Creato da piccolacreaturadidio il 22/09/2007

Alla luce di Dio

canterò al mio Diletto un cantico d'Amore

AREA PERSONALE

 

LEGGENDA NATALIZIA





Un uccellino marrone divideva la stalla
a Betlemme con la Santa Famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva. notò
che il fuoco si stava spegnendo.
Così volò giù verso le braci
e tenne il fuoco vivo con il movimento
delle ali per tutta la notte, per tenere
al caldo Gesù bambino.
Al mattino, era stato premiato con
un bel petto rosso brillante come simbolo
del suo amore per il neonato re.
Quell'uccellino oggi si chiama "pettirosso"



 

 
 

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Padre nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il tuo regno
sia fatta la tua volontà
come in cielo
così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi
i nostri debiti
come noi
li rimettiamo
ai nostri debitori
e non ci indurre
in tentazione
ma liberaci dal male.
Amen
 
 
 
 
 

IL RE DEL NOSTRO CUORE

 


Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto
il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso
e nell'ora della nostra morte.

Amen

 
 

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« buon nataleintervista a Dio »

meditazione del giorno

Post n°550 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da piccolacreaturadidio

Prima di tutto volevo ringraziare tutti gli amici blogger che mi hanno mandato dei dolci messaggi di auguri per le feste appena passate e a cui non ho risposto anzi mi scuso per questo ma non avendo avuto modo per entrare qui non ho neanche visto i messaggi, auguri a tutti comunque baci dalla vostra amica Robi

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore

 

Dopo avere guarito un indemoniato presente in sinagoga, forte immagine per dire che dobbiamo cominciare dall'interno della Chiesa la conversione dei cuori, Gesù guarisce la suocera di Pietro, che si mette a servirli. Se siamo guariti nel cuore, se abbiamo incontrato il Signore, se abbiamo ricevuto la luce interiore, non è per crogiuolarci nella nostra nuova identità spirituale, ma per servire i fratelli. Gesù, alla fine di una giornata intensa e frenetica, ruba del tempo al sonno per pregare in solitudine il Padre. Gli apostoli capiscono che è proprio nella preghiera solitaria di Gesù che si trova il segreto della sua forza e del suo dinamismo. Solo nella preghiera continua possiamo trovare le energie per annunciare il vangelo, per servire i fratelli. Animo, cercatori di Dio, imitiamo il maestro: tante più cose da fare ci sono, tanta più pressione riceviamo, tanto più ci è urgente ritagliarci uno spazio interiore per stare col Padre, a costo di rubare qualche minuto al sonno. Ci è talmente indispensabile restare legati alla tenerezza di Dio, ci è talmente fondamentale attingere continuamente all'oceano di pace del suo cuore, da capire che la preghiera interiore, la meditazione, la presa di consapevolezza della volontà di Dio ci sono vitali. Costi quel che costi.

 

San Bernardo da Corleone Religioso

Membro della milizia cittadina e Terziario francescano si dedicò alle opere di misericordia a favore dei poveri, degli ammalati, e degli oppressi. In seguito chiese di essere ammesso tra i Minori Cappuccini, distinguendosi subito per l’impegno e il fervore religioso. Osservantissimo della vita regolare, si preoccupò unicamente di uniformarsi sempre più a Cristo crocifisso con una vita di fervida carità e austera penitenza. Fu beatificato da Clemente XII il 15 maggio 1768. È stato canonizzato da Papa Giovanni Paolo II, il 10 giugno 2001.

 
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