Alla luce di Dio
canterò al mio Diletto un cantico d'Amore
AREA PERSONALE
LEGGENDA NATALIZIA
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"
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IL RE DEL NOSTRO CUORE
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Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
Parola del Signore
Oggi la festa dell'Esaltazione della Croce, nata nel 335 quando Costantino ed Elena inaugurarono la basilica che sta sul Golgota e sul Santo Sepolcro.
E' importante domandarsi se io esalto la croce, perché è il segno che ne ho capito il significato e la salvezza che ne deriva; salvezza da un'immagine di Dio che non corrisponde a quella che Gesù è venuto a rivelarci, salvezza che comincia con la conoscenza di questo Dio.
Gesù dice che è disceso dal cielo e quindi può parlare e spiegare chi è questo Dio, e per farlo bisogna che sia innalzato sulla croce.Questo è un discorso scandaloso per i Giudei e stoltezza per i pagani dice San Paolo. Scandaloso perché consideravano che il segno della benedizione di Dio è lo stare bene in tutti i sensi, mentre l'andare in croce era segno di maledizione e abbandono di Dio; questa è una mentalità che abbiamo un poco ancora oggi, tanto è vero che ci scandalizziamo se un giovane o una persona da bene si ammala, muore o subisce un'ingiustizia qualsiasi. I pagani considerano che un re è uno che va elevato su un trono, è uno che ha potere. Finire in croce è tutto il contrario.
Come facciamo noi ad esaltare una situazione che per tutti è una disgrazia? Lo facciamo chiaramente alla luce della risurrezione che ci apre la prospettiva della vita eterna, ma per ottenere questo bastava che Gesù morisse di una qualsiasi morte naturale e risorgesse dopo qualche giorno. La morte in croce invece è necessaria per rivelarci un Dio che si lascia trattare così. La sua onnipotenza si rivela proprio in questa capacità di continuare ad amare l'uomo malgrado il fatto che l'uomo da sempre lo rifiuta, lo fraintende, dice male di lui e tende ad ucciderlo. Questo smonta ogni immagine di un Dio autoritario e da tenere buono con sacrifici, pratiche religiose, ecc.
Dio ama l'uomo perché è la sua creatura e se la voleva diversa la faceva diversa.
Capire questo apre il cuore e la mente alla scoperta di un Dio veramente grande, e io mi rendo conto che esaltare questa croce e non la mia bontà, i miei sacrifici, è il segno che sto intravedendo dalla croce, la totale gratuità di Dio nei miei confronti
L'IMPOSSIBILE VIVERE
1O E LODE
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