi, com'è normale) gli sono debitrici e sappiamo i debiti come vengono pagati!
Insomma, noi dell'Akkademia siamo convinti ke l'unica soluzione sia una rivoluzione, anke solo momentanea, e necessariamente illuminata, ke abbia il solo scopo di rimettere le leggi dalla parte dell'onesto cittadino, di ripulire dalla sporcizia soprattutto umana e in buona parte politica il nostro valoroso e degno Paese e di riportare l'ordine, fosse anke con una "sana violenza" prima di passare lo scettro alla giusta democrazia ke governi nella piena giustizia.
Proprio per questo stiamo fondando il Movimento per la Giustizia Italiana, ke agirà in ogni modo e maniera ma solo in nome di una giustizia vera e reale per l'onesto cittadino e non la giustizia dei politici ke si fanno le leggi a proprio comodo per risultare, infine, non colpevoli per reati ke non esistono più in quanto loro stessi li hanno dikiarati legali e quindi aboliti.
Il carcere tornerà ad essere una pena severa e sempre più severa in base al reato commesso: in questo modo non ci saranno nemmeno i noti (e fasulli) problemi delle carceri troppo piene, in quanto assassini e stupratori potranno essere ammassati e accatastati in celle piccolissime, poiké non meritano dignità maggiore di quella ke hanno concesso ad altri liberi cittadini. Si tornerà ad avere paura di commettere crimini e non, come oggi, aver paura ad essere gente per bene. Quando la sicurezza della pena sarà rigarantita la democrazia potrà governare sovrana nella totale giustizia e non avremo più la corruzione totale ke oggi governa nei tribunali, negli ospedali, nel parlamento e in ogni angolo di strada.
Stiamo preparando il manifesto politico completo, ma intanto ci tenevo ad accennare a tutti i nostri lettori ke siamo ancora e anzi sempre più vivi e presenti per riuscire a cambiare il mondo con la giustizia, la ragione e...la dignità!

 
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SIAMO UOMINI O AUTOMI?

