Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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mail di meditazione

Post n°297 pubblicato il 10 Marzo 2009 da piccolacreaturadidio

Dal libro del profeta Isaia
Udite la parola del Signore, voi capi di Sodoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra!
“Lavatevi, purificatevi,
togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova.
Su, venite e discutiamo, dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada”.
Parola di Dio

 

Come vivere questa Parola?
Queste espressioni sono all'interno di un brano dove il profeta Isaia richiama con parole molto forti il popolo d'Israele alla conversione. Addirittura gli si rivolge dicendoli "capi di Sodoma e popolo di Gomorra": le città empie e corrotte che sono incorse nella grande punizione di Dio. Il richiamo è a convertire il cuore e la vita, dato che, come già aveva detto in precedenza, il vuoto ritualismo sganciato dalla pratica della Legge non è gradito a Dio. Soprattutto in ordine alla difesa del più debole (la triade: oppresso, orfano, vedova sono espressivi al riguardo!) il fedele rivela la sua appartenenza al Dio della vita e dell'amore. Ed è molto consolante il fatto che dopo l'imperativo ad abbandonare il male, Isaia riveli il cuore di Dio che ci apre alla piena fiducia. "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora diventeranno come lana" (v.18). Si tratta dunque di approfittare fino in fondo di questo tempo quaresimale per impegnarsi su strade soleggiate da ogni giustizia, bontà, carità. L'intento è chiaro: la forza mi viene dall'Alto.



 Signore, ti prego, liberami dal credermi buono, giusto e cristiano perché ho delle idee giuste e buone. Dammi d'incarnarle, dentro il mare del tuo Amore, nel mio ambiente quotidiano.



La voce di un santo fondatore
Dobbiamo gettare via le opere delle tenebre e rivestirci delle armi della luce e poi fare del bene, del bene a tutti senza distinzione di classe e di parte, fare del bene sempre sino al sacrificio di noi stessi. Solo allora risplenderanno sulla nostra Patria e sul mondo i giorni migliori.
S. Luigi Orione

 San Giovanni Ogilvie Martire Drum, Keith, Scozia, 1579 - Glasgow, 10 marzo 1615

Martirologio Romano: A Glasgow in Scozia, san Giovanni Olgivie, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire: trascorsi molti anni nello studio della sacra teologia esule per i regni di Europa, ordinato sacerdote, tornò di nascosto in patria, dove con somma diligenza si dedicò alla cura pastorale dei suoi concittadini, finché, messo in prigione sotto il re Giacomo VI e condannato a morte, ricevette sul patibolo la gloriosa palma del martirio.

 
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