Creato da righe_di_vita il 01/04/2007

Titoli di coda

Per entrare sotto la pelle, penetrare emozioni con il linguaggio delle immagini adattando le semplici parole!

Messaggi di Maggio 2009

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Post n°545 pubblicato il 30 Maggio 2009 da fionamay10
 



BeccodOca
(di fionamay)

 
 
 

Maledetto decoder

Post n°544 pubblicato il 30 Maggio 2009 da Mariluci17
 

Fra tanti problemi che quotidianamente dobbiamo affrontare, soprattutto se ci sono anziani in famiglia, adesso ce n'è uno particolarmente ostico, risolvibile per niente problematico dal punto di vista morale ma indubbiamente da crisi di nervi se è da spiegare con parole povere a mia madre: il decoder!
Ora, i sondaggi fanno degli italiani un mondo di anziani, in maggioranza rispetto ai giovani e quindi più difficile da gestire a tutti i livelli, e vai a spiegare cos'è il digitale terrestre e cosa ci regala in più rispetto alla visione al suono e al numero di canali.
"Non me ne frega niente, io voglio vedere rete 4 e il secondo canale rai senza dover chiedere permesso al signor digitale!"
Mia madre!! Santo cielo, ci siamo messi in quattro per spiegarle il funzionamento, chi colorando i telecomandi, chi con disegni e addirittura mio fratello le ha preparato un cartellone con le varie fasi di accensione!
Niente da fare, da quando il digitale si è fagocitato la possibilità di vedere la tv analogica, semplice e diretta, mia madre si arrabbia tutti i giorni e manda i tilt le linee telefoniche perché è continuamente al telefono con uno di noi figli per colpa della televisione "moderna"!
Lei che è ancora legata alla scatola di immagini che per funzionare dovevi metterci le cento lire come nei juke-box e fare attenzione che non terminasse il tempo e si perdesse il finale di una commedia o sceneggiato (per i giovani le moderne soap opera).
Lei che quando ha visto la prima tv a colori mi ha chiesto se avevo ricoperto il video con carta trasparente colorata!
Lei che adesso è in pieno stress da digitale terrestre.
Così tra una telefonata e l'altra, dove noi, pazientemente le spieghiamo i tasti da usare per vedere Walker texas ranger o cold case lei impreca contro il canone e i direttori di rete che non capiscono un cavolo di niente e che vogliono solo soldi senza dare nulla in cambio, anzi, complicandole la vita!
Una guerra personale quella di mia madre con i tecnici televisivi e i palinsesti. E non si diverte più, anzi, affoga nel rimpianto di quando la televisione era in bianco e nero e bastava premere un pulsante per accenderla!!
E' così stasera, per l'ennesima volta, mi precipito a casa sua per l'ennesima spiegazione sull'uso del telecomando!
Sono stanca e mi chiedo perché quando lo stato decide di fare modifiche così importanti non allega anche l'istruzioni per l'uso semplificate per gli anziani con tanto di vignetta per esempio!
A casa mia madre è al buio, solo una luce blu colpisce il suo viso mentre traffica e impreca con il telecomando.
Accendo la luce, sul tavolino i due telecomandi. Ma allora con cosa sta trafficando mia madre?
Santo cielo mamma, ma quello è il cellulare!!
Si arrabbia ancora di più e butta sul tavolo il cellulare che finisce in mezzo ai due telecomandi, e ad un terzo attaccato ad un filo, quello della poltrona rilassante.
Le metto a posto la televisione, ecco adesso c'è rete 4, mi ringrazia ma subito dopo per non darla vinta alla modernità la sento, mentre mi avvio verso l'uscita, che borbotta il suo solito:
" Mi en di o laut i brusu sti telecomandi ca servu mac a fe perdi temp ala gent!!"
(Io un giorno o l'altro li brucio sti telecomandi che servono solo a far perdere tempo alla gente!)
E sono sicura che si chiederà dove sono finiti quei bei pomelli grandi attaccati alle radio e alle televisioni.
Abbasso la tecnologia!

 
 
 

Simpatia

Post n°543 pubblicato il 29 Maggio 2009 da righe_di_vita
 



Le sane risate, quelle semplici e vere
per me simpaticissimo!

 
 
 

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Post n°542 pubblicato il 27 Maggio 2009 da fionamay10
 
Tag: Ritmi

Petty Booka

 
 
 

Tavolozza

Post n°541 pubblicato il 27 Maggio 2009 da righe_di_vita
 

Colori prima di ogni altra cosa
belli come gli occhi di vento
pieni di luce sul far del mezzogiorno,
o come la mia strofa che niente vuole insegnare
solo osservare la linea dove passano
i colori.

Img. righedivita

 
 
 

Il centro "malessere"!

