Creato da StrangerHeart il 04/03/2010
Abbiamo sogni però troppo grandi e belli sai.

Everybody is special. Everybody. Everybody is a hero, a lover, a fool, a villain, everybody. Everybody has their story to tell…

 

 

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I'M READING..

  • Desencuentros, L. Sepulveda.
  • Il Candido, Voltaire.
 

TO READ..

  • Frankenstein, M. Shelley.
  • La tempesta, W. Shakespeare.
  • Notre-Dame de Paris, V. Hugo.
  • Hugo Cabret, B. Selznick.
  • Impero, A. Angela.
  • Roma, A. Angela.
  • La solitudine dei numeri primi, P. Giordano.
 

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He's EVERYTHiNG to me ♥

..più ti guardo e più mi meraviglio
e più ti lascio fare
che ti guardo e anche se mi sbaglio
almeno
sbaglio bene..


 

..e mille volte ancora io te lo direi
che non c’e’
nessun altro al mondo che vorrei
e come un girasole io ti seguirò
e mille volte ancora mi
innamorerò..


 

 

On ne voit bien qu'avec le cœur ♥

[..] Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre comincerò ad essere felice. Con il passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi ed inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore.. Ci vogliono i riti. [..] Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.

 

 

 

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Ten years gone

Post n°115 pubblicato il 21 Aprile 2022 da StrangerHeart
 
Foto di StrangerHeart

Mi sono ricordata di avere un blog in uno dei miei momenti nostalgici. Sono passati dieci anni dal mio ultimo post e parlavo di mio nonno. 

Sono cambiate così tante cose da allora che mi sembra di aver vissuto altre dieci vite, una per anno. 

C'era un motivo quando ho aperto questo blog. Volevo dare vita ad alcune parole che non riuscivano a venire fuori. I miei problemi sentimentali di allora, da adolescente quale ero, mi stavano sopraffando. E ho iniziato a fare l'unica cosa che sapevo fare : scrivere. 

Poi le cose si sono aggiustate, la mia vita stava andando bene e ho smesso di scrivere. 

Che dire di questi dieci anni. Non so dire cosa sia andato bene e cosa sia andato bene. Ma se leggo la data del mio ultimo post posso semplicemente affermare che sono ancora qui a scrivere ed è un miracolo. 

Facendo una lista di cose frivole, posso dire di : 

- aver preso la patente (e mannaggia fra due mesi dovrò fare il primo rinnovo!) 

- mi sono diplomata al Liceo Linguistico con 85/100 (una maturità vissuta malissimo) 

- ho fatto un test di ammissione per Fisioterapia a Milano (che ovviamente non ho passato e rimane il mio più grande rimpianto) 

- mi sono iscritta sull'onda del mio percorso di studi alla triennale in scienze ed economia del turismo 

- mi sono laureata ormai cinque anni con 107/110 (e questa credetemi è una bella soddisfazione) 

- dopo un mese, ho iniziato a lavorare per una compagnia aerea (e per fortuna è ancora il mio lavoro)


Questi sono i miei progressi materiali, ma in questi dieci anni ho viaggiato un pochino più del solito : 

- sono andata a Londra per la prima volta nel 2017 sotto Natale, esaudendo uno dei miei desideri più grandi 

- ho visitato un paio di volte Firenze che amo e festeggiato un capodanno a Roma

- ho visto il mare di inverno e fatto un weekend in montagna per l'8 di dicembre (erano altri miei due sogni nascosti) 

- sono stata a Disneyland Paris (oltre che agli studios di Harry Potter nel mio viaggio a Londra) 

- ho fatto una vacanza a Zanzibar (e da lì è partito il mal d'Africa) 

.. più tante altre cose 


Sarebbe una figata se raccontata solo così. La maggior parte di queste cose le ho fatte "post"

Nel 2014, nel pieno del mio primo anno di università, ho deciso di ammalarmi. O meglio, il mio corpo ha deciso che era stufo e voleva farsi una vacanza in ospedale. Ho scoperto di avere un tumore, più precisamente al cervello. 

