Creato da anais_82 il 12/09/2005
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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 05 Ottobre 2005 da anais_82

Eccomi qua , dinuovo a scrivere.

Non so bene perchè,non sento particolari cosa de imprimere qui,ma ho semplicemente voglia di scrivere.

Qui,come sel resto un pò ovunque, l'autunno sta imperversando, fuori piove, il clima è freddo, già si mettono i maglioni di lana e le calze per stare in casa. Oggi ho tirato fuori di tutto dallo sgabuzzino,per prendere un tavolo smontato che era proprio in fondo a tutto e di cui non ho trovato le viti per montargli le gambe. Domani dovrò andare in ferramente e farmi consigliare una soluzione alternativa. Il tavolo che avevo prima in camera è rotto e non mi piaceva più,tutto bianco e di quelli da geometra che si alzano...uff. Questo che era in sgabuzzino è di legno,tondo, più accogliente se ci si mette un pò di fantasia! Ora che ho dato un tocco più caldo alla mia stanza, il tavolo bianco ci stava male,così l'ho smontato e messo dietro l'armadio. E' stata una vera rivoluzione in camera mia. Passato il periodo del bianco (anche libreria e armadio sono bianchi, ho deciso che era ora di cambiare. Così, un giorno, dopo la famosa delusione d'amore, ho voluto rivoluzionare un pò di cose,partendo dalla casa. Tipico. Quindi; ho dipinto una parete color senape, attaccato sopra delle foto che ho fatto io, appesa tutti i miei vinili ad un'altra parete, tappezzato un'anta dell'armadio di vecchie pubblicità prese da giornali di cucina degli anni '50, comprato un copriletto nuovo, spostato la disposizione del letto, fattami regalare una luce da comodino da mia zia (bellissima, anni '70 della forma del contenitore giallo delle sorprese dell'ovetto kinder, la metà sopra bianca che illumina e la parte sotto arancione con annessa radio) e altri piccoli accorgimenti. Levato cose, messe altre...tutto diverso! Anche se c'è qualcosa che ancora non mi soddisfa. Devo capire cos'è. Ci vorrebbe un tappeto forse, un tappeto di colori caldi, tipo un persiano (esagerata!), sul quale ci si possa sedere sopra. Vorrei anche dei cuscini da mettere sul lettone, anche se non voglio che diventi una cosa troppo etnica...mi hanno stufata ste cose esotiche. Comunque...

Domani accompagno 2 amiche all'ikea,mamma mia se avessi dei soldi in più comprerei mille cose, anche se volendo preferisco oggetti comprati ai mercatini dell'usato...

i mercatini dell'usato....che spettacolo. Li adoro. Qui a Bologna in Piazza Santo Stefano (una delle più belle), c'è un mercatino dell'antiquarioato ogni secondo week end del mese, per me è una gioia. Questa piazza di ciottolaro, invasa da bancarelle piene di vita, vita passata...una meraviglia. Sei li in mezzo, con difronte la chiesa e tutt'intorno questo brulicare di dischi, panbche, vecchi libri, gente che ammira, gente che commenta, gente tenta di farsi vendere una stampa ad un prezzo minore. Una delle bancarella che amo di più è quella degli occhiali da sole, ci si perde, tutti anni '50-'60-'70, delle vere chicche e tu sei li che sgomiti per farti spazio tra tutte quelle ragazzine ancora freak , pre tentare di provarne più che puoi e cercare di accaparrarti il modello migliore e per soli 8 euro! Ci sono quelli grandi e tondi dalla montature tartarugata e le lenti bluastre, quelli dello stesso tipo,ma quandrati, quelli anni '50 con la montatura all'insu e bianca a righe nere, quelli più anni '70 todi e piccoli con la montatura scura e le lenti perfino gialle, o quelli più tipici a goccia, simil ray ban...che fanno sempre un sacco! Ne ho ancora un paio comprato li anni fa, di quelli che idcevo prima quadriti grandi...un cimelio! Poi, li vicino, c'è la bancarella delle pipe,io amo le pipe e l'odore del tabacco, e un giorno me ne comprerò una (si si), li ne vedi di tutte le forme, in radica, in plastica, marroni, mogano, nere, bianche, da uomo,da donna. Poi si passa al banco dove trovi l'oggettistica dai vinili (io passo delle ore a guardarli tutti e non me ne vado mai a mani vuote), lampade anni '70, bracciale  e borse della stessa epoca, portaceneri di vetro con sfumatyure colorate all'interno, oppure scatole di latta vecchie di ogni tipo. Una volta c'era un banco meraviglioso in cui potevi trovare giradischi da 33 e 45 giri, telefoni vecchissimi e sempre deglio anni sopracitati,quindi tondeggianti, bombati, coloratissimi, da quello arancione a quello verde, alla radio anni '50.

