Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

Messaggi di Maggio 2007

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 08 Maggio 2007 da fionamay10
 

immagine
                                      Quando provi a stritolare nel pugno il male della vita
                                      per modellarlo nel calore fluido della plastilina.
      
                                                 (matita fionamay per lo spazio di Alex)
                         

 
 
 

Solidarietà

Post n°36 pubblicato il 07 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

Raggiungono il loro posto di lavoro in silenzio. Non si sentiva volare una mosca nella piccola fabbrica di Walter.
Walter è un amico di famiglia da anni. Suo padre aveva cominciato a lavorare con il mio nei primi anni sessanta, quando il boom economico era in piena attività e nascevano, come funghi, piccole imprese gestite in famiglia.
Dopo cinque anni di società si erano divisi il lavoro e i clienti e avevano creato due piccole ditte che facevano capo alla Fiat.
Il silenzio venne interrotto dal primo colpo di martello, sul ferro è così intenso da lacerarti i timpani e poi non ero preparato al botto.
Gli operai di Walter scioperano per rabbia , dispetto contro di lui per non aver accettato la proposta d'aumento presentata dal sindacato.
Non è cattivo Walter, è soltanto cresciuto dentro quella piccola officina, conosceva tutti gli operai e tanti erano andati inpensione quando lui prese il comando al posto del padre.
Ricordava spesso a tutti che suo padre aveva cominciato come apprendista, che aveva sudato e lavorato "come un negro" per riuscire a sfondare nell'imprenditoria.
Ma erano altri tempi e Walter non ha subito la stessa vita grama e quindi non poteva certo conoscere bene il lavoro duro e sopratutto non conosceva i suoi operai nel quotidiano, non ne conosceva i problemi , la loro vita.
"Sei stato duro" Gli dissi appena varcata la soglia del suo ufficio.
"Non posso fare diversamente, non posso cedere sempre!"
Restavo fermo nella convinzione che duro lo era stato e non mi piaceva.
Gli operai non gli rivolgevano la parola, passavano davanti all'ufficio con aria di sfida, alcuni mi squadravano in cagnesco, in quanto amico del padrone , secondo logica ero uguale a lui, quindi da evitare.
Il fatto imprevisto accadde proprio nel momento di maggiore afflusso delle maestranze davanti all'ufficio, Walter ricevette una telefonata che suo figlio non stava bene ed era ricoverato al pronto soccorso.
E qui, come in ragione della forza dell'essere umano consapevole e responsabile davanti ai problemi della vita forse, dico forse, avvenne il miracolo.
Davanti al dolore di Walter ogni opposizione e rancore divenne inutile, stolta e apparve subito evidente la necessità di una collaborazione.
Walter corse all'ospedale, nulla di grave per fortuna , ma quello che mi colpì e certo non è molto usuale in questo mondo di individualisti ed egoisti fu lo sforzo del reciproco intendersi, l'alleanza di fronte ad un  problema.
Il magico sodalizio che accumuna tutti : Padroni e operai!
Mentre la scrivevo avevo l'impressione di scrivere una favola. No, per fortuna!
Esistono ancora ideali che vale la pena di proteggere, coltivare, è vero sono situazioni sempre più rare, talmente rare che difficili da stanare, vedere.
Questo è semplicemente, incredibilmente un fatto felice di definire: Umano!

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 06 Maggio 2007 da fionamay10
 

immagine                                      Come una Traccia   che non c'è ancora. Ma è lì.
                                      Con il suo profumo di biscotti alla cannella.
                                          (matita di fionamay per lo spazio di Alex)

 
 
 

Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 05 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

immagine    Una manciata di note un pò stonate
             pizzicare il violino fra oche e galline,
                 sogna di salire sul carro della luna, novello Stradivari
che confonde, rimbalza la sua esistenza per il grande concerto della vita.

 
 
 

