Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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meditazione del giorno

Post n°503 pubblicato il 07 Giugno 2010 da piccolacreaturadidio

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Parola del Signore

 

Come vivere questa Parola?
Il messaggio delle Beatitudini, pur nella sua scansione essenziale, è di una tale radicalità che non ammette equivoci. Tuttavia non consiste in una serie di regole, ma è lo stesso Cristo che emerge e ne viene delineato nella sua vita e nei suoi atteggiamenti. Lui è la personificazione di quel proclama che è diventato, per i secoli, la carta d'identità di ogni cristiano.
Si tratta di un messaggio in cui tutti gli elementi si richiamano l'un l'altro, costituiscono l'anima di uno stile di vita inaugurato da Gesù.
Parlando dalla montagna, il Maestro vedeva davanti a sé una folla attenta e meravigliata. Erano parole nuove, quasi incredibili, paradossali per tutta la gente che, incurante della fame e della fatica, lo seguiva.
Oggi, noi, cristiani del terzo millennio, sentiamo ancora risuonare quel messaggio, che sembra voler rivoluzionare le nostre esistenze, annullare i trend di vita quotidiani che vedono prevalere la violenza e il denaro, la carriera e l'indifferenza, la guerra e l'ingiustizia.
Siamo tentati di credere che sia impossibile seguire le indicazioni delle Beatitudini, un programma di vita che ci renderebbe felici subito, perché appunto la promessa di Gesù non è per domani, per il futuro, è già per l'oggi, per il qui e ora..

"Concedimi di entrare nello spirito delle Beatitudini, che rispecchiano te, la tua vita, i desideri più profondi del tuo cuore. Concedimi di comprendere la radicalità del tuo messaggio del monte, che si basa sull'unica regola dell'amore gratuito".

La voce di un teologo
Voi che piangete, voi che soffrite, voi che avete fame e sete di qualcosa di diverso e di nuovo, la buona notizia del vangelo è che la felicità è già alla vostra porta, se comprendete che il dono attuale dell'amore di Dio è più grande del vostro dolore e della vostra insoddisfazione.
Cl. Geffré

 

Santi Pietro, Valabonso, Sabiniano, Vistremondo, Abenzio e Geremia Martiri a Cordova

Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Pietro, sacerdote, Valabonso, diacono, Sabiniano, Vistremondo, Abenzio e Geremia, monaci, che durante la persecuzione dei Mori morirono sgozzati per Cristo. 

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