Ma bellissimo è anche osservare la gente che ,come te, è li che osserva curiosa, invadente, chi sogna con in mano una stampa anni '20, chi si ammira ad uno specchietto con la collana lunga a palle colorate che ha appena acquistato, chi indugia indecisa tra un paio di orecchini e un altro .."prendo questi con i pendagli rossi o quegli altri con i fiorellini blu?", chi prova estasiato cappelli,coppole, tube e si immedesima in qualche personaggio vcreato dalla sua fantasia, chi immagina già di esporre quel vassoio d'argento invecchiato nel proprio salotto, chi di rivivere con la propria moglie quei lenti che avevano ballato insieme negli anni '60 ascoltandoli da qual juke box inarrivabile in vendita a 2000 euro. Il massimo è aggirarsi per questo sfizioso mercatino nei giorni primqavberili o i primi autunnali, quando il cielo è azzurrissimo,ma il sole timido, che quando ti colpisce con un raggio tiepido di fa venire i brividi e metti i tuoi occhiali da sole per ripararti dalla sua luce ancore accecante...in questi periodiassume tutto un tono più spensierato, i colori si mostrano più vivi e nel loro massimo spelndore, gli argenti sembrani brillare autonomamente, le stoffe ti lanciano un richiamo e sembrano invitarti ad accarezzarle e diri "comprami, ti farò felice appoggiata sul tuo letto e ricoprendo i tuoi cuscini", gli orecchili e i bracciali si fanno più allegri e smaniosi di essere messi in vista, di appoggiarsi ad un orecchio per ascoltare con te tutto quello che senti,i bracciali di essere portati al braccio ed essere abbinati al maglioncino, i libri vecchi che non vedonono l'ora di far respirare alle loro pagine aria nuove, fresca,magari appoggiati suklle ginocchia del loro nuovo proprietario seduto su una panchina al parco e respirarne gli odori, quelle donnine maliziose e provocanti che negli anni '20 sono state dipinte su quei fogli rigidi che non cercano altro di vivere mondi a loro sconosciuti, che appese alle pareti di un salotto colmo di cose per loro sbalorditive, come una televisione, quadri moderni,non più i locali affollatti di uomini, pipe, fumo,oppio e ambiguità, che una volta erano tanto clandestini quanto amati,ma persone quiete, un uomo e una donna seduti ad un divano, una pianta nel vaso di nuova epoca, uno stereo, musica per loro assordante e incomprensibile, si sentono come primitive. Magari una di loro rimpiangerà i tempi delle Demoiselle di Avignon di Picasso, le altre saranno ancor più eccitate dal nuovo e dall'estraneo. Chi lo sà...

So solo che addentrarsi, respirare, osservare, carpire, fantasticare tutti ciò che si riflette in noi da queste bancarelle è straordinario. Almeno, io se mi fisso su un oggetto particolare, mi ritrovo a fantasticare pensando a chi possa in passato aver posseduto quell'oggetto , fino a farmi un'idea stessa di quella persona,della sua casa, di cosa facesse. Come quando passo davanti alla bancarella delle vecchie, stupende, macchine fotografiche manuali, allora mi chiedo.. "Chissà mai che foto avranno scattato, che sorrisi,pianti, cieli, prati avranno immortalato. Quanta vita, in quegli oggetti tanto comnplicati quanto affascinanti, sarà passata per il loro obiettivo".

Se il prossimo week end mi ritroverò in questo mercatino, vi saprò dire che emozioni mi avrà dato, quali oggetti meravigoliosi avrò osservato, quali odori avrò annusato, quali storie mi sarò creata in testa. 

Al  prossimo poema!

Anais

 
 
 
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