Il businnes della stupidità

Post n°33 pubblicato il 04 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

Ho appuntamento alle 10 nella hall dell'albergo. Scendo le scale velocemente, ho voglia di un caffè.  L'albergo è affollato, sono quasi tutti uomini d'affari pronti allo scatto per un lucroso businnes. Arrivano su lussuose auto quasi tutte nere che parcheggiano indifferenti nei posti assegnati. Mi siedo sulla poltrona accanto alla finestra che da sull'entrata, così posso controllare l'arrivo del mio futuro , spero, cliente.
C'è ressa al banco del bar. Stranamente sono tutti giovani, ragazzi e ragazze che arrivano a malapena ai vent'anni.
Probabilmente hanno bigiato tutti da scuola. Ma non capisco il perchè di tutta quella confusione.
Sopratutto in questo albergo dove di solito scendono uomini e donne che hanno a che fare con il mondo del lavoro. Persone che operano in vari settori e sono lì per procacciarsi altro lavoro per le loro ditte, piuttosto che piccole aziende a conduzione familiare. Insomma, tutta gente che si sbatte per la pagnotta.
Il vociare dei ragazzi si fa più rumoroso: stanno aspettando qualcuno, chissà forse un cantante, l'attore del momento, non è che mi interessi molto. Mi piace una bella canzone, vedere un bel film, ma non sono mai impazzito per avere un autografo.
"Sai chi c'è qui? Ho sentito che ha pernottato  Piero Angela!"
Mi bisbiglia nell'orecchio il mio collaboratore.
"E tu pensi che questo gruppo di scappatidacasa siano qui per Angela?"
Rispondo con aria dubbiosa.
"Non credo"
Nemmeno io ci credo, se tutto va bene non sanno nemmeno chi sia Piero Angela e cosa fa, se mai avessero sentito parlare di Quark, sicuramente l'hanno associato ai nipoti di paperon de paperoni!     Vedremo!
Non finisco la frase che sento urla, grida, sibili assordanti. Mi volto nella direzione degli occhi dei ragazzi. Sta scendendo un loro coetaneo, l'aria da divo del tipo non sapete chi sono io, vestito come un rapper, immancabili occhiali scuri fra i capelli e ditina alzate in segno di vittoria. Pochi secondi ed è coperto, anzi, assalito dal mucchietto di ossa giovanili che si incocciavano l'un con l'altro come nacchere nella danza del flamenco.
E' uno dei ragazzi del grande fratello!
Non poteva essere diversamente. Scuoto la testa pensando a come basta poco, o meglio, niente per essere famosi adesso. Una casa di lusso, telecamere in tutti gli angoli, scene pseudo erotiche, dialoghi infiniti sul vuoto ed ecco fatto: sei il number one del momento!
Decisamente una bella lezione di vita per i nostri ragazzi.
Un referendum per abolire certi programmi che portano soltanto, nelle menti giovanili più deboli, a pensare che basta essere belli, palestrati e sopratutto senza cultura per sfondare nella vita. No?
Si fa tanto parlare del futuro dei giovani, di renderli forti nell'avversità della vita, dare loro un modello di onestà, equilibrio, cultura, riforzare dalla radice il loro carattere, spronarli verso la sicurezza personale, insomma fare di loro uomini e donne validi, capaci e questo compito è anche in mano alla televisione, purtroppo e cosa insegnano?
A fare lunghe e massacranti code negli studios televisivi per dei provini scemi così che un giorno scenderanno le scale di un albergo a cinque stelle con occhiali scemi, le tasche piene di soldi a cui non daranno valore e rispondere a domande sceme su cosa faranno da grandi.
Mi chiedo: Dove abbiamo sbagliato?

 
 
 

Due metri sopra i muri

Post n°32 pubblicato il 02 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

           Sono stato giovane anch'io, ho scritto l'amore incidendo alberi
e rovinando i muri di casa. Però non ho mai compreso il senso di imbrattare
angoli di una chiesa, muri dedicati al culto! Lo  interpreto nell'unico modo possibile
immagineun assoluta mancanza di rispetto e non soltanto per un luogo ,
in generale e mi chiedo: Ma per dire ti amo è necessario sporcare una città?
" Potrete cancellare ma questo posto si ricorderà sempre di noi". Ma sicuramente!
In un posto dove passano migliaia di persone al giorno c'è l'assoluta certezza che i mattoni rimpiangano la vostra presenza!! E non solo i mattoni!
immagineMi piacerebbe animare per un ora soltanto questi muri, per fare ad essi un intervista
 sono sicuro che urlerebbero la loro rabbia, alla faccia dell'amore per sempre!!
Se questo è amore!! 
                                            Mi rilasso

 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 02 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

immagine      Un bel contorno,
                  ma sempre in salita bisogna andare!

 
 
 

Traccia

Post n°30 pubblicato il 02 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

La radio diffonde nell'abitacolo note jazz, sembra uscire da quei grammofoni anni 30, tanto è stridula.
La lunga coda del ritorno mi permette di pensare, almeno un vantaggio c'è nello stare ore quasi nello stesso punto. Non ingrano al di là della seconda, un pò come il mio peregrinare nella mente, è lento, incostante e confuso.
Stamane , quando sono arrivato al mio paese non pensavo sarebbe stato un giorno particolare, uno di quelli da lasciare andare nella fossa dell'inutilità.
Mia madre con lo sguardo malinconico, lo indossa ormai da tempo, con me si è convinta che la partita sia persa.
Sono ormai tre anni che è così, tutte le volte mi chiede di tornare a casa, che qui è la mia vita, qui c'è mia figlia, qui c'è lei.
Lei è la mia maledizione, la donna che dopo anni mi dice che sono padre.
Come posso fare il padre se non mi ha permesso di conoscere prima mia figlia.
Sono tre anni che tento di stabilire un rapporto con Federica, siamo imbarazzati tutti e due ogni fine settimana, tutte le volte che la incontro.
Federica ha ormai 15 anni. Non conosco il suo linguaggio, non so cosa pensa, cosa vuole, il nostro è un rapporto di reciproca gentilezza e basta, non ci schiodiamo mai dal solito "Come stai?"  "Bene grazie"!
Cosa può raccontare ad un uomo che non conosce, che non l'ha mai tenuta fra le braccia, che non ha mai sofferto per i suoi problemi. Come posso pretendere che mi chiami papà!
Ogni volta esco dalla porta di casa sua e sono sconfitto, un pò deluso, ma non con lei, con me stesso. Ho affrontato e risolto problemi grandi, gravi a volte, ma qui non so dare un inizio, non so come gestire il rapporto, non so come avvicinarmi a lei senza farle male.
E il tempo passa e sono ancora fermo. Ingrano la seconda. freno, riparto lentamente, tanti ostacoli sulla strada e nel conquistare la fiducia di Federica.
Le note jazz sono finite lasciando nell'aria un senso di libertà.
L'inizio e una fine che lascia una traccia, quella che non riesco a riempire ,con la mia presenza, il cuore di mia figlia.
Aspetto un altro fine settimana.

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 02 Maggio 2007 da righe_di_vita
 

immagine  Clessidra
                    Passa il tempo e non so decidere

 
 
 

AREA PERSONALE

 

GUARDIANI DELLA PORTA

 Fionamay10
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