Post n°92 pubblicato il 03 Novembre 2007 da kurmud

Molti non ci pensano e quei poki ke ci pensano finiscono per esser presi per pazzi oppure, se presi sul serio, finiscono per essere messi a tacere da ki detiene il potere. La realtà è ke se ci pensate fa spavento tutto questo! Il nostro comportamento singolo è "nostro" solo in parte: in una parte più o meno minima, in base alla capacità ke abbiamo di reagire e di ribellarci a quanto di insensato o peggio ancora sbagliato il mondo vuole costringerci ad imparare. Perké è così! Noi siamo COSTRETTI a diventare come siamo (la maggioranza di noi, per carità! Per fortuna c'è ki si ribella a tutto questo, a costo di restare solo, a costo di essere eternamente incompreso, addirittura in alcuni casi a costo della propria libertà fisica o della vita).
- Sfogliamo i giornali di moda e ci convinciamo ke quell'anno il nostro colore preferito è - g u a r d a c a s o - quello lanciato dalla moda: e vaiiii, di corsa a comprare i capi necessari, altrimenti cosa devono pensare gli amici o i colleghi a lavoro! Mai sia ci dovessero tacciare come f u o r i m o d a ! Orrore!
- Guardiamo la televisione (questo accade molto più spesso rispetto al leggere i giornali, di cui al massimo guardiamo le immagini!) e ci convinciamo ke per diventare VERI cantanti, VERI ballerini, VERI attori, VERO homo, VERA femina, bisogna passare per forza dalla d u r i s s i m a gavetta De Filippi-Costanzo e, quando la gente ti riconosce per strada, dire: "Eh, sì, vedete, non è facile: bisogna lavorare molto, sudare molto. Io sono partita dal basso (e quì guai a ki fa commenti volgari Sarcastic) poi dopo un "lungo e durissimo" lavoro finalmente sono riuscita a venire in trasmissione per far capire a tutti quanto veramente valgo!"
Ma bando a queste ciance vagamente stupide, perké per fortuna non tutti sono condizionati da questi tentativi di plagio della personalità umana. Quello ke, invece, è gravissimo, è ke ci COSTRINGONO a non reagire a determinate condizioni ke vogliono convincerci essere giuste così come dicono loro. Fin quì in questa frase non ci avrete capito niente. Bene, mi spiego meglio: i politici! Non è una spiegazione ma solo una fetta (ormai rancida) della società? Sì, in effetti: perké una spiegazione logica al perké una massa di giakkincravattati raccomandati e per il 99% uomini debba decidere per tutti, dikiarandosi per giunta democratici, veramente è qualcosa di inspiegabile, di illogico e di assurdo e ancora più inspiegabile, illogico e assurdo è ke ci fanno crescere convinti ke invece sia l'unica cosa giusta in questo mondo marcio! Ma ci rendiamo conto!?!
- Ci lasciamo convincere ke le carceri siano troppo piene e ke, quindi, l'indulto è l'unica soluzione logica.
1) una decisione così importante NON E' POSSIBILE ke sia presa solo della solita oligarkia di corrottoni ubriaki di pecunia.
2) fatemi capire: è necessario dare agli impostori, assassini, stupratori e quant'altro una comoda camera da letto di TOT metri quadri, cibo e tutto il resto? Non stupiamoci se l'ovvia risposta della popolazione è: "Va bene: stupro quella bellissima ragazza o vado a ripulire quella banca rikkissima, tanto al massimo o non mi beccano e vivo felice, oppure mi danno vitto e alloggio gratis in prigione per qualke giorno, al massimo qualke mese, tanto si sa ke poi ci dimettono tutti." Bell'insegnamento, oh carissimi politici, bell'insegnamento!
Comunque, al di là del fatto ke, dopo i reati commessi, i sudici approfittatori potrebbero pure accatastarsi in venti in un metro quadro di stanza lercia e senza troppo cibo, perké non meritano certo di meglio, e dunque è ovvio ke si riuscirebbero a riempire tranquillamente le carceri senza rimettere in libertà questi stronzi impuniti ke escono e mettono nuovamente in pericolo la società, ma, dicevo, al di là di questo fatto, è stato addirittura vergognosamente provato (da Striscia la Notizia) ke invece in Italia ci sono un sacco di carceri abbandonati! A ki volete darla a bere, politicucci poco intelligenti, se diventa palese ke l'indulto l'avete fatto per scagionarvi tra voi, quando, per fregarvi troppe bustarelle, venite prima o poi beccati. Dovevate farvi una legge ben impakkettata ke vi limitasse l'urto con la giustizia! Bravi, veramente bravi. Non sto skerzando: loro sono stati davvero bravi a fregarci, siamo noi, popolo, gente comune, ke siamo dei veri cretini a farci infinokkiare in questa maniera! E non diciamo niente, non facciamo niente, qualcuno osa anke difendere questa legge, nonostante sia dimostrato ke da quando c'è sono aumentati i reati! D I M E T T E T E V I T U T T I: niente destra nè sinistra! Siete tutti uguali, tutti ladri in giacca e cravatta! Proponiamo un esaurimentistico gesto di ribellione di tutti quelli ke decidono di svegliarsi dal sonno in cui viviamo: uniamoci e dettiamo noi le leggi, quelle VERAMENTE democratike! Noi siamo la maggioranza, i politicucci sono niente in confronto a noi, per quello hanno bisogno dei manikini in divisa per essere protetti da ki capisce i loro sporki piani!
Ancora un'altra cosa mi preme contestare, per dimostrare ke siamo COSTRETTI a pensarla in un certo modo, se no ci tacciano come pazzi o diversi e comunque ci emarginano. Ebbene, le notizie date dai mass media, soprattutto quelli dell'informazione, credete ke siano CIO' KE ACCADE? Oppure sono la parte di quello ke accade ke LORO vogliono raccontarci e detta esattamente nel modo in cui loro vogliono farcela recepire, quindi non in maniera obiettiva? Bè, ovviamente la seconda ke ho detto.
- Se leggete i giornali, perfino le foto ke mettono in allegato ad un articolo servono a farci recepire un preciso messaggio ke LORO vogliono farci recepire. E la notizia viene edulcorata in maniera da far pensare alla gente ciò ke LORO vogliono ke la gente pensi, omettendo eventualmente dei dati, anke importanti, ke potrebbero dividere le opinioni, stimolando il ragionamento autonomo della massa. Orrore!!!
- Le pubblicità, a loro volta, sono un lavaggio del cervello per la società. Il miglior detersivo è quello ke vediamo pubblicizzato di più, la merenda giusta a scuola non è uno sfigatissimo pane e pomodoro ma quella lì con più latte meno cacao e più calorie e meno cervello, e le scarpe da ginnastica migliori sono quelle lì della pubblicità, le portano pure i nostri sportivi preferiti: ki se ne frega ke per farle hanno sfruttato dei bambini di 5 anni ke pur di avere un pezzo di pane si privano del diritto all'educazione, ma soprattutto del diritto di essere bambini.
Altro plagio sociale, altro "oppio dei popoli" (è il caso di dirlo): non la religione ma la Chiesa! La Chiesa agisce in nome di Dio, di cui forse i clericali hanno il numero di cellulare, altrimenti come faranno a riuscire a contattarlo per ogni minima situazione, perfino quando ci sono le elezioni politiche gli kiedono Lui per ki voterebbe! La Kiesa dice "niente aborto" e niente aborto dev'essere per kiunque, ki se ne frega se nello specifico un bambino dovesse esser generato da uno stupro di gruppo e la madre (dal momento ke il padre, ignoto, è già fuggito in altra Nazione), non ha nemmeno i soldi per mangiare e magari ha 15 anni e i genitori divorziati, madre prostituta, padre alcolizzato...Va bene, non è nemmeno necessario arrivare a tante sfighe tutte insieme, per quanto possano capitare, ma un figlio dev'essere amato, deve sentirsi amato e deve poter nascere sapendo di avere intorno le giuste condizioni affinké gli si possa garantire una vera vita e non un'esistenza vuota e inutile tipica dei figli non voluti. Ma la Kiesa dice "no all'aborto"...Se venisse stuprata una suora glielo fanno tenere?
E la Kiesa dice "no ai gay" e tutti i bakkettoni "ke skifo i finokki, ke skifo i finokki". Ma la Kiesa non è la stessa ke predica Amore e ke vuole combattere le discriminazioni e il razzismo? E poi lo crea lei stessa? Mah Sarcastic
E la Kiesa dice "no ai PACS" e tutti i bigottoni "W il matrimonio! W il matrimonio!" gli stessi ke poi magari due mesi dopo divorziano, ma l'importante è dire "W il matrimonio!" perké lo dice la Kiesa e quindi sarebbero tutti degli eretici dicendo il contrario: mai sia! Orrore!
Ma a Cristo, ke invece predicava per davvero di amarci gli uni con gli altri, gliel'hanno kiesto ke ne pensa di questo dispotismo da tiranni ke fanno in giro i clerici, del tipo "o con noi o contro di noi!"
W la libertà di pensiero! E di azione. E di scrittura di ciò ke si pensa. Anke se dovessero rimanere parole scritte o anke se dovessero diventare azioni, L I B E R T A'.
Solo la libertà genera libertà e solo la giustizia genera giustizia.
Il messaggio è solo uno: ke siate d'accordo o no, con queste cose, con me, con la Kiesa, con lo Stato, con il mondo, con la moda...ke siate d'accordo o no, siatelo sempre e solo con la vostra testa, con le vostre idee, senza delle quali siamo manikini vuoti nella vetrina di un negozio in fallimento, ke ha già iniziato a svendere tutto!
Ogni cosa ke leggete, ogni cosa ke vedete, ogni cosa ke vi viene detta o insegnata, non prendetela mai per buona subito o per cattiva subito, ma giungete voi stessi ad una conclusione ke segue esattamente la vostra logica. Solo così, pian piano, stimolerete in voi degli ideali: perké la principale malattia del mondo oggi è la mancanza di ideali, la mancanza di valori e sani principi su cui costruire il nostro futuro, il futuro dei nostri figli e il futuro del mondo.
Un aiutino, per iniziare: i soldi, il possesso, il potere e il sesso (minkia, c'è scappata pure la rima!) NON SONO IDEALI! E non possono esserlo, non possono essere valori su cui si può costruire ma solo idee di massa su cui ci stiamo autodistruggendo. Non facciamo prevalere la natura animale dell'uomo! Siamo uomini o automi?

