Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

Messaggi di Luglio 2007

Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 31 Luglio 2007 da fionamay10
 

                                   Catene:  che diventano alla fin fine una ferita da ricucire,
                                   un appiglio, un ieri da scrivere.

                                   (matita di fionamay per Alex)

 
 
 

Continuità

Post n°91 pubblicato il 28 Luglio 2007 da righe_di_vita
 


Se tu mi senti
chiunque tu sia, ti prendo e ti lascio
nello scorrere di vita
sostando nei tuoi per sempre.
                                                           Img. righedivita

 
 
 

Notturno

Post n°90 pubblicato il 28 Luglio 2007 da righe_di_vita
 

Lia ha sessant'anni ed è rimasta vedova due anni fa.
Lavora per me da parecchi anni, ho conosciuto quasi tutta la sua famiglia, l'ha voluto lei, per la sua idea di fiducia che deve passare attraverso quello che sei. E quello che sei ha radici lontane.
Lia ha affrontato il dolore con dignità e compostezza, come si addice ad una donna la cui vita non ha mai regalato nulla. E sfidando caldo e afa una volta la settimana prende la navetta e va sulla collina dove riposa il marito, per sempre.
Lei vive dei suoi per sempre e non si arrende a chi, sfiorandole la mano , dichiara con convinzione che nulla è mai per sempre.
-Io sono convinta che c'è qualcosa che dura per sempre, sono i sentimenti, non muoiono mai!-
I suoi pensieri attraversano vallate di saggezza paesana , fino a prendere il tram delle grandi città e mettere in dubbio le sue convinzioni. Ogni tanto è sfiorata dall'incertezza sui valori insegnateli dai genitori. Ma si rincuora subito pensando a se stessa, a quanto ancora ami i suoi genitori che ormai non sono più da tanti anni.
- Vede Alex, c'è qualcosa per sempre!-
E ci penso anch'io stasera, mentre leggo il mio libro e aspetto Federica.
Si sono convinto che resti dentro di noi quella scintilla di un passato, di un affetto che non si spegnerà mai.
Ci sono amori che non potranno essere vissuti alla luce, amori nascosti in cantina, in mezzo alla polvere perchè prendere la luce potrebbe danneggiarli.
Ma sconvolgere delle vite per mancanza di libertà, non significa che non sarà per sempre.
Chiudo gli occhi e mi accorgo di averne anh'io di vite che passatemi accanto hanno lasciato un segno.
La vita, non è un elettrodomestico che dopo tre volte che si guasta si getta nella spazzatura.
Si è vero che i rimpianti ingigantiscono un sentimento, si tende a pensare che con lui o lei sarebbe stata meglio, una vita felice.
Ma non è stato così e quindi non si dimenticherà mai. Si continua a sognare quello che non sarà mai e si alimenta il per sempre.
E penso alla mamma di Federica.
Una donna che ho amato con l'impeto giovanile, dell'ambizioso, dell'uomo che cerca solo il successo trascurando lei e quello che avrebbe potuto essere.
E' finita la passione, l'amore è chiuso dentro un cassetto insieme a fotografie e biglietti d'auguri.
Ma lei mi ha dato una figlia. E non importa più quello che è stato, gli anni nascosti dietro una montagna ignaro della mia condizione di padre.
No. Ascoltando Lia mi rendo conto che non è vero che tutto finisce.
Non è finita fra me e la mamma di mia figlia.
Non è finita e non finirà mai, qualsiasi strda prenderemo, chiunque avremo al nostro fianco e ameremo più di noi stessi. Che vogliamo o no, il nostro" per sempre" è proprio lei:Federica!

 
 
 

Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 26 Luglio 2007 da fionamay10
 
Tag: Ritmi

                        Miguel Bosè e Julieta Venegas -   Morena mia

 
 
 

