Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

 

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Antonella

Post n°71 pubblicato il 27 Giugno 2007 da righe_di_vita
 

-Vieni a mangiare un gelato con noi?-
Ci provo ancora una volta con Antonella, la figlia timida dei nostri ricchi vicini di casa. La vedo sempre sola nel grande giardino di fiori profumati e alberi piantati da secoli. La sua è una grande casa che domina il paese e oscura la mia, ma a quindici anni non mi preoccupo certo di sentirmi inferiore soltanto perchè ho tre camere da letto invece di sei come Antonella.
Io ho qualcosa di più, ho degli amici, sono tutto il pomeriggio in bicicletta con loro, insomma non soffro certo di solitudine.
Nonostante tutto questo provo tenerezza per quella ragazzina dagli occhi marroni e capelli biondi sulle spalle, lo sguardo un pò triste, intuisco che si senta prigioniera dell'affetto dei suoi genitori che non la lasciano un momento da sola e la coprono di regali e d'amore. Eppure lei non è felice.
La nonna di Antonella ogni tanto scappa per le montagne, ha l'alzehimer, non ricorda nulla ed è ingestibile e allora , quando non ci sono i genitori, tocca a lei prendersi cura della nonna e forse, giorno su giorno, non è il massimo della gioia per una ragazza che dovrebbe vivere anche con i suoi coetanei.
-Si, vengo anch'io oggi, aspetta che lo dico a mia madre!-
Accidenti!! Ha accettato l'invito. Sorrido contento, è anche carina Antonella, sai che figurone con gli amici.
Mi aspettano alla locanda. Gli amici delle elementari, che al mattino aiutano il padre nei boschi e il pomeriggio lo passano con me, il privilegiato, quello che studia a Torino e diventerà un giorno come il papà di Antonella, ricco e famoso.
Mi secca un pò essere accettato più per quello che diventerò, forse, che per quello che sono, ma non è un grosso problema a questa età.
-Eccomi, sono pronta. Andiamo?-
Con un rapido sguardo decido di lasciare gli amici alla locanda ad aspettare, e invece di scendere verso il paese ci incamminiamo sù, per la montagna, senza biciclette.
E parla Antonella, sembra non l'abbia mai fatto in vita sua. La ragazzina timida lascia il posto ad una valanga di parole e io l'ascolto, mi piace Antonella.
Con le nostre maglie legate alla vita e le labbra sporche di more inerpichiamo per la montagna. Non troppo, il cielo cambia faccia velocemente sui monti. Parti con il sole e spesso torni con il temporale nelle ossa.
Non riesco a dire molto di me, ma conosco quasi tutto di lei. Ha un modo carino, dolce di parlare, è intelligente, sensibile e non mi stanco di stare seduto sulle rocce con lei.
Ma la sera arriva e dobbiamo scendere, in fretta, Anto è in ritardo e io avevo promesso a mio padre di aiutarlo con la legna. Stasera son guai per tutti e due.
L'accompagno fin dentro il giardino, poi accanto alla porta e due passi sono dentro quella bellissima casa.
-Aspettami qui, ti vado a prendere il 45 giri di cui ti ho parlato-
Sono in fondo allo scalone, in marmo che porta verso l'ingresso della casa. Aspetto.
Passano pochi minuti che sento urlare. E' la nonna che sta sbiacicando qualcosa, ma non capisco.  Antonella arriva tutta trafelata, scende le scale di corsa.
- Scusa, ma è la nonna che è in piena crisi!- Sorride, ormai è abituata alle sfuriate dell'anziana, non ci fa più caso.
Non sapeva ancora che quelle grida avrebbero cambiato la sua vita e un pò anche la mia.
-Allora domani alle tre davanti alla madonnina?-  Le chiedo speranzoso in un si, al diavolo gli amici.
- Ci sarò! Grazie per la giornata, sono stata bene!-
Un tuffo al cuore. E' stata bene con me!! Non fosse per la vergogna avrei fatto salti di gioia.  Sto per accomiatarmi da lei , quando , alzando lo sguardo vedo la nonna. Appoggiata al suo solito bastone, lo sguardo inferocito, mette paura!
-Allora, chi è questo qui?-
Antonella fa il cenno di presentarmi. La nonna mi scruta, ma sembra non mi veda, non so, è strana, non so cosa fare.
Antonella cerca di calmarla, è un amico, le dice, cosa c'è che non va?
-C'è che sei in casa mia e tu fai entrare solo chi voglio io-  Replica con tono malvagio la nonna.
Antonella sorride. E' imbarazzata ma io con un cenno le rispondo che è tutto ok.
-Dai nonna, su sii gentile con gli ospiti-
L'ultima frase che avrei ricordato di Antonella, ma non lo sapevo ancora.
-Sono stanca di essere gentile con gli ospiti, lo sono già stata fin troppo con te gentile!!   Suona stridente come una minaccia quella parola. Lo sento, la miccia è accesa, ma non so dove esploderà!
-Gentile con me , nonna ma io sono tua nipote , mi riconosci si??-
Ecco, l'esplosione, sento l'odore acre del fumo nell'aria, della polvere da sparo, sento per la prima volta in vita mia, il nauseante odore della cattiveria:
- Tu mia nipote?? Tu sei una bastarda, non sei della famiglia. Sei un'adottata, presa da un istituto per madri incoscienti. Non sei e non sarai mai mia nipote e scordati l'eredità, tornerai nella merda da dove sei venuta!!-

