"ARS NULLUM HABET INIMICUM NISI IGNORANTEM"
CORNELIUS de BIE
Un opera d'arte non è un ente intramondano nella rete dei rimandi, ma ente che dischiude un
suo mondo, istituisce un mondo di valori e di significati che provengono dalla materialità fisica
della terra.
M. Heidegger
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Icona del Pantocrator
Questa è una delle icone più antiche conservata alla pinacoteca del monastero di S. Caterina al
Monte Sinai. E’ una icona di grandi dimensioni, la più antica, dono dell’imperatore Giustiniano
al monastero appena costruito del quale era committente anche se l’edificio fu costruito da
maestranze locali. Questa icona, invece, è stata realizzata nel VI secolo a Costantinopoli ed è
realizzata ad encausto: i pigmenti colorati venivano disciolti nella cera calda e il colore così
ottenuto ed ovviamente ancor caldo, veniva steso sulla tavola di legno. Una nicchia incornicia
il busto di Cristo benedicente che tiene nella mano sinistra un libro con la copertina dorata e
gemmata che ricorda l’evangelario di Teodolinda regalatole dal papa Gregorio I. Meravigliosa
la grande aureola d’oro del Cristo, con foglia d’oro non realizzata ad encausto ma incollata
direttamente sul legno ed in un secondo momento verniciata con il colore. La pittura è
monumentale e l’artista per renderla tale non ha incorniciato il busto interamente dando così
la sensazione allo spettatore di grande maestosità e di fuoriuscita dallo spazio pittorico.
Splendide le sfumature dei capelli e della barba e ciò che è evidente in questa icona, è la
fusione della pittura naturalistica, spirituale e sensibile al tempo stesso, stile molto frequente
al tempo di Giustiniano.
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Sesso: F Età: 67 Prov: RM |
O mio Signore,
Non prendermi per schiavo,
perché ho in me il senso della libertà.
Non cercare di indovinare i miei segreti,
perché ho in me il senso del mistero.
Non costringermi alle carezze,
perché ho in me il senso del pudore.
Non umiliarmi,
perché ho in me i senso della fierezza.
Non abbandonarmi,
perché ho in me il senso della fedeltà.
Sappi amarmi ed io saprò amarti
perché ho in me il senso dell’amicizia.
"Il più piccolo felino è un capolavoro"
(Leonardo Da Vinci)