Marines al terzo piano

Post n°88 pubblicato il 25 Luglio 2007 da righe_di_vita
 
Foto di righe_di_vita

Appena sarò a casa, una bella doccia per lavare via questo caldo che mi brucia la pelle, una cena a base di pesce e insalata con Federica e poi totale relax davanti ai miei telefilm preferiti. Al venerdì ce ne sono quattro, csi e company.
Pregusto la serata mentre percorro il tratto dall'ufficio a casa.
Aria condizionata a manetta, radio a palla e la smorfia di chi si sente , in questo venerdì di luglio, un pò padrone del mondo.
Federica è a casa, spero abbia pulito il pesce, comperato il pane e il vino bianco al fresco.
Non può mancare con il pesce un buon bianco!!
Parcheggio l'auto sotto casa e sento altra musica uscire dalle finestre, non capisco da dove proviene e penso che forse un salto nei centri amplifon non faccia male al possessore di tanti decibel!!
Lo sguardo vola al terzo piano.
Sul terrazzo ci sono un paio di ragazzi che parlano agitandosi come i pali e dispari di zelig. Ho sbagliato piano.
Salgo a piedi, un pò di step non fa mai male e più mi avvicino al terzo piano, più la musica mi piomba addosso con il suo ritmo assordante che mi picchia sul cuore.
Bassi da infarto, accidenti!!
Davanti alla porta il sospetto diventa certezza: I decibel stanno uscendo tutti in fila, tuonanti e chiassosi da casa mia!!!
Mia figlia non mi da tempo di suonare!!
-Ciao papà!-
Non la sento, però vedo!  Vedo nel salone di casa una ventina tra ragazzi e ragazze che indifferentemente stanno saccheggiando il mio frigobar, il mio ghiaccio e sopratutto sento odore di pesce appena cotto! La mia cena, lì, spalmata sulle tartine, fra insalata e pomodori come cornice.
Accigliato scruto Fede!
- Ti spiego, aspetta prima di trarre conclusioni affrettate!-
Si, mi spiega, certo. Non vedo l'ora di ascoltare come giustificherà l'intrusione della trasumanza e sopratutto un perchè! Perchè non ne sapevo nulla?
- Sai, Laura compie 17 anni, allora Franco, suo fratello voleva regalarle una festa. Quindi Giacomo ha pensato a me perchè Samuel gli ha detto che ho la casa grande e tu sei sempre disponibile con i ragazzi ( lecchina!).
Allora stamattina ho telefonato a Gioia, cugina di Samuel, la biondina che vedi col vestito rosso, lei ha chiamato Loris e Simone e loro si sono portati appresso quelle due sfigate di Carolina e Samantha!! Capito?-
No, capto nulla e a parte Samuel che per ovvi motivi conosco chi sono Franco, giacomo, Laura, Gioia, Simone eccetera, ma , sopratutto e ribadisco, sopratutto perchè io non sono stato messo al corrente della baldoria?
- Un dettaglio che ho tralasciato per mancanza di tempo! -
Mi spiega la padrona di casa ad interim.
- Sai papà, fai la spesa ( a proposito ho preso i cento euro nel tuo cassetto), pulisci il pesce, prepara le tartine e mica avevo tempo di avvisarti!!
E no, mica aveva tempo di telefonare al suo vecchio e stanco genitore, che vede andare a pallino i suoi progetti di rilassamento!!
Lascio l'allegra brigata, imponendo loro il volume adeguato in un condominio con sei appartamenti. Mi ritiro nello studio, dove consumo le sei tartine che sono riuscito a fregare dal vassoio della Gioia, mi verso in un flut il deposito del vino bianco e accendo il computer.
Un giro in internet aspettando che il coprifuoco imposto dai genitori venga attivato e la trasumanza torni all'ovile!!
Domanda: Perchè con un figlio in casa non si riesce mai a far progetti senza che , suddetti marines ti ribaltino addosso il tuo concetto di "realizzazione"? 

 
 
 

Post N° 87

Post n°87 pubblicato il 23 Luglio 2007 da fionamay10
 

                                             E se la matematica diventa l'amore
                                             negli occhi spalancati
                                             dei dodici anni 
                                             tutti i numeri primi
                                             si trasformano in linee
                                             da guardare........
                                   (traduzione di fionamay dei racconti di Alex)

 
 
 

