Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

Messaggi di Novembre 2007

Relax

Post n°158 pubblicato il 29 Novembre 2007 da Mariluci17
 


Istanti di meritato riposo....
                                                Img di Mariluci17

 
 
 

Lettera

Post n°157 pubblicato il 26 Novembre 2007 da righe_di_vita
 
Foto di righe_di_vita

Non so più privarmi del tuo affetto.
Lo so, può sembrarti scontato visto che sono tuo padre. Ma non è così semplice.
Ascolta:
Non sapevo della tua esistenza,quindi ho vissuto come solo so fare io, in solitudine di affetti, di scontrosità a volte e sopratutto fregandomene delle opinioni altrui.
Non esiste un presente senza un passato, è per questo che mi chiedo come mai non ho saputo vedere alcuni frammenti della vita che diventano le tue ali. Con i dispiaceri impari a volare, con le risate impari a cadere.
Poi sei arrivata all'improvviso come una meteora che mi ha colpito qui, si , proprio qui dove il cuore forma una conca per imprigionare. E ci sei rimasta.
Non è stato facile fare il padre. Comletamente a digiuno di tattiche di avvicinamento, di parole dosate per non graffiarti ancora, di notti cercando una scusa per ritrovarmi in cucina con te a chiacchierare.
Una sconosciuta ragazza di 16 anni che si infila come un ago nella pelle e inietta in me felicità.  Quanta fatica per quel "papà" che non riuscivi a dire, per la verità non ti sforzavi molto. Un modo per tenermi lontano, mettere alla prova la mia credibilità verso di te.
Sono ormai due anni che abiti nella mia anima, lo sai che non ti sfratterò mai e non voglio cauzioni e affitti che vincolano.
Il mio più grande dolore l'ho vissuto con te, e lo stesso per la gioia.
Non sono bravo con le parole, lo sai, spesso usi le pinze con me, ma il bello è proprio che le usi, vuoi un rapporto sincero. Vuoi me, tuo padre!
Ho dimenticato torti e offese subite e date.
Ho dimenticato avvocati e tribunali.
Rivendicazioni e vendette, non hanno senso, è tempo sprecato.
Ascolta: forse non riuscirò mai a darti un mondo perfetto, pulito, onesto. Forse sbaglierò anch'io la strada del futuro con te e per te. Non accetterò i tuoi amori per gelosia. Ma di sicuro voglio tu sappia che c'è sempre quella conca nel mio cuore per te.
Non è mai troppo tardi.
Adesso so che è vero!

 
 
 

Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 23 Novembre 2007 da fionamay10
 
Tag: Ritmi

                                      Hey Eugene  -   Pink Martini

 
 
 

Post N° 155

Post n°155 pubblicato il 21 Novembre 2007 da fionamay10
 
Tag: Ritmi


Malumore:  broncio - malcontento - luna storta - scontentezza - muso
disappunto - umor nero - paturnie.

(matita e acquarellabili fionamay per Alex)

 
 
 

Fratellone

Post n°154 pubblicato il 17 Novembre 2007 da Mariluci17
 
Foto di righe_di_vita

Ti ho tenuto per mano,
piccolo e ribelle,
in fuga sopra un tram
per cercare la libertà
di figurine e morositas.
Piano piano passavano gli anni,
prima ragazzo
e poi uomo.
Adesso sei tu che mi prendi le mani
che si perdono nelle tue,
forte e deciso con lo sguardo fiero,
mi vedo riflessa
perchè mi somigli, cantiamo la stessa nota,
e stasera sono io che la dedico a te.

 
 
 

Post N° 153

Post n°153 pubblicato il 15 Novembre 2007 da fionamay10
 


Come occhi che inseguono i viandanti del mattino.....
(matita di fionamay per lo spazio di Alex)

 
 
 