Post n°540 pubblicato il 25 Maggio 2009 da righe_di_vita
 

"Papà ti assicuro è un posto fantastico, aria aperta, ossigeno e benessere fatto di massaggi, piscina e relax! Offro io!"
Come rifiutare un invito così coinvolgente soprattutto nella seconda parte, quell'offro io che da solo mi convince anche se a ben guardare, scandagliare ogni singola parola la tradurrei in un papà offro io con i soldi che mi dai tu! Ma va bene lo stesso, apprezzo se non altro l'indole risparmiatrice di mia figlia!
Così partiamo! Io la Fede e l'eterno fidanzatino Samuel, poco convinto dell'idea di Federica ma rassegnato se non vuole passare un fine settimana con i suoi dagli zii in montagna!
Un trolley basta per due giorni, il pieno all'auto e via andare. Samuel ha impostato il satellitare e via. Odio il tom tom go, non fa mai le strade che voglio io e se mi dicessero dov'è la meta faremmo prima ne sono sicuro. Comunque mi adatto e la voce meccanica mi guida segnalando le imperfezioni e la velocità di guida. Irritante!
Non leggo la destinazione, l'età mi obbliga agli occhialini che però non sono adatti alla guida per cui vado, come si dice, alla cieca guidato solo da quel coso che sbraita ad ogni incrocio o rotonda.
Salgo su per la collina torinese, non capisco, ho in mente un viaggio al mare suppongo quindi che ci faccio in collina?
Dopo venti chilometri scarsi la voce mi avvisa che siamo giunti a destinazione.
"Ma siamo hgià arrivati?" Chiedo meravigliato ai due piccioncini. Si papà, mi risponde eccitata la voce di Fede. Ma che cavolo di posto è e soprattutto dov'è il mare, la piscina, le bagnanti in costume. Insomma dove cavolo mi avete portato???
Appunto, in collina a venti chilometri da casa che se prendevo la bici arrivavo prima e non mi sorbivo quella voce fastidiosa del tom tom!!
Un agriturismo!!
Federica, scusa ma il centro benessere dov'è? Nella gabbia con i cani?
Papà come sei noioso, petulante e polemico! Tranqui papi che è tutto ok!!
Se lo dici tu! Intanto più che aria sana sento odore di letame, cigolare di trattori e cani che abbaiano ad ogni passo inseguiti da galline e oche che starnazzano per piccolo cortile. Sembra casa della nonna Fede, sei sicura di non aver sbagliato strada?
No, non ha sbagliato entriamo in un alberghetto minuscolo, per intenderci tipo casa per i nani di biancaneve e scopro che il centro benessere sta tutto fra le spalle e le mani di quel gigante del padrone di casa che si presenta come massaggiatore, cuoco e tutto fare. Tremo e mi sto innervosendo quando chiedo a Fede il prezzo di questo hotel a 7 stelle, cadute nel fango però!
Sono spigoloso e irritato! Ma accontento mia figlia che squittisce felice come un topo davanti ad un pezzo di parmigiano. Due giorni d'inferno fra massaggi che mi hanno spaccato le ossa e tuffi in una piscina freddissima. Cena macrobiotica e colazione con cereali.
Quando torno vado in pizzeria e mi sbatto giù per il gargarozzo due pizze alla bismark e un piatto di vitello tonnato!!
"Domenica prossima papi vieni con noi, andiamo a fare trekking!"
Ma nemmeno se mi paghi le ferie alle maldive cara Fede, vai a fare trekking, scala la più alta delle montagne, fai acqua gim, tutto quello che ti pare ma papà resta a casa.
Ho il decoder e mi sparo tutta la serie di film anni 50!!!

 
 
 

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Post n°539 pubblicato il 23 Maggio 2009 da Survivor60
 


Per commiato, nulla
solo un sorriso abbozzato
e nessuna commozione.
Via dal "portabile" e
dai suoi podaria cossa!
(Foto Survivor60)

 
 
 