Cuore nel cestino

Post n°86 pubblicato il 22 Luglio 2007 da righe_di_vita
 

Ho scritto il mio primo bigliettino d'amore alle medie.
La ricordo ancora lei. Austera nel suo cappotto a quadri, il passo allungato dalla severità, lunghi capelli biondi e uno sguardo che lasciava cenere al suo passaggio.
Avevo preso la classica "scuffia" per la mia professoressa di matematica.
Non sono mai stato un genio in questa materia, lei stessa un giorno disse a mia madre che avrei potuto fare di tutto meno lavorare in finanza.
Eppure il quel periodo avevo segnato in rosso tutte le ore di matematica della settimana. Quando c'era lezione alla prima ora ero il primo ad arrivare davanti ai cancelli, soltanto per vederla scendere dal tram e attraversare la strada.
- Buongiorno professoressa-
Mi usciva una voce da imbecille, afona e distorta, ossequiosa e voleva essere in qualche modo anche conturbante.
Ma come potevo essere intrigante a 12 anni con i calzettoni rammendati e la maglietta blu con il pon-pon sfilacciato.
Eppure tentavo lo sguardo all'Amedeo Nazzari e la voce di Alberto Lupo nel famodo duetto con Mina.
Tentativo fallito. Naturale che lei, il mio amore segreto, passasse con noncuranza e mi lanciasse un indifferente ciao.
C'era il professore di educazione fisica che le faceva una corte spietata. Se ne erano accorti tutti alla scuola, dai bidelli a noi alunni, tutti meno che lei.
Prestipino, un nome buffo per un professore, era il ragazzone tutto muscoli, più piccolo di lei di parecchi centimetri. Valeria, la prof era altissima per essere una donna, alta, altera, austera. Le tre A che mi confondevano il cervello fino a stare male. Prestipino non ebbe fortuna con la prof. Io meno ancora!
Di lei si sapeva nulla, se era sposata o meno, se aveva figli. Nulla. Era discreta e teneva per se la sua vita privata, lontana dai riflettori e dalle curiosità scolastiche. Così io, potevo sognarla con me a passeggiare, come i fidanzati, nel giardino della scuola. Non conoscevo altri posti romantici a quell'età!
Poi un giorno le lasciai un biglietto con un timido "Ti voglio bene prof" nel famigerato registro che portava sempre con se.
Non mi disse mai nulla, l'avevo anche firmato, pirla che sono!! Ma lei niente.
Lo lesse e lo vidi volare nel cestino dei rifiuti.
Lo raccolsi. Avevo paura lo trovassero i miei compagni e allora si che sarei stato al centro dell'attenzione per mesi, ma non certo in modo gratificante.
L'idea di diventate una barzelletta all'interno e fuori dalla scuola non mi attirava così tanto. Il prezzo era troppo caro per rendere pubblica la mia passione!
Finì così, dentro quel cestino pieno di carta, il mio primo amore.
Deluso, arrabbiato e anche un pò geloso di Prestipino, lui aveva la possibilità di corteggiarla,io solo con la speranza di crescere in fretta, almeno prima che lei invecchiasse troppo per sposarla, tornai a casa, triste, afflitto.
Non mi alzai più all'alba per vederla scendere dal tram. Anzi, penso di averla odiata un pò.
Le dimissioni della prof. giunsero inaspettate alla fine dell'anno. Era stata trasferita dove lei desiderava.
Nel salutarla sentii una fitta al cuore.
Con lei se n'è andò il primo palpito, i primi tum-tum del cuore. Per molto tempo non considerai importante la figura della ragazzina.
Ma credo sia stato soltanto un riverbero strano e oscuro dell'età!

 
 
 

L'attesa

Post n°85 pubblicato il 18 Luglio 2007 da righe_di_vita
 


Mi siedo e aspetto
non posso perdere questo treno
sò dove andrà ma non sò cosa troverò
Ma non è importante
stavolta sfiderò il destino.
                                                       Img righedivita

 
 
 

Immenso amore

Post n°84 pubblicato il 17 Luglio 2007 da righe_di_vita
 

 
 
 

Un giorno, forse!

Post n°83 pubblicato il 17 Luglio 2007 da righe_di_vita
 

-Forse un giorno capirai!-
Finisce sempre così il dialogo con Federica, quando vuole conoscere quella verità che nemmeno io posso spiegarle.
Perchè son stato tanto tempo lontano da lei? Perchè non mi sono informato dello stato di sua madre?
Come faccio a spiegarle che un uomo non può chiedere qualcosa su cui ignora l'esistenza. E' vero che un figlio è importante, ma se io non sapevo della sua esistenza, non sapevo di averla concepita, adesso come le spiego tutti quei perchè che ogni tanto mi sbatte in faccia come una colpa e mi fissa con quell'aria di sfida adolescenziale, forte e fragile insieme.
Non ci sono motivi plausibili, non voglio incriminare sua madre, non è giusto e corretto. Ho sbagliato anch'io con lei, si è difesa dalla mia superficialità, dalla mia ambizione che non mi ha fermato nella nostra casa accanto a lei e a nostra figlia.
Cosa posso dirle? Che io, suo padre, avevo soltanto sete di successo, che non mi sono accorto della sofferenza di sua madre, avevo altro a cui pensare. Allora più importante , almeno per me.
Cosa devo fare, espiare tutta la vita senza la possibilità di recupero?
Ho stare seduto sull'altalena dei suoi umori? Quando penso di aver cancellato, almeno in parte, quello che sento come una colpa, ecco che Federica torna a casa imbronciata, incattività nei miei occhi e spara a zero su di me, sul mio comportamento, sulla negazione di lei. Non l'ho mai negata perchè non sapevo fosse una verità!
Ma lei non capisce, non vuole capire. Cerca conferme, stabilità, cerca affetto incondizionato.  Possibile che non senta quanto l'amo?
Sono abituato a scontrarmi, discutere, affrontare i problemi più difficili.
Onestamente con Federica, vorrei sparissero tutti i ma e i perchè, vorrei ricominciare da zero, da quando l'ho vista, continuare la strada insieme senza tanti problemi del passato.
Ma non è possibile! Ha una testa pensante, ha mille domande che chiedono risposte e non posso sempre evitare la realtà.
Com'è difficile farci comprendere dai figli.
Sono giudici inappellabili.  E io, maturo, consapevole dei miei errori, delle mie debolezze non posso fare altro e chinare la testa nei miei : Un giorno capirà, forse!

 
 
 

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