 
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VEGETARIANI INTELLIGENTI

Post n°91 pubblicato il 24 Luglio 2007 da kurmud

Ciao colleghi inkazzati, mi kiamo Aris, e di questo non vi fregherà molto. Cioè, non sono sikura ke vi possa fregare nemmeno di quello ke skriverò ma...insomma...io trovo ke sia interessantissimo e ke dovrebbe far il giro del mondo xkè mira a risolvere diversi problemi mondiali (o minimo italiani!).
Dunque, il titolo ke ho detto a Kurmud di mettere è VEGETARIANI INTELLIGENTI, in quanto io sono vegetariana da quando ho compiuo 18 anni, e in questi (quasi) 10 anni mi sono sentita dire di tutto dalle persone alle quali comunikavo la mia scelta di vita. Non voglio entrare nel merito del fatto ke ognuno DEVE essere libero di scegliere come gestire la propria esistenza e quindi i non-vegetariani si facessero i xxxxx loro eccetera. Invece, quello ke mi spinge a scrivere su questo blog innovativo e rivoluzionario è una soluzione per non dover necessariamente essere "totalmente" vegetariani, tuttavia salvare contemporaneamente la propria esistenza, l'esistenza delle anime innocenti degli animali ke non hanno fatto nulla di male e...risolvere anke il semplicistiko motivo delle carceri troppo piene utilizzato come stupida e ignorante motivazione per farci trovare le città piene zeppe di delinquenti, ladri, assassini e stupratori del caxxx!
Ebbene, la proposta è questa: bisogna porre come presupposto ke non tutti coloro i quali diventano vegetariani lo fanno per amore degli animali; molti vegetariani sono persone ke hanno visto con i loro okki lo skifo anti-igieniko ke combinano nei macelli e nelle industrie di produzione dei salumi e, skifate a dovere, hanno deciso di non mangiare più tali prodotti. Altri ancora sono vegetariani in quanto ritengono più naturale utilizzare i terreni attualmente adibiti a terreni da pascolo, per coltivare vegetazione, in modo tale da poter produrre più cibo e in tal modo cercare di limitare anke la fame nel mondo. E forse sto dimenticando anke altre motivazioni ankora. Tuttavia partiamo soprattutto dal concetto dei vegetariani ke non mangiano carne per amore dei teneri animali indifesi e controbilanciamo questo concetto con quei medici ke criticano i vegetariani in quanto riskiano di mettere in seria difficoltà il proprio organismo per la mancanza di proteine (cosa possibilie per i vegetariani ignoranti, in quanto è risaputo ke i legumi possono sostituire tale mancanza). Dunque, si possono salvare entrambi i concetti con la mia proposta: la carne degli animali innocenti e sacra, la loro vita è voluta da Dio e non tocca a noi distruggerla a nostro piacimento, MA, la carne di quei porci maniaci assassini e stupratori ke affollano troppo le carceri tanto da non poter fare entrare i nuovi malviventi, quella carne non è sacra e, anzi, sarebbe più sacro farne un uso consono al proprio valore. La proposta è questa: le macellerie si riforniscano di carne di assassini, le cui costolette e filetti e cosce saranno sufficentemente sfamanti. Poikè, a detta di tutti i politici, queste carni sarebbero addirittura in "eccesso", le si potrebbero utilizzare anke per sfamare i leoni e le tigri nei cirki, anzikkè prendere di nascosto i cani randagi da dargli in pasto!
Per tutti coloro ke si skifano della mia proposta pensate a quante vittime innocenti mangiate e masticate di gusto, dimenticandovi la faccia di un tenero agnellino, di un vitellino ancora in età da latte, di un cavallino in libertà...La vita di ki rispetta il prossimo è da rispettare, la vita di ki non lo rispetta non è da rispettare. E se facendo ciò risolviamo la mancanza di proteine di alcuni vegetariani, limitiamo la fame nel mondo e apriamo le carceri "solo" ai ladruncoli da quattro soldi e (ancora meglio) a quei troppi politici ke con questa scusa circolano in libertà, si capirà ke questa è una soluzione per salvare il mondo.
Non trovate?