Oggi ho pensato ad Antonella. Oggi che ho ritrovato il nome di suo padre fra i necrologi. Non ricordo bene cosa sia successo quel giorno. La mia memoria si ferma nel vialetto del giardino, esco da quella casa con il cuore gonfio. Antonella era stata ferita e io non sapevo cosa fare. Poi è arrivato suo padre. Tutto si ferma a quel momento.
Rammento di aver raccontato tutto a mia madre, lo sapeva dell'adozione, tutto il paese lo sapeva. Ma come in ogni comunità che si rispetti , di fronte a certe situazioni si è omertosi, giustamente omertosi.
Non ho più saputo nulla di lei, della sua famiglia. La nonna è morta in un ospizio qualche anno dopo. Antonella e i suoi genitori hanno venduto tutto e cambiato regione.
Per molto tempo ho guardato agli anziani come un pericolo. Non li vedevo innocenti come bambini e bisognosi di affetto.
Non lo so se ha perdonato sua nonna. Non lo so se ha perdonato la vita!
      Forse

Commenti al Post:
mille_giorni54
mille_giorni54 il 27/06/07 alle 17:37 via WEB
Terribile sapere le proprie origine in questo modo! Credo che la nonna in fondo, non sia la sola colpevole, del resto era una donna malata, che non capiva più chi era e cosa faceva. La responsabilità è dei genitori di Antonella. Avrebbero divuto parlare con la figlia e sopratutto, viste le condizioni di salute della nonna, prestare più attenzione ai suoi discorsi. Non lo so, è una mia opinione. Certo è che il tuo racconto è molto bello e mi ha anche emozionato! ciao Ely
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:37 via WEB
Sai, con il tempo sono saltate fuori dagli armadi impolverati verità che forse giustificano sopratutto la mamma di Antonella: lei ha accettato la figlia che il marito aveva avuto dalla sua amante, che a sua volta ha abbandonato la bambina in ospedale e ha lasciato a lui l'incombenza della figlia. La parte difficile era stato convincere la moglie, che non poteva avere figli, a prendere la bimba con loro. Ti assicuro che sua madre l'ha adorata, anche di fronte al tradimento del marito!! ciao grazie
 
pianetadgl4
pianetadgl4 il 27/06/07 alle 17:47 via WEB
Un racconto particolare, che sfiora con leggerezza un tema abbastanza complicato. Non tanto l'adozione in se quanto la conseguenza che possono nascere quando manca la sincerità! La nonna, vecchia e malata ormai aveva alterati sentimenti e volti, quindi incapace di distinguere ciò che bene e ciò che è male. La ragazza alla fine ha pagato per la superficialità con cui hanno trattato sia il rapporto con lei, sia la malattai della nonna, i genitori. Sono però convinto che l'amassero al punto di nasconderle tutto. Ma sarà un bene questo? ciao Rob
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:39 via WEB
Ciao Rob, io l'ho raccontata per come la ricordavo, per quello che mi ha lasciato dentro. Il dispiacere per aver assistito a quella scena e nello stesso tempo la rabbia per non aver potuto conoscere meglio Antonella. So soltanto che la nonna ha accettato e amato sua nipote. L'alzehimer è una brutta "bestia"!!
 
