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Anima...

“Tu l’abisso tra ciò che mi sento e ciò che stavo diventando. Prima di come sono adesso non ti avrei mai visto. Tu sei l’incontro fra me e noi. Forse in qualche modo ti aspetto. In qualche mondo ti ho aspettato. Ti aspetterò”

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Orfeo ed Euridice

Post n°15 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da almares


Orfeo :Orfeo, citareda di Ridope, figlio di Eagro, re della Tracia, e di Calliope.
Il Dio Apollo gli donò la lira e le muse gli insegnarono ad usarla ed
era talmente abile, che lo stesso Seneca racconta che, al suono
della sua cetra cessava il fragore del rapido torrente.
Euridice: Euridice, filia di Nereo e di Doride, unico amore di Orfeo, di una bellezza
senza eguali.
Aristeo : Antagonista di Orfeo, che cercò di far sua la bella ninfa.

Trama

Orfeo amò in tutta la sua vita una sola donna: Euridice e fece di leila sua sposa Il destino però aveva previsto per loro un amore non duraturo. Infatti, un giorno, la bellezza di Euridice fece infiammareil cuore di Aristeo, che si innamorò di lei e cercò di sedurla. La fanciulla, per sfuggire alle sue insistenze, si mise a correre ed ebbe la sfortuna di calpestare un serpente, nascosto nell'erba, che lamorse, provocandole una rapida morte.
Orfeo, impazzito dal dolore,non riuscendo più a vivere senza la sua sposa decise di scenderenell'Ade per strapparla dal regno dei morti. Convinse Caronte a traghettarlo sull'altra riva dello Stige e circondato da Anime dannate che tentavano in tutti i modi di ghermirlo, giunse alla presenza di Adee Persefone. Al loro cospetto, Orfeo iniziò a cantare la sua disperazione e nel suo canto mise tanta abilità e tanto dolore, che gli stessi signori degli inferi si commossero. Le Erinni piansero, la ruota di Issione si fermò ed i perfidi avvoltoi, che divoravano il fegato diTizio non ebbero il coraggio di continuare nel loro compito. AncheTantalo dimenticò la sua sete e per la prima volta nell' oltretomba si conobbe la pietà.
Fu così concesso ad Orfeo di ricondurre Euridice nel regno dei vivi, a condizione che, durante il viaggio verso la terra, non si voltasse a guardarla in viso fino a quando non fossero giunti alla luce del sole.Orfeo, presa per mano la sua sposa, iniziò i lsuo cammino verso la luce, ma durante il viaggio, ebbe il sospetto di condurre per mano un'ombra e non Euridice. Dimenticando così la promessa fatta ai signori dell’Ade, si voltò a guardarla. Ma nello stesso istante in cui i suoi occhi si posarono sul suo volto, Euridice svanì ed Orfeo assistette impotente alla sua morte per la seconda volta.
Invano Orfeo cercò di convincere, per sette giorni, Caronte a condurlo nuovamente alla presenza del signore degli inferi, costui fu irremovibile e lo ricacciò alla luce della vita.

Non dovevi voltarti mai a guardarmi.... non dovevi....

 
 
 
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