 
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ISCRIZIONI 2007/2008

Post n°90 pubblicato il 01 Luglio 2007 da kurmud

Sono già aperte le iscrizioni all'Akkademia degli Inkazzati per l'anno 2007/2008. Potete far domanda tramite i commenti di questo blog oppure, se non siete utenti di libero, potete rikiedere informazioni all'indirizzo:  akkademiadegliinkazzati@virgilio.it
Rispondiamo a tutti, scrivete anke se siete solo curiosi di sapere come funziona la vita di un Inkazzato :-)
P.S. L'iscrizione è assolutamente GRATUITA in quanto la nostra akkademia è un'associazione no-profit, apolitica, apartitica...ma mai APATICA :-D

 
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Dall'inkazzato Savio un dialogo con la propria coscienza.

Post n°89 pubblicato il 14 Maggio 2007 da kurmud

Io e il mio IO

Aspetto di scriverle da una fredda tastiera per scambiare qualche frase surreale come mi piace e le piace fare, per passare un pò di tempo insieme, ma stasera non c’è. Nell’attesa che un azzurro punticino luminoso compaia rischiarando il grigio schermo, mi adagio sul mio letto confidenziale. Mille pensieri vorticosi cominciano a balenarmi nella mente, impressioni... immagini... sensazioni... parole che si rincorrono e si intersecano senza cronologia in un turbinìo di spazio senza tempo, nell’infinito della mia immaginazione... chiudo gli occhi per focalizzare... non ci riesco... sono turbato.... allora fuggo e mi lascio trasportare soavemente in uno stato di dormiveglia... quando sento gridare all’impazzata:
- E' LEI!
mi sveglio di soprassalto
- HAI SENTITOOO? E’ LEI!
- certo che ho sentito, a momenti mi parte un timpano... ma chi sei?
- come chi sono...SVEGLIAAAA
- eh...
- sono IO
- io chi?
- Io, il tuo IO
- no guardi io sono io, ne sono pressochè certo, deve aver sbagliato numero...
- se riattacchi non parlerò più con te!
- ah ora anche la tecnica del senso di colpa da inculcare al cliente, voi dei call center le studiate tutte pur di vendere un prodotto!
- il prodotto te lo suono in testa, non provare a svignartela... devo dirti delle cose importanti su di me che poi riguardano te, insomma su noi due... che saremmo uno... e bino...
- mi hai convinto lo compro... ehm...di cosa si tratta?
- volevo dirti....COME HAI FATTO? Come hai fatto ad innamorarti di quelle ragazze tutte uguali, tutte idealizzate nella figura della semplicità, illudendoti che Io, il tuo IO, fossi come loro? Continuavi a mascherare la mia vera natura complessa, per arginare il tuo senso di insicurezza, nel timore che non ti comprendessero. Intuisci che non era il tipo d’amore che bramavi? Quante di loro hanno apprezzato appieno le tue poesie, la sensibilità, la dolcezza che esprimevano? Capisci ora il perchè di tutti quei rifiuti?
- ...sciopero degli spazzini?
- (sguardo inceneritore)
- ok ok... sto zitto...
- dicevo...il loro rigetto non era per il tuo tanto auto-vituperato aspetto fisico o almeno quella era solo una parte marginale, il motivo vero era che come tra un ateo e un credente, stazionavate su due mondi, su due piani differenti: non potevate capirvi appieno, nè amarvi, non eravate spiriti affini... ecco mi sono tolto un peso... ora parla tu... dimmi cosa provi...
- sono... sono...frastornato, sconvolto. Mi sento come NEO appena uscito dalla matrice... scopro un nuovo mondo mentre assisto alla mia rinascita... ma non distinguo punti di riferimento
- come no? È proprio lì davanti a te!
- e chi è?
- TRINITY
- ma non doveva essere l’oracolo?
- sei duro di comprendonio eh... parlo di LEI...
- stai dicendo che mi sono innamorato nonostante quel vecchio patto ne escludeva la possibilità se non dopo aver notato un interesse nei nostri confronti?
- a parte la razionale stupidità del patto che nulla può contro la natura indefinita e incontenibile dei tuoi sentimenti, non ho detto questo. Occorre che tu la conosca interiormente per scoprire i suoi lati nascosti. Se ti piaceranno, allora sarai certo di essertene innamorato. E’ tutto chiaro adesso?
- sì...
- uhm...non mi convinci... voglio assicurarmi che non annuisci come l’ultimo della classe a cui hanno appena spiegato un’equazione differenziale. Dimmi, di cosa hai bisogno ora?
- ho bisogno di perdermi nei meandri dei suoi pensieri, di immergermi nella profondità della sua anima, di ascoltarla e ascoltarmi sorridere come mai era successo prima, ho bisogno di sentire riecheggiare la sua voce rasserenante, di stringerla per sentirmi vivo, per trasmetterle ogni mia sensazione, per trasmettere te, ho bisogno di farti percepire la sua aura, di amarla per unirci in un’unica entità, ho bisog...
- basta basta ho capito che hai studiato, 7+
- ma professore non ho imparato a memoria... sono desideri che sgorgano spontanemente dalla fontana multicolore della mia essenza...
- sì sì ti capis... bhe, che succede? Avverto una tensione crescente, un’inquietudine elettrizzante che ti permea, mi avvolge incupente. A cosa è dovuta?
- alla paura.
- la devi smettere coi film dell’orrore...
- ...
- ehm... di cosa hai paura?
- ... ho paura che lei abbia preso una decisione irrevocabile, paura di non poter far parte della sua vita, ho paura che l'amore recondito accumulatosi in me in tutti questi anni imploda non trovando via d'uscita e mi riduca in mille pezzi
- e cosa pensi di fare?
- non lo so, sei tu il mio Io, dimmi tu cosa devo fare
- uhm... fammici pensare....scrivile.... scrivi quello che ci siamo detti
- ma sono cose personali, intime
- immagina sia lei la tua intimità
- però potrebbe arrabbiarsi o rimanere delusa
- non angustiarti, lei capirà
- e se si allontana definitivamente?
- bhe...a quel punto... hai due strade... tornare nel mondo della matrice coi finti sapori, i finti odori, i finti colori, le finte emozioni.... o scomparire con me lì, in quel momento. Per sempre.
- non posso tornare indietro...e non voglio scomparire...
- e non deve succedere... ma non ci pensare. Chiudi gli occhi e abbandona i tuoi sensi. E’ stata una giornata intensa e hai bisogno di rigenerarti... noi...ci rincontriamo lì, con lei, nei tuoi sogni.

