Creato da annalentischio0 il 27/07/2008
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Oscar e la dama in rosa (3)

Post n°40 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da annalentischio0

Torno ai fatti miei.

Insomma, il mio trapianto ha molto deluso qui. Anche la mia chemio deludeva, ma era meno grave finché c'era la speranza del trapianto. Adesso ho l'impressione che i medici non sappiano più che cosa proporre e che mi considerino un caso pietoso. Il dottor Dusseldorf, che la mamma trova così bello, anche se per me è un po' forte di sopracciclia, ha l'aria sconsolata di un Babbo Natale che non abbia più regali nella sua gerla.

L'atmosfera si deteriora. Ne ho parlato al mio amico Bacon. Per la verità non si chiama Bacon, ma Yves. Lo abbiamo chiamato Bacon perché gli si addice di più, visto che è un grande ustionato.

"Bacon, ho l'impressione che i medici non mi vogliano più bene. Li deprimo."

"Figurati, Testa d'uovo! I medici sono tosti. Progettano sempre un sacco di operazioni da farti. Io ho calcolato che me ne hanno promesse almeno sei."

"Forse li ispiri."

"Probabilmente"

"Ma perché non mi dicono semplicemente che morirò?"

Allora Bacon ha fatto come tutti in ospedale: è diventato sordo. Se dici "morire" in un ospedale, nessuno sente. Puoi star sicuro che ci sarà un vuoto d'aria e che si parlerà d'altro. Ho fatto la prova con tutti. Tranne con Nonna Rosa.

Allora stamattina ho voluto vedere se anche lei in quel momento diventava dura d'orecchi.

"Nonna Rosa, ho l'impressione che nessuno mi dica che morirò"

Mi ha guardato. Avrebbe reagito come gli altri? Per favore, Strangolatrice del Languedoc, resisti e conserva l'udito!

"Perché vuoi che te lo dicano se lo sai già, Oscar?"

Uffa, ha sentito.

"Ho l'impressione, Nonna Rosa, che abbiano inventato un ospedale diverso da quello che esiste veramente. Fanno come se si venisse all'ospedale solo per guarire. Mentre ci si viene anche per morire."

"Hai ragione, Oscar. E credo che si commetta lo stesso errore per la vita. Dimentichiamo che la vita è fragile,  friabile, effimera. Facciamo tutti finta di essere immortali."

"E' fallita la mia operazione, Nonna Rosa?"

Nonna Rosa non ha risposto. Era il suo modo di dire sì. Quando è stata sicura che avevo capito, si è avvicinata e mi ha chiesto in tono supplichevole: "Non ti ho detto nulla, naturalmente. Me lo giuri?"

"Giuro"

Abbiamo taciuto un momentino per riflettere un po'.

"E se scrivesi a Dio, Oscar?"

"Ah, no..non lei, Nonna Rosa!"

"Cosa non io?"

"Non lei! Credevo che non fosse bugiarda."

"Ma non ti dico bugie...."

"Allora perché mi parla di Dio? Mi hanno già raccontato la frottola di Babbo Natale. Una volta basta!"

"Oscar, non c'è nessun rapporto tra Dio e Babbo Natale."

"Sì. E' la stessa cosa. Ti riempiono la testa di tutt'e due!"

"Immagini che io, una ex lottatrice di catch con centosessanta tornei vinti su centossessantacinque, di cui quarantatre per KO, la Strangolatrice della Languedoc, possa credere per un attimo a Babbo Natale?"

"No"

"Beh, io non credo a Babbo Natale ma credo in Dio. Ecco."

Ovviamente detto così cambiava tutto.

"E perché dovrei scrivere a Dio?"

"Ti sentiresti meno solo"

"Meno solo con qualcuno che non esiste?"

"Fallo esistere"

Si è chinata verso di me: "Ogni volta che crederai in lui, esisterà un po' di più. Se persisti, esisterà completamente. Allora ti farà del bene"

"Che cosa posso scrivergli?"

"Confidagli i tuoi pensieri. I pensieri che non dici sono pensieri che pesano, che si incrostano, che ti opprimono, che ti immobilizzano, che prendono il posto delle idee nuove e che ti infettano. Diventerai una discarica di vecchi pensieri che puzzano, se non parli."

"O.K."

" E poi, a Dio puoi domandare una cosa al giorno. Attenzione! Una sola."

"E' una nullità, il suo Dio, Nonna Rosa. Aladino aveva diritto a tre desideri con il genio della lampada"

"Un desiderio al giorno è meglio di tre in una vita, no?"

"O.K. Allora posso ordinargli tutto? Giocattoli, caramelle, un'auto...."

"No, Oscar. Dio non è Babbo Natale. Puoi chiedere solo cose dello spirito"

"Esempio?"

"Esempio: del coraggio, della pazienza, dei chiarimenti."

"O.K. Capisco"

"E puoi anche, Oscar, suggerirgli dei favori per gli altri"

"Non esageriamo, Nonna Rosa, un desiderio al giorno me lo tengo per me!"

Ecco. Allora, Dio, in occasione di questa prima lettera, ti ho mostrato un po' il genere di vita che conduco qui, all'ospedale, dove adesso mi considerano un ostacolo alla medicina, e mi piacerebbe chiederti un chiarimento: guariro? Rispondi di sì o di no. Non è molto complicato. Sì o no. Ti basta cancellare la menzione inutile.

A domani, baci,

Oscar.

P.S. Non ho il tuo indirizzo: come faccio?

da "Oscar e la dama in rosa di Eric-Emmanuel Schmitt

 
 
 
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