Tra Magia e Mistero

IL TITANIC

La Storia

Il Titanic, la nave più grande del mondo considerata " l'innaffondabile" parte da Southampton diretta a New York per il viaggio inaugurale, con un carico di miliardari ed emigranti. Il 14/04/1912 urta contro un iceberg ed affonda provocando la morte di oltre 1500 persone.Ma cosa accadde realmente quella notte? La tragedia poteva essere evitata , cosi come la morte di così tante persone? Forse se ci fossero state più scialuppe......In cosa sbagliarono il capitano Smith e gli altri membri dell'equipaggio ( se sbagliarono)? Fu colpa del fato o di decisioni errate? Chi può dirlo. Ancora oggi il Titanic e la sua fine rimangono un mistero. Molte ipotesi e leggende ruotano intorno alla storia di questa splendida nave ed alla notte in cui affondò. In questa prima parte proverò a riassumere, grazie a libri, videocassette ed enciclopedie, quello che si presume accadde quella fatidica notte grazie alle poche testimonianze raccolte negli anni.

1° PARTE

Il Titanic , insieme alla sua gemella Olimpic ed al Gigantic, fu una dei tre più grandi transatlantici costruiti grazie al sostegno americano dalla WhiteStarLine. La costruzione del Titanic , iniziata il 16/3/1910 grazie al lavoro del progettista Thomas Andrews e di 11300 persone, finì il 31/5/1911.

Il Titanic venne messo in mare per le prove il 2/4/1912 ed affidato successivamente al Capitano Smith che lo avrebbe accompagnato nel suo maestoso ma tragico viaggio inaugurale. Prima di questo però, il Titanic venne ispezionato in tutte le sue parti comprese le scialuppe che però, come n., si limitavano a quelle previste dalla legge (16) più 4 aggiunte in ultimo dalla W.S.L.Peccato che nessuno prese mai in considerazione il n. di persone che il Titanic poteva trasportare.

 Finita l’ispezione il transatlantico venne definito il più lussuoso e sicuro del mondo.

 Il Titanic partì da Southampton tra la gioia e l’orgoglio di tutti i presenti e proseguì il suo viaggio verso l’America. Fin dal mattino ai due marconisti arrivarono avvisi di avvistamenti di piccoli e grandi iceberg.Questi avvisi venivano appesi per essere visti dagli ufficiali ma, stranamente, quel giorno non tutti furono appesi. Alle 11 la nave America mandò la notizia dell’avvistamento di due grandi iceberg ed alle 21 un altro messaggio avvisava della presenza di iceberg e campi di ghiaccio. Philips, uno dei marconisti, mise da parte un messaggio che annunciava la presenza di questi sulla rotta del Titanic. Anche il California, che viaggiava a 30 Km più a Nord, rimase bloccato tra i ghiacci e comunicò la notizia a Philips il quale, intento a spedire messaggi privati,rimproverò il marconista del California che , forse offeso per la risposta, spese la radio e se andò.

 Il Capitano Smith smontò alle 22 lasciando il comando al 1° ufficiale Murdock e andò a letto. Alle 23.40 una delle vedette sollevò il telefono per avvisare l’avvistamento di un’iceberg ( “ Iceberg di prua!!!!”). Quello che accadde appena dopo fu molto veloce ed il comando che venne dato fu :” macchine ferme , indietro tutta, virare a sx”. La nave si spostò ma non abbastanza da evitare l’iceberg che la colpì al lato dx sotto la linea di galleggiamento provocando uno squarcio di 80-90 m.; il tutto durò circa 10 secondi. Smith accorse sul ponte, controllò che i portelloni stagni fossero chiusi ed ordinò un’ispezione immediata. Il danno era più grave di quanto potesse immaginare. Il Titanic aveva 15 compartimenti stagni e poteva stare a galla anche con 3/4 allagati ma non 6 come invece era accaduto. L’affondamento era inevitabile. Subito vennero fatti indossare i giubbotti di salvataggio ai passeggeri i quali , inizialmente, pensarono ad una esercitazione. Erano le 24 e tutto sembrava svolgersi con tranquillità. Smith ordina ai marconisti di lanciare un c.q.d (  mex di pericolo): 41 46 Nord………50 24 Ovest coordinate che poi cambiarono in 41 46 Nord……50 14 Ovest. I primi razzi vennero sparati ed i passeggeri fatti salire sulle scialuppe. Il panico iniziava a diffondersi.

La prua iniziò ad affondare ma le luci continuavano a rimanere accese. L’ultimo razzo venne lanciato verso l’1.40, nel frattempo l’ultima scialuppa rigida e le tre lance pieghevoli vennero calate con successo. Verso le 2.05 il ponte A era completamente allagato . Il capitano Smith liberò i marconisti dal turno ma Philips continuò a lanciare SOS finchè ci fu corrente. Alle 2.10 la nave brillava ancora poi sbandò e si immerse ancora di più. La poppa uscì dall’acqua, 2 cavi di 10 cm di diametro si spezzarono ed il fumaiolo di prora crollò a dritta uccidendo parte delle persone in acqua; 1500 persone erano ancora a bordo quando la plancia fu sommersa. La poppa era in aria quando la gente sulle scialuppe sentì i boati delle caldaie……le luci si spensero. 30 m di poppa si misero quasi in verticale tenendo questa posizione per parecchio tempo, poi si riadagiò e questo fece capire che la nave si era spezzata in due. Pochi secondi e la nave scomparve tra le grida della gente……calò il silenzio.

Il Carpathia giunse sul luogo dell’incidente verso le 4.30 imbarcando 705 superstiti e 14 scialuppe.

 (alcune informazioni sono state ottenute grazie alla videocassetta Le Grandi Avventure sui mari "la tragedia del Titanic" della DeAgostini)