 
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BIOGRAFIA DI CHARLES BAUDELAIRE

Post n°88 pubblicato il 06 Maggio 2007 da kurmud

Charles Baudelaire nacque a Parigi il 9 aprile 1821. Il padre, Joseph-Francois, ormai sessantenne, aveva rinunciato all'abito sacerdotale ed era diventato funzionario del Senato e pittore dilettante e aveva sposato in seconde nozze l’orfana ventiseienne Caroline Archimbaut-Dufays. A 6 anni, il piccolo Baudelaire perde il padre. Dopo gli studi secondari, per volontà del patrigno, il maggiore Jacques Aupick, Baudelaire si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, ma trascura gli studi e vive le prime relazioni artistiche e amorose che affermano il suo spirito ribelle e la passione per le arti e la poesia.

La vita del giovane Baudelaire appare pericolosamente dissipata agli occhi della madre e del patrigno, dalla vita sregolata che il poeta conduce; per riportarlo sulla retta via, la famiglia riunita in consiglio, decide di allontanarlo da Parigi e nel giugno del 1841 Baudelaire lo imbarcano su una nave diretta in India a Calcutta. Ma giunto alle Mauritius, in preda a una profonda crisi di nostalgia, Baudelaire si rifiuta di proseguire il viaggio e rientra a Parigi. Da quel viaggio maledetto e umiliante, il poeta riporterà comunque il suo amore per l'esotismo, che riapparirà quindici anni dopo nell'opera Fleurs du mal.

Poco dopo il rientro a Parigi, Baudelaire incontra Jeanne Duval, la mulatta che ispirerà la sua poesia, con la quale inizierà un lungo e appassionato amore; raggiunta la maggiore età entra in possesso dell'eredità paterna. Deciso a vivere una vita fuori da ogni tutela, dichiara alla famiglia la sua volontà di "farsi autore". Ma la famiglia sembra non accettare questa condizione e nel 1844 il patrigno riunisce un consiglio di famiglia per interdire il giovane e affidare il suo patrimonio all'amministrazione di Ancelle, notaio a Neuille. L'anno dopo Baudelaire tentò il suicidio e poi uscirono le sue prime critiche d'arte e le sue prime poesie. Ritentò il suicidio nel 1861 e, nel 1864, dopo un fallito tentativo di farsi ammettere all'Acadèmie francaise, lasciò Parigi e si recò a Bruxelles.

Ormai malato di afasia, Baudelaire cercò nelle droghe (hashish, oppio) e nell'alcol il sollievo alla malattia cheil 31 agosto del 1867, dopo la lunga agonia della paralisi, lo uccise. Dall’esperienza della malattia e dalla volontà di sfuggire alla realtà, sono ispirati i Paradis artificiels del 1861.