Brutta figura

Post n°152 pubblicato il 15 Novembre 2007 da Mariluci17
 

Quando penso alle brutte figure che si fanno nel corso di un esistenza mi accorgo, per fortuna, di non aver un palmares nutrito. Della serie poche ma buone!
Sono da sempre molto accorta in quello che faccio e dico, quasi sempre. Non quella volta che......
Il mio primo impiego in una ditta di scatole. La segretaria del direttore, io diciottenne alle prime armi, con poca affinità con la nuova olivetti e le altre impiegate, serie, compite e anche un pò invidiose.
L'invidia classica, banale scontata per la ragazza nuova che per altro, cosa molto fastidiosa, aveva dalla sua l'età e la bellezza. Integrarmi non è stato facile, anzi, ma sono stata abituata alla lotta e la mia giovane età mi rendeva imprudente, sfacciata e senza paura.
Ricordo molto bene l'entrata al lavoro, quando mi presentavo davanti alla porta dell'ufficio e si zittivano tutte. Paura che ascoltassi eh??
Ma io impettita e sfrontata mi rivolgevo con un tono accattivante all'anziana e le pregavo di non fare caso a me, sia che mi stessero criticando sia che parlassero di fregnacce. Tanto non cambiava nulla. Stupide erano , tali rimanevano ai miei occhi.
Laura, l'addetta amministrativa era la più simpatica e in fondo con me si è da subito dimostrata gentile. E per fortuna, perchè proprio con Laura ho fatto la prima figuraccia all'interno della ditta.
E' sera, piove a dirotto e stiamo terminando l'orario di lavoro. Io alle prese con una lettera e lei con i numeri.
- Hai la macchina?-  Mi chiede all'improvviso.
Naturalmente si, le rispondo.
-Bene. Allora se non ti spiace porto i documenti in archivio e poi ti aspetto sotto con la macchina!-
Sono spiazzata. Perchè devo scendere con la macchina. Dove deve portarla?
Sbuffo in un Mah e riprendo il lavoro.
Mezzoretta dopo si alza ed esce confermando l'appuntamento sotto l'ufficio  con la "macchina"!
La guardo ancora una volta, perplessa, allibita , lei si accorge dello sguardo e mi chiede conferma, vuole essere sicura che abbia capito:
-Allora? Ci vediamo sotto ok?-
Si, certo non c'è problema, rispondo.
Finito di battere la lettera commerciale prendo la custodia nera della olivetti e copro la macchina.
Intanto fuori dalla finestra il diluvio! La pioggia picchietta nervosa sui vetri, sembra voglia entrare, sfondarli per cercare anch'essa riparo.
Metto la borsa a tracolla per avere le mani libere con cui prendere la pesante macchina per scrivere. Uno sforzo incredibile dopo una giornata di lavoro e sempre chiedendomi l'utilità di quel gesto. Mah! Si vede che a Laura serve a casa. Dopo la botta e risposta con me stessa scendo le scale.
Piano, lentamente gradino per gradino per non rotolare giù con l'olivetti addosso.
Davanti alla portineria il custode mi chiede dove vado con la macchina.
Non so, rispondo, La signorina Laura la vuole, forse le serve a casa per lavoro.
A fatica apro il grosso e pesante portone che da sulla strada. Laura è di spalle, guarda la strada e ha un grosso ombrello aperto. La chiamo per cercare aiuto. Cavolo, in fondo è a lei che serve sto rottame.
Si gira e strabuzza gli occhi, scuote la testa e mi guarda a bocca spalancata effetto aquario. Che c'è? Le chiedo.
-Scusa, ma dove vai con la macchina dell'ufficio?-
Sono alquanto seccata, ho fatto una fatica della madonna e tu mi chiedi dove la porto? Ma sei scema??
Piove, mi sto bagnando, l'olivetti è un macigno, non sento più le braccia e tutto per compiacerti e tu cosa fai? Mi chiedi dove la porto.
L'ammazzo!!
Sento la sua risata nelle orecchie. E ride ...ride la maledetta. Poso la macchina sullo scalino e la guardo piena di odio.
-Ma cos'hai capito??-
- Mi hai chiesto se ho la macchina no?-
- Si, ma santo cielo, l'auto, la quattroruote, quella cosa con il volante e le marce. Volevo un passaggio per casa!!!-
Gesù!! Avrei voliuto sprofondare. Annullarmi fino alla fine del mondo.
Inebettita la guardo, sento il viso che si scalda. Devo avere il colore del pomodoro appena raccolto.
E adesso cosa ci faccio con l'olivetti?
Mi aiuta a riportarla in ufficio. Il custode ci guarda e scuote in un gesto di dissenso, la testa. Adesso rido anch'io per non aver capito.
Mi giustifico dicendo che non sono abituata a simile richieste, in quanto non ho l'auto.
Spero non lo racconti domani, ne va della mia immagine di "sfrontata". Imbarazzatissima il giorno dopo entro in ditta.
Dal custode all'ultimo piano tutti seppero della figuraccia.
Ma quella sera cambiò aria in ufficio e fuori. Ero quella della macchina ed ero diventata la parte allegra, simpatica della ditta. Cominciò ad apprezzarmi anche la vecchia megera, e cominciò il mio lavoro quello vero, libera di essere.
Rido ancora di quella figuraccia ma è certamente stato un momento importante, sono cambiate molte cose e io ero parte di quelle cose.
In fondo è vero, non tutto il male viene per nuocere.
Ma chissà le vostre di figuracce, così tanto per non sentirmi sola!!!





 
 
 

C'era una volta.......

Post n°151 pubblicato il 11 Novembre 2007 da righe_di_vita
 


.....strade tranquille.
                                             Img. righedivita

 
 
 

Ricordi di scuola.

