Alla luce di Dio
canterò al mio Diletto un cantico d'Amore
AREA PERSONALE
LEGGENDA NATALIZIA
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"
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Post n°268 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da piccolacreaturadidio
Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù, partito da Genesaret, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. Ed egli le disse: “Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma essa replicò: “Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola va’, il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato. Parola del Signore
Come vivere questa Parola? La frase, di per sé secondaria rispetto al messaggio veicolato dall'episodio, richiama l'attenzione su una realtà che è essenziale per un'autentica testimonianza. Gesù è in cammino, come sempre, per portare la buona notizia che il Regno è alle porte, anzi "è in mezzo" a noi. Entra in una casa quasi di soppiatto: "non voleva che si sapesse". "Ma non poté restare nascosto". La folla sbandata e bisognosa di aiuto lo cerca e irrompe nella casa. Ed ecco una donna pagana accorrere umile e fiduciosa. Non pretende: implora aiuto per la figlia. Non si allontana sdegnosa quando sembra che Gesù la respinga: crede nella sua potenza e, più ancora, nel suo amore. È questa fede che muove Gesù al miracolo. Ma come la donna ha potuto scoprire che Gesù era là? Oggi gli operatori pastorali si arrabattano per trovare metodi nuovi e più efficaci per "far passare" Cristo. Tutte le discipline sono mobilitate: psicologia, pedagogia, didattica... E i frutti stentano a vedersi. Cosa non funziona? Il vangelo ci dice che Gesù "non poté restare na-scosto". Se la casa è abitata dalla sua presenza, anche se volessimo tenerlo nascosto, gli altri lo avvertirebbero. "Vivere Cristo", lasciarsi "abitare" da Lui, sostare in intima e adorante comunione con quest'Ospite divino grida più forte e in modo più convincente di qualsiasi omelia, catechesi, conferenza tenuta dal più eloquente oratore. Per testimoniare Gesù non è necessario fare cose straordinarie: basta "accoglierlo in casa nostra", aderendo a Lui con tutto il nostro essere. Gli altri si accorgeranno che c'è e accorreranno.
"Vivere Cristo" sia l'anelito profondo del mio cuore, l'impegno costante della mia vita, o Signore. Tu accoglilo e fecondalo con l'azione del tuo Spirito.
La voce di un sacerdote, amico personale di Paolo VI I libri, i documenti, i ragionamenti non ci potranno mai convincere e convertire. Ciò di cui c'è bisogno è la luce di una vita, l'irradiamento di un volto, il battito di un cuore: è il dono di tutta una vita Maurice Zundel Beato Giorgio Haydock Sacerdote e martire Lancashire, 1556 – Londra, 12 febbraio 1584 Nacque nel 1556 a Lancashire, studiò a Douai (Francia) e Roma e fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1581. Partì per l’Inghilterra come missionario ‘seminarista’, come erano allora chiamati gl’inglesi che si recavano all’estero per studiare e ritornare poi a riconvertire i loro connazionali. Arrivato a Londra il 6 febbraio 1582 venne subito scoperto ed arrestato quindi chiuso nella famosa Torre, dove visse nel buio e in grande solitudine per un anno e tre mesi. Rimesso in un regime carcerario più leggero, ebbe la possibilità di confortare e amministrare i Sacramenti ai suoi compagni di prigionia. Venne denunciato di nuovo insieme ad altri e il 12 febbraio 1584 venne impiccato; anche a lui fu riservata l’orribile fine di essere sciolto dal cappio ancora vivo e sventrato. |
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