 
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Biografia di Arthur Rimbaud

Post n°87 pubblicato il 09 Aprile 2007 da kurmud

Nacque nel 1854 a Charleville. Il padre abbandona per sempre la moglie e i figli. Arthur trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Charleville, nel clima soffocante della famiglia e della provincia. Subito, dai primi anni di scuola, rivela doti di ragazzo prodigio: un'eccezionale precocità sostanziata da un ferreo tirocinio umanistico. La madre, guidata dall'ambizione proiettata sul futuro dei propri figli, isolò il giovane Arthur, che si immerse negli studi. Nel 1896 scrive la sua prima poesia "Le strenne degli orfani". Nel 1870 assistiamo a una vera e propria esplosione poetica: compone le ventidue poesie che sconsacrano la precocità del suo genio. Ha un legame d'amicizia con un giovane professore di francese, che allarga la sua cultura. Questi nel luglio muore, nel conflitto franco-prussiano, e questo sconvolge Rimbaud. Comincia a manifestare i primi sintomi della sua insofferenza e della sua rivolta verso le istituzioni fondamentali: famiglia, scuola, religione e patria. Fugge tre volte di casa; la fuga lo porta a Parigi, costringendolo ad una vita da strada. Questo è un momento di totale ribellismo. Egli legge poeti "immorali" come Baudelaire e si nutre di filosofia e di occultismo e si accende la sua furia anticristiana e anticlericale.
Nel 1871 conosce Verlaine, con cui intreccia una relazione che scandalizza la Parigi letteraria. È l'inizio di una grande, storica amicizia particolare, intensa e burrascosa, ricca di viaggi, rotture, riconciliazioni, stravizi (alcool e droghe), episodi violenti e drammatici.
Rimbaud assume droga e vive in maniera dissoluta; l'unico in grado di avvicinarlo è Verlaine, che nel '72 abbandona la moglie e parte con Arthur per Londra. Durante il sodalizio con Verlaine, Rimbaud compone le opere maggiori: "Ultimi versi", "Una stagione all'inferno" e "Illuminiazioni".
Nel '73 Rimbaud lascia l'amante, che reagisce sparandogli e colpendolo al polso. Verlaine finisce in galera, mentre Rimbaud completa "Una stagione all'inferno". Ha solo diciannove anni e prima del suo ventesimo compleanno deciderà di non scrivere più, dedicandosi allo studio delle lingue e alla pratica dei più vari, avventurosi mestieri.
Parte poi per l'Africa dove diventa mercante e contrabbandiere d'armi. Colpito da sifilide, gli viene amputata la gamba destra. Torna in Francia nel 1891, assistito dalla sorella Isabelle e il 10 novembre dello stesso anno muore.
In Rimbaud vita e poesia appaiono indissolubilmente legate come segno del destino. Ragazzo precoce e geniale, Rimbaud non può sfuggire alla legge comune, e inizia a scrivere versi sotto l'influsso palese di altri poeti. Rimbaud è forse il più "maledetto" tra i poeti simbolisti e d'avanguardia. La sua poesia si proietta sulla vita e ne fa strazio. Il giovane Arthur aspira alla rivelazione dell'ignoto e dell'assoluto, che forse solo la poesia può cogliere e svelare. Egli vive fino alle estreme conseguenze il disprezzo del mondo, che colpì già Baudelaire e Verlaine, mentre ricerca l'impossibile identificando la poesia con il caos e con la rivoluzione.
La poesia e la vita di Rimbaud si svolgono al di fuori di tutte le convenzioni e delle normali esperienze. Negando il valore di ogni consuetudine borghese, anzi rifiutandole e fuggendole, egli tenta di cogliere l'autentico significato dell'esistenza. Come la sua biografia è ricca di episodi eclatanti e scandalosi, allo stesso modo la sua poesia si consuma in una brevissima stagione (dai 16 ai 19 anni), durante la quale insegue la poesia e la "verità" nelle avventure più stravaganti e pericolose.
La rivolta rimbaudiana si esprime nella tematica antiborghese e anticristiana. Nel '71 scrive le due "lettere del Veggente" nelle quali afferma la sua nuova poetica ormai svincolata dalla tradizione. Sono due documenti di straordinaria importanza per l'itinerario di Rimbaud e per il divenire della poesia e dell'arte moderna fino ai giorni nostri. Rimbaud sostiene che il poeta si fa veggente mediante un lungo, immenso e ragionato sregolarsi di tutti i sensi, e giunge all'ignoto di dove riporta le sue visioni. Le invenzioni d'ignoto richiedono forme nuove e una nuova lingua. In queste "lettere del Veggente" il poeta critica la poesia soggettiva della tradizione in favore di una poesia oggettiva.
"Una stagione in inferno" ha le caratteristiche di una presa di coscienza, di una confessione: presenta i tratti di un'autobiografia spirituale. Qui l'autore vuol presentare la chiusura di una stagione della vita (e seguirà il silenzio definitivo). Torna il tema della rivolta letteraria, il rapporto con la civiltà e col cristianesimo, il legame con Verlaine. Alla fine, nella logica non discorsiva, contraddittoria del testo, prevale l'accento della rinuncia e dell'accettazione del dovere.
Sulla scia di Baudelaire, Rimbaud nelle "Illuminazioni" abbandona il verso per la prosa, che diventa nelle sue mani uno strumento lirico d'inaudita potenza e ricchezza. Il libro consta di 42 prose, divise in autobiografiche e descrittive. Rimbaud distrugge le apparenze sensibili e ricrea sulla pagina un mondo stravolto, surreale, dove vigono nuove misure, proporzioni, rapporti. La scrittura è rapida, lucida e rigorosa. Nel loro delirio fantastico, le "Illuminazioni" non smettono di mantenere un riferimento costante alla realtà storica. Con le parole del poeta "la memoria e i sensi divengono il nutrimento dell'impulso creatore".
Per la sua carica utopica e per la tensione che pervade tutta la sua opera, Rimbaud è stato assunto tra i numi tutelari del surrealismo e di tutta l'avanguardia storica. La singolarità della sua vicenda biografica e letteraria ha creato intorno a lui un vero e proprio mito.

 
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Ispirandosi alle finte sedute di Dorian Toxic, eccovi una "seduta al bar" dall'inkazzatissima SuffoKate