Il cafone

Post n°538 pubblicato il 21 Maggio 2009 da Survivor60
 

Nel mio lavoro di ristoratore conosco tipi interessanti, strani e a volte completamente fuori dalle righe. Sono anni che mi dedico al pubblico, al cliente da soddisfare, attento alle esigenze di ognuno e non soltanto perché questo mi permette di vivere, ma è anche la passione che mi tiene qui dietro questo bancone o davanti al tavolo pronto con la comanda!
E quello che ho capito in tanti anni è che tra i clienti son tutti amici e nessun amico. Ci deve essere rispetto reciproco che non deve mai sforare nella maleducazione, un rapporto dare avere condito con la gentilezza.
Ma a volte la buona educazione latita. Come ieri sera.
Una coppia come tante, seduta nel dehort che ho allestito con tanto di gazebo nel giardino di fianco al locale. La coppia è giovane. Avranno al massimo trent'anni. Lei sportiva con maglietta e jeans lui più classico con la cravatta. A vederli sorridere mi danno l'idea di due bravi ragazzi. Peccato fosse solo un idea.
Il locale era pieno per fortuna e ad aiutarmi c'era fra i soliti camerieri anche lui, Luciano, un ragazzo che sta frequentando la scuola alberghiera e che ogni tanto chiamo per avere un aiuto in più, lui contento si presta anche perché si specializzerà per il servizio in sala e avere rapporti con il pubblico non può che essergli utile. Uno studio psicologico della gente spartano, però efficace negli anni!
Luciano si avvicina al tavolo dei nuovi clienti dopo che lui, molto poco elegantemente ha fatto schioccare le dita in segno di chiamata, cosa che nemmeno l'ultimo dei cafoni di periferia usa più. La cosa mi irrita un tantino, non amo gli sbruffoni. La mia idea su di lui comincia a vacillare.
Dopo aver ordinato Luciano si allontana e noto sempre lui che rivolgendosi alla sua compagna lancia sguardi di scherno verso Luciano e parlotta con lei ridendo.
Comincio a fumare dalle orecchie!
Luciano consegna la comanda e aspetta che il vassoio sia pronto. Nel frattempo il tizio lo chiama altre tre volte lamentando la lentezza. Luciano ossequioso spiega che stanno preparando l'ordinazione. Questo si alza e lo minaccia che se entro un minuto il vassoio con l'ordine non è sul suo tavolino ribalta il locale e che lui deve fare lo spazzino non il cameriere!
A parte il confronto che doveva essere offensivo per Luciano e che invece offende soltanto la categoria degli operatori ecologici e che ho trovato di cattivo gusto quello che mi ha fatto sbottare è stato l'atteggiamento tenuto con chi lavora.  Luciano, un ragazzino di 16 anni che non passa le sue giornate a bighellonare in giro ma studia e lavora. Lavoro che dubito avvezzo il trentenne spocchioso!
Un ennesimo insulto al nostro lavoro e a Luciano e scendo dalla pedana. Non sono mai stato un rissoso e mai ho buttato fuori nessuno dal mio locale, eppure dalla stazza potrei sembrare uno poco tollerante. Mi avvicino e copro con la mia persona il pidocchio vestito da festa. Lui alza lo sguardo, si alza, mi chiede cosa voglio alzando troppo la testa che sento un crac delle ossa del collo. Uno spocchioso senza fisico bestiale!
Lei si scusa per lui. Non accetto che una donna debba coprire un simile individuo come non accetto che un simile individuo si prenda gioco dei miei ragazzi deridendo il loro lavoro. Lo invito ad uscire, silenziosamente, come niente fosse, gli congedo questa facoltà per non fargli fare brutta figura davanti alla sua donna.
"Perché se no cosa mi fai?" Mi dice alitandomi sul petto. Perché se no ti metto al posto di quelle due fette di pane, vedi quelle che stanno ballozzolando sul tostapane. Ecco lì ti infilo la testa di facocero che ti ritrovi e ti tosto per benino poi ti imburro e ti do in pasto al mio gatto! Va pazzo per la testina di vitello abbrustolita!!
E me ne vado. Al bancone mi volto verso il giardino, lo spaccone non c'è più.
Che maleducato non ha nemmeno salutato!!

 
 
 

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Post n°537 pubblicato il 19 Maggio 2009 da fionamay10
 
Tag: Ritmi



che tutta la giornata può essere questa caccia qui:
un rombo compresso fra le gomme
(giugno su cento tornanti di fionamay)

 
 
 

L'ignorante

Post n°536 pubblicato il 16 Maggio 2009 da righe_di_vita
 

Più invecchio più cresco di ignoranza
meno possiedo e regno più ho vissuto.
Quello che ho è uno spazio volta a volta
innevato o lucente, mai abitato. E il donatore
dov'è? La guida il guardiano?
Io rimango nella mia stanza, e taccio
( entra il silenzio come un servo che venga a riordinare)
e attendo che ad una ad una le menzogne
scompaiono: cosa resta?
Cosa rimane a questo moribondo
che gli impedisce ancora di morire?
Quale forza lo fa parlare ancora tra i suoi muri?
Potrei saperlo, io, l'ignaro e l'inquieto?
Ma la sento parlare veramente e ciò che dice
penetra come il giorno anche se vago:

 

"Come il fuoco l'amore splende solo
sulla mancanza, e sopra la beltà dei boschi in cenere..."

 

( Philippe Jaccottet )

 
 
 

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