Filippo è sempre stato un bambino vivace, ma oggi ha superato se stesso!
Frequenta la quarta elementare vicino a casa e la sua voglia di indipendenza fa divieto assoluto a mia madre di accompagnarlo a scuola. Lui ormai è grande quindi se la cava da solo.
L'anno scolastico sta per finire, c'è nell'aria il profumo di estate e quindi di vacanze. Filippo trova pesanti questi ultimi giorni, in verità la scuola comincia ad essere un mattone già all'inizio per lui, ma certo con il primo sole caldo e la consapevolezza che sta per finire l'anno lo vedo affaticato, anche se mi chiedo perché considerato il suo rendimento, al punto che già alla prima pagella mio padre aveva estrapolato la combinazione per la schedina del totocalcio!
Così stanco che un giorno decide di prendersi una pausa dal maestro e invece di andare a scuola prende il tram e parte verso l'avventura in città.
Io sono a casa con mia madre. Oggi c'è sciopero per me quindi ne approfitto per aiutarla nei lavori casalinghi, tranquille tutt'è due. Filippo è al sicuro a scuola.
Negli anni settanta, malgrado quello che si dice adesso, la riforma della scuola era ancora un utopia e comunque con il senno di poi mi rendo conto che con tutta probabilità era molto meglio allora, quando i ragazzi non facevano tanto i furbetti marinando gli studi, non era facile sfuggire al controllo degli insegnanti e del preside che se non altro aveva voce in capitolo molto di più di quanto ne abbia ora.
Conoscevo bene il preside, un uomo rigido e tutto di un pezzo che seguiva i ragazzi e non tollerava intemperanze e tantomeno fughe furtive dallo studio. Ma Filippo è un ragazzino intraprendente e piuttosto restio alla disciplina così convince l'amico del cuore Franco, a seguirlo nella mattinata di follia. E mentre lui vagabondava in centro città a casa nostra arrivavano i carabinieri che spaventarono mia madre e innervosirono me dato che ero l'unica a casa mi toccava andarlo a cercare. L'avrei messo nel forno insieme alla torta di mele che mia madre aveva preparato per merenda!!!
"Suo figlio non è in classe signora!!" Dissero a mia madre che impallidì al punto che non li fece nemmeno entrare. Volevano solo avvisarci perché noi si potesse prendere provvedimenti e se ne andarono dopo la firma del verbale. Nessuna denuncia ovviamente, solo che era loro dovere avvisare la famiglia dopo la telefonata del preside.
Intanto il malandrino &C si era perso in quel di Porta Palazzo, conosciuto come il più grande mercato del piemonte allora , adesso sempre alla ribalta per essere diventato, purtroppo, un insediamento di extracomunitari.
Per fortuna erano tempi in cui la gente si conosceva e si aiutava e a Porta Palazzo non era difficile incontrare qualcuno del tuo rione, così com'è stato per il duo di fuggitivi impauriti.
Una signora lo riportò a casa. Filippo, ci disse era agitato, non sapeva che tram prendere per tornare e vagava con Franco fra i banchi del mercato come un accattone!
Dopo i ringraziamenti alla signora, ci occupiamo di Filippo, che, data la ormai conosciuta faccia di bronzo si atteggiava a bulletto del quartiere, un grande avventuriero senza macchia e senza paura evitando di parlare della scuola, ma elogiando la meravigliosa mattinata fra opere d'arte e musei che ha visitato con Franco. Così da dare una parvenza intellettuale alla sua fuga. Insomma come dire, a scuola non mi parlano delle bellezze del mondo e io vado a vederle di persona.
Palle, non ha visto niente, non sa nemmeno cosa sia un museo.
I guai per lui iniziarono soltanto la sera, al rientro di mio padre. Niente bici e giochi nel cortile per due settimane, vacanze con lui a fare l'apprendista muratore e soprattutto compiti. Ma così tanti da fargli uscire i testi dalle orecchie!!!
Inviato da: mariluci_17
il 09/02/2016 alle 20:48
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il 16/08/2015 alle 23:00
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il 21/06/2015 alle 23:55
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il 21/06/2015 alle 23:47
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il 21/06/2015 alle 23:45