Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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« Servo per amoremeditazione del giorno »

meditazione del giorno

Post n°384 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da piccolacreaturadidio

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore

 

Come vivere questa Parola?
Gesù è stato invitato a pranzo da un fariseo e si asside a mensa senza le rituali purificazioni, con grande scandalo del suo ospite. È tipico dei farisei attenersi scrupolosamente alle norme, al fine di garantire la propria superiorità sugli altri e agli occhi di Dio. Ed è proprio contro questo atteggiamento che Gesù pone il suo gesto provocatorio. Alla reazione del fariseo, risponde mettendo il dito sulla piaga: «Voi siete preoccupati di salvaguardare le apparenze, senza badare a ciò che muove il vostro agire. Ecco nel vostro cuore alberga "rapina e iniquità". Rapina nei riguardi di Dio a cui solo spetta quella gloria di cui indebitamente vi appropriate, iniquità nei riguardi degli uomini che giudicate spietatamente». Un rimprovero pesante rivolto ai farisei di ieri e a quelli... di oggi. Sì, perché la radice del fariseismo non si è ancora inaridita e forse qualche propaggine possiamo trovarla anche in noi. Ascoltiamo allora il consiglio di Gesù: "Dai in elemosina quello che sta dentro e tutto sarà puro". Comincia col rimuovere l'amara radice di una ostentata giustizia. Riconosci che solo Dio è santo e a lui solo spetta la lode e la gloria. Avvolgi di misericordia chi sbaglia e fermati riverente e timoroso alla soglia della coscienza del tuo prossimo, di cui Dio solo è giudice. E sarai giustificato da Colui che scruta i cuori.

Purifica tu stesso, Signore, le profondità del mio cuore, perché tutto in me sia riflesso della tua luce.

La voce di un Padre della Chiesa
Quand'è che un uomo sa di essere pervenuto alla purezza? Quando considera che tutti gli uomini sono buoni, e nessun essere umano gli sembra impuro e macchiato, allora è veramente puro nel suo cuore
Isacco di Ninive

 

San Romolo di Genova Vescov

Sec. V Valentino, il primo vescovo noto di Genova, svolse il suo ufficio pastorale con rara prudenza e grande carità a favore degli orfani e delle vedove. Felice fu l'antecessore del vescovo Siro, di cui fu padre e maestro. Romolo successe a Felice e Siro nell'episcopato e si distinse per la bontà, "sembrava più un padre che un signore... era il padre dei poveri", e per il dono di comporre dissidi d'ogni genere.``I loro corpi furono sepolti a Genova nella basilica dei dodici Apostoli, detta in seguito di San Siro. Alcune loro insigni reliquie sono custodite anche nella Chiesa cattedrale di Genova.

 
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