Post n°86 pubblicato il 05 Aprile 2007 da kurmud

AL BAR CON L'ANALISTA

- Ciao
- Ciao, di solito non accetto inviti dai pazienti per incontrarci nei bar, ma sembrava interessante...Cos'è successo?
- Sapevo di non potertene parlare durante una seduta nel tuo studio, xkè adesso sono strutturate a domanda con risposta secca e, invece, vorrei parlarti di una cosa. Ho bisogno di sapere da te se c'è una cura per me...
- Dimmi, dimmi...ho 10 minuti da adesso, quindi cerca di farmi una sintesi ok?
- Ok...Allora...Mi è successa una cosa: in pratica, la Luna ruota intorno alla Terra ma la Terra, del tutto incurante di lei, preferisce ruotare intorno al Sole...Certo il Sole, così grande, così luminoso...dà tutta la sicurezza ke la Luna non può darle. Ma tutto il suo amore non basta? Poi il Sole non si cura di nessuno dei suoi pianeti: resta lì fermo, come a compiacersi della propria bellezza, della propria utilità per la vita...Ma l'amore? Ho pensato ke se la Terra si accorgesse un pò della Luna e ruotasse intorno a lei anzikkè ruotare nella staticità dell'orbita del Sole, potrebbero insieme distaccarsi da lui e volare insieme nell'immensità dello spazio, conoscere nuove galassie...Non sarebbe bellissimo?
- E la vita? Serve ke la Terra ruoti intorno al Sole perkè ci sia vità per l'umanità, l'hai dimenticato?
- Certo, ma la Terra non è felice con lui, xkè lui non si cura di lei...Ha uno sguardo dolce nei confronti della Luna ma sa ke se le ruotasse intorno ricambiando la sua sottomissione satellitare l'umanità non esisterebbe più, ma loro avrebbero tutto il loro amore e sarebbero felici! Invece, l'infelicità della Terra si proietta su di un'umanità ke spesso si accorge di trovarsi in un ambiente ad essa a volte ostile...Quando ci sono i terremoti, i maremoti, gli uragani...sono i momenti di negatività della Terra, ke non può avere quello ke vuole solo e soltanto xkè la vita dell'uomo vada avanti, capisci? Ma ci sono tanti altri pianeti ke magari amano davvero il Sole e ke magari si accontenterebbero di avere da lui in cambio "solo" il futuro dell'umanità...La Terra no, lei è piena d'amore e xkè dobbiamo impedirle di fare come crede?
- Ma non siamo noi ke glielo impediamo!
- No, non direttamente almeno! Ma è per noi ke non segue il suo cuore!
- Ok, basta mi stai facendo impazzire...Ki è questo quì?
- Ki?
- Andiamo! Questo quì intorno a cui ruoti e ke però non può concedersi in quanto dev'essere impegnato in qualke modo...
- Ehm...ma io parlavo della Terra, dei pianeti...Non ti interessa l'astronomia? Il futuro dell'umanità?
- ... (sguardo assassino)
- Dammi un consiglio...se avessi voluto rispondere a delle domande sarei passata dagli uffici dei sondaggisti anonimi...
- Sondaggisti anonimi?!?
- Sì...sicuramente per ideare tutte quelle domande devono essersi alcolizzati prima! :-)
- ... (sguardo assassino 2)
- :-(
- Ok, senti, credo ke di pianeti ce ne siano tanti e ke la Luna non dovrebbe essere statica a sua volta. E' quello ke condannavi alla Terra, no? Di fermarsi nella staticità dell'orbita solare. Bè, però, è la stessa cosa ke fa la Luna no? Non si bloccasse nemmeno lei, troverà un pianeta ke, orgoglioso di godere della tenue luce riflessa dal suo sorriso sulle danzanti rive dei suoi mari, saprà volare via con lei nello spazio infinito per l'eternità.
- Me l'aspettavo questa risposta...Il problema è ke tutta la poesia della Luna è solo per la Terra. Per gli altri pianeti può fingere, riciclare le emozioni ke prova per la Terra, ma si tratterà di un cinico sfruttamento delle atmosfere asfissianti degli altri pianeti. Il clima giusto e mite è solo sulla Terra, del resto.
- Sì, ovvio. Ma servirà per distrarsi. :-)
- ...
- Bè adesso devo proprio scappare. Ci vediamo nel mio ufficio. E basta con le seghe mentali! :-)
- ...

 
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BIOGRAFIA DI OSCAR WILDE

Post n°85 pubblicato il 02 Aprile 2007 da kurmud

Ci hanno rikiesto un'utilità per il nostro blog, ovvero inserire le biografie di alcuni artisti ke trattiamo o semplicemente ke veneriamo. Ebbene iniziamo dal grande Oscar Wilde e poi continueremo. Se avete rikieste specifike sapete dove scrivere ( akkademiadegliinkazzati@virgilio.it )

Oscar Fingal O' Flahertie Wills Wilde nacque a Dublino il 16 Ottobre 1854. Suo padre William era un rinomato chirurgo e uno scrittore versatile; sua madre Jane Francesca Elgée, una poetessa e un'accesa nazionalista irlandese.
Il futuro scrittore dopo aver frequentato il prestigioso Trinity College a Dublino e il Magdalen College, divenne presto popolare per la sua lingua sferzante, per i suoi modi stravaganti e per la versatile intelligenza.
Ad Oxford, dove fra l'altro vinse il premio Newdigate con il poema "Ravenna", conobbe due fra i maggiori intellettuali del tempo, Pater e Ruskin, che lo introdussero alle più avanzate teorie estetiche e che affinarono il suo gusto artistico.

Nel 1879 soggiorna a Londra dove inizia a scrivere occasionalmente saggi giornalistici e pubblicare poemi. Nel 1881 escono i "Poems" che ebbero in un anno ben cinque edizioni. La sua chiarezza, il suo brillante modo di conversare, il suo ostentato stile di vita ed il suo stravagante modo di vestirsi fecero di lui una delle figure più salienti degli affascinanti circoli londinesi. Un tour di lettura durato un anno negli Stati Uniti incrementò la sua fama e gli diede l'opportunità di formulare meglio la sua teoria estetica che ruota intorno al concetto di "arte per l'arte".

Nel 1884, ritornato a Londra dopo aver trascorso un mese a Parigi, sposa Costance Lloyd: un matrimonio più di facciata che dettato dal sentimento. Wilde è difatti omosessuale e vive questa condizione con enorme disagio, soprattutto a causa della soffocante morale vittoriana che imperava nell'Inghilterra del tempo. La costruzione di cartapesta eretta da Oscar Wilde non poteva però durare a lungo e infatti, dopo la nascita dei suoi figli Cyryl e Vyvyan, si separa dalla moglie a causa dell'insorgere della sua prima vera relazione omosessuale.

Nel 1888 pubblica la sua prima collezione di storie per ragazzi "Il principe felice e altre storie", mentre tre anni dopo compare il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", capolavoro che gli diede fama imperitura e per cui è conosciuto ancora oggi. L'aspetto peculiare del racconto, oltre alle varie invenzioni fantastiche (come quella del ritratto ad olio che invecchia al posto del protagonista), è che Dorian possiede indubbiamente molti dei tratti caratteristici dello scrittore, cosa che non mancò di scatenare l'ira dei critici, i quali ravvedevano nella prosa di Wilde i caratteri della decadenza e della disgregazione morale.