Post n°150 pubblicato il 10 Novembre 2007 da righe_di_vita
 

Accade
che le affinità d'anima non giungano
ai gesti, alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo.
E' raro ma accade.

Può darsi
sia vera soltanto la lontananza
vero l'oblio, vera la foglia secca
più del fresco germoglio.
Tanto e altro può darsi, dirsi.

Comprendo
la tua caparbia volontà di essere sempre assente
perchè solo così
si manifesta la tua magia.
Innumeri le astuzie che intendo.

Insisto
nel ricercarti nel fuscello e mai
nell'albero spietato, mai nel pieno,
sempre nel vuoto: in quello che
anche al trapano resiste.

Ignoro
se la mia esistenza appaga il tuo destino,
se la tua colma il mio e ne trabocca,
se l'innocenza è una colpa oppure
si coglie sulla soglia dei tuoi lari.
Di me , di te tutto conosco
tutto ignoro.
Eugenio Montale da Satura II                                                       

 
 
 

Cuori in tempesta

Post n°149 pubblicato il 10 Novembre 2007 da righe_di_vita
 
Foto di righe_di_vita

Che bello tornare a casa dopo due settimane di intenso lavoro e trovare quest'atmosfera così pesante, tensione al limite della sopportazione.
Mia figlia è tesa come una corda di violino: ha lasciato il suo ragazzo Samuel. O almeno credo, ma si sa alla loro età non è mai tutto così definitivo.
Stasera seduti sul divano ha cercato di spiegarmi nervosamente cos'è successo con Samuel.
Ah!! Beata gioventù che si piega come fuscelli al vento alla prima difficoltà, che spesso è più mentale che reale.
- L'ho lasciato perchè sono una donna (?) che non si fa mettere in piedi in testa. Da nessuno!!-
Eclatante inizio di frase per arrivare poi a motivare il comportamento semidefinitivo con un l'ho fatto perchè lui ha ballato la nostra canzone con un'altra!!
Santi numi!! Che sgarro!!!  Che offesa alla vostra privacy!!!
- Papà sei pregato di non ridere e fare battute sceme, voi grandi non capite un c***-
Bene, dopo averla censurata nel lingiuaggio poco consono ad una "donna", cerco di reprimere un sorriso e acconsento nel farla proseguire.
In poche parole sono andati ad una festa di compleanno e avevo già discusso per i fatti loro, quindi Samuel irritato per l'atteggiamento nevrotico di mia figlia ha fatto l'unica cosa che può venire in mente ad un ragazzo di diciannove anni: Fare lo scemo con la migliore amica della ragazza la quale, in quanto proprio amica ci sta perchè succede che nove volte su dieci alle tue amiche piace il tuo ragazzo.
Semplice no?
- Papà, non ci ho più visto!! Fredda e distaccata mi sono avvicinata alla coppia di concubini (?) e ho mollato un ceffone a lei e a Samuel!!-
Scuoto la testa sul fredda e distaccata e penso cosa mai sarebbe successo se fosse stata presa dal calore della gelosia!!
L'ascolto e taccio. Difficile far capire ad una ragazzina che non si salva un rapporto a suon di ceffoni e che comunque l'atteggiamento di Samuel non è certo condivisibile, ma caspita ha diciannove anni. La consolo con un :
- Ma sai come sono gli uomini, sciocchi e vanitosi, l'ha fatto per ingelosirti!-
Sto dicendo una fregnaccia, lo so, ma non ho modo di uscirne e di calmarla. Tormenta il telefonino e ogni secondo ripete visto non chiama il disgraziato lo sa che ha sbagliato.
Se lo sa è ovvio che non chiama. Ma lei dorme con il cellulare sotto il cuscino, si alza che sembra uscita dalla centrifuga di una lavatrice messa a 70 gradi. Stropicciata e nervosa si aggira per casa come un fantasma.
Anche volendo non posso fare nulla è un percorso che devono fare da soli e poi non ho voglia di sprecare parole sull'esistenza in vita di una coppia come , dove e perchè!
Per tutta risposta avrei soltanto uno sguardo compassionevole e un sei un pò obsoleto papà e poi non mi sembri molto adatto a parlare di rapporto di coppia!
Già! Giusta riflessione visto che non sono mai riuscito a stabilire un rapporto costante e coerente con le donne della mia vita.
E poi tutto sommato le lacrime per amore sono quelle che ti fanno stare male si, ma fermao, fissano considerazioni su quello che sei e che vuoi.
Un pianto di un mese non ha mai ammazzato nessuno, se mai rinforza, con il tempo tutto si appiana e da una giusta dimensione a quello che sei.
Oddio! La guardo e mi sembra lontana questa logica.
Squilla il fede-cellulare.
In cuore mio, al di là di tutte le considerazioni, spero sia Samuel.

 
 
 

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