fast_web65
fast_web65 il 27/06/07 alle 23:09 via WEB
Anche se la frase è stata cruenta, dura e inequivocabile credo che la ragazza abbia perdonato la nonna, inconsapevole del disastro che stava combinando. Certo, per Antonella è stato sconvolgente sapere la verità così bruscamente, sono rotolate giù, da quello scalone tutte le sue certezze. Ma sono d'accordo sul fatto che la responsabilità vera e propria sia stata dei genitori. Certo, le opinioni al di "fuori" sono facili!! Bella storia comunque! ciao
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:41 via WEB
Non so se parlare di responsabilità sia corretto. Forse da ragazzo si cerca di più, con forza un colpevole, poi cresci e ti rendi conto che sono mille e più i motivi che fanno agire in un modo sbagliato. o forse non così sbagliato! Ciao fast grazie
 
cow_boy_2006
cow_boy_2006 il 27/06/07 alle 23:36 via WEB
Con tutti i contorni di ansia e paura che ruotano intorno alla scelta di dire la verità, sono comunque dell'idea che parlare chiaro, ad un certo punto è d'obbligo. Sopratutto se si tratta della vita di un figlio, adottato o naturale che sia. E' sempre spiacevole e drammatico saperlo per vie traverse, o come nel caso di Antonella, dalla nonna ormai malata che se tutto va bene la riconosceva un giorno si e l'altro no. Come dici tu, i suoi la proteggevano fin troppo. Forse qui un pò di egoismo ha avuto la meglio sulla verità. Non so. Certo che per lei è stato un colpo secco, uno sparo sulle sue certezze!! ciao
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:44 via WEB
Sono d'accordo con te, parlare chiaro è sempre un bene! Sai, però quando succedono queste situazioni, per tanto che si voglia, si aspetta il momento giusto, la modalità con cui ti viene sbattuta in faccia la verità non ha mai un riscontro sereno. Io non li ho più visti, ma sono sicuro che il dialogo non sarà stato facile con Antonella, nemmeno per i suoi! ciao
 
SimonaG70
SimonaG70 il 28/06/07 alle 18:57 via WEB
E' difficile leggerti e non riflettere su come avrei agito io in questa situazione, ti parlo da mamma. Alex, lo so che non è necessaria una opinione e non l'hai chiesta. Ma mi sento spiazzata nel pensarmi come Antonella e come mamma di Antonella. Non avrei sopportato di sapere dell'adozione dopo tanto tempo, lo considero una falsità rispetto a mia figlia. Ma come mamma è difficile dire cosa scateni l'omertà. Penso proprio il senso di protezione, lo stesso che avresti con un figlio naturale, cosa cambia? La paura di perderla, che non capisce, che mi incolpi o forse semplicemente il timore che pensi alla sua vera mamma, la cerchi, ne voglia sentir parlare. Ecco, forse è questo il motivo e giustamente scatta l'egoismo che ti fa evitare di soffrire tu , come genitore, ma perdi di vista la verità, la sfuggi e tanto, purtroppo in certi casi, la verità salta sempre fuori!! ciao simona
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:46 via WEB
Il risvolto della medaglia. Osservare con l'occhio materno o figliale? In entrambi i casi simona, convieni con me che non hai molte alternative per uscire da questo labirinto. Il destino spesso agisce malamente per te e contro di te, quella volta il fato è stata la nonna! Ciao simona grazie
 
fionamay10
fionamay10 il 28/06/07 alle 20:58 via WEB
Come sempre, le tue righe di vita. Che sono crude e delicate al tempo stesso e che ti tengono lì a leggere fino in fondo. Sai, io penso solo che la vita è strana: tanto amore dato da due genitori che si inventano e tanta brutalità da una donna anziana che ormai non vive più nella ragione.....è come se la vita ti portasse a sentieri che si incrociano sempre sempre sempre. Bene, male, gioia, dolore...non so. Spero che Antonella abbia perdonato. E anche tu. Ottimo l'abbinamento della musica come segno del tempo. Ciao, Alex
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:48 via WEB
La musica l'ho cercata non convinto che l'avrei trovata, era il suo pezzo preferito. Antonella era piena di 45 giri , lei stessa era musica. Spero che abbia continuato ad ascoltare le canzoni e cantare le sue melodie, sono anche convinto che abbia perdonato! Ciao grazie
 
