GIORNATE SPARSE
Di tutto un po'. Conversazioni moderne... e anche no
AREA PERSONALE
ALICE WITT
Dicono che scrivere sia una cosa seria, per quelli bravi. Anche far ridere è una cosa seria. Scrivere poi è una malattia: si sente il fuoco dentro. Io avevo la scintilla e non me ne sono curata, ma quando le mie mani hanno iniziato un processo di autocombustione non ho più smesso. Nemmeno di ridere.
I MIEI PERSONAGGI
Dentro di noi ci sono mille storie, mille sentimenti, mille personaggi... E capita che ci si ritrovi a dialogare con alcuni di questi personaggi che, in un attimo, diventano così vivi da farci dimenticare che invece non esistono e che sono il frutto della nostra fantasia. A volte questi personaggi assomigliano a qualcuno che conosciamo, a volte raccontano storie che sembrano la storia di qualcuno che abbiamo incontrato davvero. Ma ormai non mi preoccupo più perchè so che in fondo la somiglianza dei miei personaggi e delle loro storie con personaggi e fatti veramente accaduti sono frutto del caso; perchè tutto ciò che è scritto e raccontato in GIORNATE SPARSE è il prodotto della mia fantasia e del mio desiderio di incontrarli veramente.
MENU
© Copyright.. You can not use!
© Copyright .. Você não pode usar!
© Derecho de Autor .. . No se puede usar!
© Copyright .. Sie dürfen es nicht kopieren
© Copyright : “Vous ne pouvez pas utiliser cette photo”
© حقوق النشر محفوظة. لا يمكنك استخدام الص
I MIEI BLOG AMICI
« CAMBIO | SPUNTI DI (IN)COMUNICAZIONE » |
UN'ALTRA STORIASms lei - Ti capita mai, a volte, di pensare che se avessi l’occasione di rivivere una certa situazione la gestiresti sicuramente meglio? A me è successo in questi giorni, ripensando a noi. Ecco, comunque, la verità è che una seconda occasione per cambiare le cose non c’è mai, si può solo andare avanti e “scrivere un’altra storia” - Come dice il mio capo scozzese ;-) Sms lui - Certo, un’altra storia! Anch'io avrei gestito la cosa in un altro modo. Ti confesso che non ho proprio capito perché abbiamo smesso di scriverci. Non me lo ricordo. Eri stanca? Ero stanco? E’ successo qualcosa? non me lo ricordo. Di sicuro, io ho avuto paura. Di cosa, non so, forse di quello che poteva succedere continuando a comunicare…
Sms lei - Non so perché abbiamo smesso di scriverci. Ad un certo punto ho smesso di farmi domande. Forse per motivi diversi che non ci siamo né detti né confessati. Non so neanche se continuando a scriverci le cose sarebbero andate in modo diverso. Tu dici di si, io invece non ne sono certa. Ma quello di cui sono certa è che “Se le cose non succedono è perché non devono succedere. Altrimenti succederebbero”… Sei d’accordo con me
Sms lui - Si. Molto.
Sms lei - Ti va di scrivere un’altra storia?
Sms lei - Bene, se ti va, il numero non l’ho cambiato (o meglio, ho abbandonato il Nokia per convertirmi all’Iphone, ma continuo a usarlo come un semplice telefono); non ho il blackberry e quindi non leggo le email in tempo reale, ma solo quando mi collego. E se passi da Milano, alzerò la manina facendo ciaociao quando ti saprò in autostrada.
|
Inviato da: rynno440
il 06/03/2012 alle 22:54
Inviato da: jayadgl1
il 30/12/2011 alle 18:49
Inviato da: virgola_df
il 25/08/2011 alle 21:24
Inviato da: mumonboard
il 23/05/2011 alle 16:50
Inviato da: animalistanata
il 21/05/2011 alle 17:08