Nel 1891, il suo "annus mirabilis", pubblica il secondo volume di favole "La casa dei melograni" e "Intenzioni" una collezione di saggi comprendente il celebre "La decadenza della menzogna". Nello stesso anno stende per la famosa attrice Sarah Bernhardt il dramma "Salomé", scritto in Francia e fonte ancora una volta di grave scandalo. Il tema è quello della forte passione ossessiva, particolare che non poteva non attivare gli artigli della censura britannica, che ne proibisce la rappresentazione.

Ma la penna di Wilde sa colpire in più direzioni e se le tinte fosche le sono familiari, nondimeno si esprime al meglio anche nel ritratto sarcastico e sottilmente virulento. La patina di amabilità è anche quella che vernicia uno dei suoi più grandi successi teatrali: il brillante "Il ventaglio di Lady Windermere", dove, sotto l'apparenza leggiadra e il fuoco di fila delle battute, si nasconde la critica al vetriolo alla società vittoriana. La stessa che faceva la fila per vedere la commedia.

Galvanizzato dai successi, lo scrittore produce una quantità considerevole di pregevoli opere. "Una donna senza importanza" torna alle tematiche scottanti (avendo a che fare con lo sfruttamento sessuale e sociale delle donne), mentre "Un marito ideale" è incentrato nientemeno che sulla corruzione politica. La sua vena umorisitca esplode nuovamente con l'accattivante "L'importanza di chiamarsi Ernesto", un'altra stilettata al cuore dell'ipocrita morale corrente.
Questi lavori vennero definiti come perfetti esempi della "commedy of manners", grazie alle loro illustrazioni delle maniere e della morale dell'affascinante e un po' frivola società del tempo.

Ma la società vittoriana non era così disposta a farsi prendere in giro e soprattutto a veder svelate le sue contraddizioni in maniera così palese e sarcastica. A partire dal 1885, la scintillante carriera dello scrittore e la sua vita privata vennero dunque distrutte. Già dal 1893 la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, mostra la sua pericolosità procurandogli non pochi fastidi e suscitando scandalo agli occhi della buona società. Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia.

Entrato in carcere viene processato anche per bancarotta, i suoi beni sono messi all'asta mentre sua madre muore poco dopo.
Viene condannato per due anni ai lavori forzati; è durante il periodo del carcere che scrive una delle sue opere più toccanti "De profundis", che non è altro che una lunga lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie (il quale nel frattempo si era allontanato non poco dal compagno, quasi abbandonandolo).
Sarà il vecchio amico Ross, l'unico presente fuori dal carcere ad attenderlo al momento della scarcerazione, a tenerne una copia e a farla pubblicare, come esecutore testamentario, trent'anni anni dopo la morte di Wilde.

L'ultima opera, scritta dopo un riavvicinamento a Bosie, è "Ballata del carcere di Reading" che termina nel 1898 dopo essere uscito di prigione, durante un soggiorno a Napoli. Tornato a Parigi apprende della morte della moglie e, dopo un paio d'anni di spostamenti sempre insieme all'amato Bosie, il 30 novembre del 1900 Oscar Wilde muore di meningite.

 
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NO COMMENT (A RIGA': E MAGNATE!!!!)

Post n°84 pubblicato il 14 Febbraio 2007 da kurmud
Foto di kurmud

Morire in nome della moda. Eliana Ramos, modella uruguaiana di appena 18 anni, si è spenta nella sua casa di Montevideo in circostanze ancora poco chiare. Segue ad appena sei mesi di distanza la sorella minore, Luisel, di appena 22, deceduta mentre sfilava in passerella nella città uruguagia. Allora ad uccidere era stato un infarto, ma indotto dall'anoressia. In quell'occasione, mentre Luisel andava a cambiarsi, era stramazzata al suolo. Si era poi appreso che da giorni non mangiava più per mantenersi magra.

TROVATA MORTA DALLA NONNA- Ora la seconda tragedia: la ragazza è stata trovata morta dalla nonna, ma si parla di forti squilibri nell'alimentazione della sfortunata modella.Eliana, detta Elle, lavorava per l’imprenditore argentino Pancho Dotto, che l’aveva lanciata a livello internazionale, e secondo fonti locali era sotto trattamento psicologico dopo la morte della sorella Luisel.

L'AMICA: STAVA BENE- Ma un'amica e collega di Elle, Natalia Ferreira, ha detto di aver trascorso 20 giorni nella villa di Dotto a Piunta del Este, famosa località balneare urugagia, e che non vi erano stati problemi di alimentazione. E anzi, nei mesi dopo la morte della sorella Luisel, Eliana sembrava essersi ripresa. Queste circostanze hanno spinto il giudice Roberto Timbal a ordinare l'autopsia.

IL PRECEDENTE- Solo nel novembre scorso si era scatenato un forte dibattito e delle polemiche nel mondo della moda a proposito delle modelle anoressiche. Emblematico il caso di Ana Carolina Reston Macan, che era morta per un complesso di problemi respiratori, pressione arteriosa e un'infezione diffusa che ha avuto la meglio sull'organismo debilitato dalla dieta che si era imposta, tre settimane dopo il ricovero in un ospedale di San Paolo. Ad appena 20 anni si nutriva solo di mele e pomodori, era alta un metro e 74 e pesava solo 40 chili. Alla vigilia della partenza per Parigi, dove avrebbe dovuto partecipare a una serie di sfilate, il suo fisico non aveva retto.

(da Affari Italiani su Libero del 14.02.2007)

 
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