Mariluci17
Mariluci17 il 28/06/07 alle 20:58 via WEB
Un esperienza terribile per Antonella!! Certo che anche i suoi cosa aspettavano a raccontarle la verità? Lo so, non credo sia facile, ma come si può vivere con l'angoscia che prima o poi qualche impedito dica tutto a tua figlia? La nonna era malata, non è responsabile, del resto l'avesse fatto con cattiveria , non avrebbe aspettato tanto. Resta l'amarezza e lo sconvolgimento nella vita di Antonella! E' bene pernsare che malgrado le decisioni prese dopo un simile fatto a pagare è ancora una volta il figlio adottivo!! ciao mari
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:50 via WEB
E' un pò come tirare la corda. Lo sai che il tempo la logora, le pioggie la ammorbidiscono pericolosamente, ma niente...aspetti. Finchè quando meno te l'aspetti scoppia il temporale ed è un disastro!! ^__^ ciao mari
 
PrincipeDistratto
PrincipeDistratto il 28/06/07 alle 21:45 via WEB
Interessante il tuo racconto di vita! Qui le certezze vengono spazzate dalla tormenta che è la nonna! Ma non la vedo colpevole, è anziana e un pò fuori di testa, c'era da prevedere che sarebbe successo!! E poi, meglio la verità, dopo un attimo di confusione si torna tutti alla quotidianetà!! No? ciao
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:51 via WEB
Lo spero per loro, tutti sia tornato il sereno presto!! ciao
 
standalone56
standalone56 il 28/06/07 alle 22:45 via WEB
Bello il tuo racconto. Racchiude la dolcezza di un incontro sperato con la crudeltà di una malattia, la difficoltà di parlar chiaro con la propria figlia, la voglia di proteggerla. Ci sarebbe materiale per riflettere giorni e giorni. Ciao Carla
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:52 via WEB
Tutto fa parte del ciclo della vita. Non è mai possibile prevedere cosa ti porterà domani. Vero che in questa situazione un minimo di attenzione ci voleva. E poi io ho perso un amica, nel mio egoismo di 15 enne non aveva importanza il resto! ciao Alex
 
Alessia390
Alessia390 il 29/06/07 alle 09:20 via WEB
Bello e intenso come il ricordo del pezzo musicale. E' bello questo tuo pensiero verso la ragazzina che avrebbe potuto essere qualcosa di importante per te. Penso al suo sconvolgimento nel sapere la verità in modo così crudele, ma la crudeltà non è voluta, anche se non giustica l'atteggiamento non tanto della nonna, quanto dei genitori. Leggendo di lei si nota una ragazza dolce, ha perdonato la nonna e anche i suoi, sono sicura. L'affetto non passa in un battito di ciglia. ^__^ Buona giornata
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:54 via WEB
L'ho vissuta un giorno, ma si, era dolce con mille sogni e aspettative di vita da favola. E' caduta troppo in fretta dalle nuvole!! ciao ^__^
 
anagoor
anagoor il 29/06/07 alle 14:22 via WEB
Brutta esperienza, ma in fondo non è diversa da tante altre che colpiscono bambini e ragazzi. Ognuno con la sua angoscia, adottati o legittimi. Qui l'unica componente che accomuna tante storie, situazioni drammatiche e quant'altro è la superficialità e l'egoismo degli adulti. Al di là di tutto, storia ben raccontata. Buona settimana Marco
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 29/06/07 alle 23:55 via WEB
Probabilmente hai ragione, il neo sta nella superficialità dell'adulto. Come sempre!! Ciao Marco grazie
 
NI_NA
NI_NA il 30/06/07 alle 23:32 via WEB
bello questo pezzo della tua vita .Chissà che sta facendo ora Antonella!!
 
 
righe_di_vita
righe_di_vita il 01/07/07 alle 00:10 via WEB
Grazie Nina. Non lo so cosa sta facendo, spero sia contenta della sua vita comunque. ^__^
 
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