Mi ricordo che il giorno del mio ventesimo compleanno, sempre nel 2014, mi sono detta "questi 20 anni me li voglio godere". Ecco cosa abbiamo inteso io e il mio organismo. 

Non è stato semplice, è stato un lento declino fino alla diagnosi ufficiale. Giorno dopo giorno stavo sempre più male ed ero sempre più debole. 

In un primo momento, mi era stata diagnostica la SLA e se fosse stata davvero quella a quest'ora starei pregando di lasciare questa vita. Poi con una risonanza siamo arrivati al tumore che prima era benigno, poi dopo un'operazione e una biopsia si è scoperto che non era mai stato così. Era maligno fino al midollo. 

Tutto questo perchè ho avuto un tumore abbastanza raro (non ho ancora conosciuto nessuno con la mia stessa malattia), molto aggressivo ma benedettamente curabile. 

Così dopo qualche ciclo di chemio e di radio, ne sono uscita. 

E' stata dura. Come tutti ho perso i capelli, ho perso la spensieratezza che dovrebbe avere una ragazza della mia età, ho messo in stand-by la mia vita, ho scoperto cosa vuol dire sentirsi traditi dal proprio fidanzato (lo stesso per cui ho aperto questo blog) in un periodo tanto difficile. 

Allo stesso tempo ho però ritrovato i miei genitori che erano così lontani da me, la mia famiglia, l'affetto inaspettato che mi è arrivato da ogni angolo. Ho scoperto che ero forte ed ero capace di esserlo. Non ero più quella ragazzina che si lagnava della scuola, dell'amore, dei compagni. 

Ancora oggi chi mi parla mi dice "non sappiamo proprio come hai fatto". Non lo so nemmeno io, ma ce l'ho fatta. E credetemi quando vi dico che la cura per certe malattie alle volte viene direttamente dalla nostra testa. Ho pianto poche volte, e quando ero troppo sconvolta, mi sono arrabbiata di più (ma ricordatevi che avevo pur sempre 20 anni). Quando mi hanno detto "perderai i capelli", ho risposto "ricresceranno". Non sono mai stato un grosso problema per me. Mi divertivo a fare foto stupide, mi sentivo come un uovo. 

Da quel momento mi sono detta che non avrei più sprecato un singolo giorno perchè per fortuna ero giovane e con tutta la vita ancora davanti. 

Quindi ho iniziato a fare esperienze, a lavorare duro, a non guardare in faccia nessuno. 

L'università mi ha abbandonata, anzi, voleva che rinunciassi agli studi. Così mi sono fatta tre anni in due perchè io volevo laurearmi con i miei compagni. Il secondo anno (che ho perso completamente) l'ho fatto insieme al terzo. E così alla seconda sessione di laurea ero insieme a loro, sul palco dell'aula magna a discutere la mia tesi. 

Ho visitato tanti posti perchè volevo avere bei ricordi nel caso fosse tornato. 

I miei post sui social sono arrivati un po' ovunque tanto da farmi diventare testimonial LILT nel 2016 per il Ballo delle Debuttanti di Stresa. Ho così portato la mia esperienza alle altre ragazze, agli organizzatori, al pubblico. Un'esperienza che non dimenticherò mai. 

Trovate la mia storia online se cercate "Il peso della valigia". E' una canzone di Ligabue ma è anche in parte la mia storia. 

Ora non sono più una paziente oncologica, la mia remissione è terminata nel luglio del 2020. 

Sono malata e sarò sempre malata perchè questo tumore ha creato un blackout generale al mio organismo. Tutto sommato è il prezzo da pagare giornalmente per essere qui a scriverne e a parlarne. Sarà così per sempre, non guarirò mai e molte volte sono stanca ed arrabbiata per questo. Ma poi passa. 

Sono stata ricoverata in pediatria e ho perso purtroppo molti compagni di sventura che avevano dai 3 ai 30 anni. In parte sono qui per loro, e non voglio sprecare l'opportunità che mi è stata data. 


Questo è stato il grosso avvenimento che ha stravolto la mia vita, ma ce n'è stato un altro che è accaduto solo due anni fa.. 

... ma questa è un'altra storia.

 

 
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