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« Amori pelosiPerla scricciolo di 3 kili »

"Bambino"

Post n°19 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da Bofolotta
 

Non avevi nemmeno un nome o meglio ne avevi 100 perché ognuno di noi ti chiamava in modo diverso.

Per me sei sempre stato Bambino perchè dei bambini avevi l’ingenuità e la voglia di vivere.

Ma non importava come ti chiamassero perché a tutti tu rispondevi scodinzolando.

Sei arrivato qua perché qualche animale (lui sì un vero animale) ha pensato di gettarti via solo perché non ti piaceva andare a caccia o perché le medicine per curarti costavano troppo.

Abbiamo percorso un pezzetto di strada insieme lungo 7 anni e la tua sagoma inconfondibile, con la coda in perenne movimento, per me è diventata il buongiorno e la buonanotte di ogni giornata di lavoro.

Avevi capito che anche tra cani esistono delle competenze e quando andavo via con la macchina passando sotto il ponticello vicino l’ingresso hai imparato a restare all’ingresso per evitare di essere rincorso dalla cagnetta dei guardiani.

Eri un cane intelligente ma testardo, la pioggia esercitava su di te un fascino irresistibile….

mille volte ti ho asciugato dopo un temporale e dopo 5 minuti eri di nuovo sotto la pioggia ……… bagnato e soddisfatto!!

Mi mancherà vederti sbucare all’improvviso dai cespugli e corrermi intorno saltellando ed abbaiando di gioia.

Mi hai insegnato la libertà, sei stato il cane di tutti ma non hai mai rinunciato alla tua di libertà.

Mi hai insegnato la dignità, nonostante stessi già male sei rimasto lo stesso affettuoso e giocherellone e non hai mai rinunciato a scodinzolare nemmeno quando non riuscivi più ad aprire gli occhi e potevi riconoscermi solo dal suono della voce.

Mi hai insegnato il perdono, nonostante le cattiverie che hai ricevuto dagli uomini hai saputo dimenticare e ricominciare  a fidarti.

Sei stato un cane felice ed hai donato tanta felicità anche alle persone che hai amato e che tanto ti hanno amato.

Mi mancherai Bambino mio.

Tua

Irene

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Commenti al Post:
gattonanera
gattonanera il 20/12/07 alle 07:30 via WEB
.........una lacrima non la si nega a nessuno, queste sono per te Bambino... miauuuuuuuufrrrrrrrrrrr
 
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Un blog di: Bofolotta
Data di creazione: 08/12/2007
 

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**** ZAMPA POSSEDUTA ...!!! ****

 

LE 10 PREGHIERE DEL CANE



1.  La mia vita dura circa 10-15 anni al massimo, ogni volta che mi separo da te per me è una sofferenza. Pensaci prima di adottarmi!

2.  Sii paziente con me, dammi il tempo di capire cosa vuoi che faccia, la maggioranza delle persone capisce soltanto una lingua, mentre da me si pretende che io ne capisca 2: quella canina e quella umana

3. Fidati di me perché tu sei la mia unica ragione di vita

4. Non restare arrabbiata/o con me a lungo: tu hai il tuo lavoro, i tuoi  amici, i tuoi divertimenti, ma io ho soltanto te

5. Parla con me. Anche se io non capisco le tue parole, mi piace ascoltarti e riconoscerei tra mille la tua voce!

6. Sappi che comunque mi tratti, ti perdonerò sempre, ma non potrò mai dimenticare e quel che mi fai mi segnerà per sempre

7. Prima di picchiarmi, ricordati che anche se io potrei difendermi, non sceglierei mai di morderti

8. Prima di sgridarmi perché sono testardo, stanco, o svogliato, chiediti se c'è qualcosa che non va, forse il cibo che mi dai non mi fa bene, oppure sono rimasto per troppo tempo al sole o il mio cuore si sta indebolendo o sta invecchiando 

9. Per favore prenditi cura di me quando sarò vecchio, anche tu invecchierai e avrai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te e che non ti abbandoni.
 
10. Quando arriverà il giorno del mio ultimo viaggio, per favore, resta accanto a me. Non dire che non puoi sopportare di vedermi morire, non lasciare che io affronti quel terribile momento da solo. Se sarai al mio fianco sarà più facile per me lasciarti, perché saprò che mi vuoi bene e che stai facendo quel che è più giusto per me.

 
 

ARAGOSTE SU GHIACCIO

NATALE/ LAV: ARAGOSTE SU GHIACCIO, GIA' PRESENTATE 34 DENUNCE Codice penale punisce maltrattamenti con fino un anno reclusione

Roma, 22 dic. (Apcom) - A Natale, oltre ai regali sotto l'albero per figli, fidanzati e amici, se ne può fare uno anche alle aragoste, spesso regine della tavola della vigilia o del cenone di Capodanno, smettendo di venderle esponendole vive sul ghiaccio o con le chele legate. E' partita oggi la campagna della Lav che ha organizzato, con i suoi attivisti, verifiche presso supermercati e punti vendita in più di 40 città italiane. Nella sola giornata di oggi sono state presentate 34 denunce nei confronti di ristoranti e della grande distribuzione di Bolzano, Venezia, Firenze, Napoli e Bari per violazione dell'articolo 544 ter del Codice penale, che punisce il maltrattamento di animali con una sanzione fino a un anno di reclusione o con una multa fino a 15mila euro. La Lega anti vivisezione ricorda anche come ora il ministero della Salute sostenga questa tesi in un documento medico-scientifico, redatto dal Centro di referenza nazionale per il benessere degli animali.

Il documento del ministero, spiega la Lav, parla di "posizionamento degli animali sul ghiaccio" come "assolutamente inappropriato sia come metodo anestetico che come metodi di stoccaggio, in quanto il contatto diretto con il ghiaccio determina asimmetria della perfrigerazione, sbalzo improvviso di temperatura, shock ipoosmotico da acqua di scioglimento o da condensa, ipossia e stress anaerobico". La legatura prolungata delle chele, sottolinea la Lav sulla base del documento ministeriale, determina "atrofia muscolare e inibizione dell'alimentazione se naturale e causa la ben più importante interferenza con i comportamenti di minaccia/difesa".

Gianluca Felicetti, presidente Lav, sottolinea come dal 2000 ad oggi il mercato delle aragoste in Italia sia cresciuto nonostante il prezzo proibitivo: a fronte delle 123 tonnellate pescate in Italia nel 2000, si è passati alle 311 tonnellate del 2005, mentre le importazioni sono passate dalle 1.272 tonnellate del 2000 alle 1.589 tonnellate del 2006. Due le recenti sentenze di condanna per maltrattamento delle aragoste o di astici. A Vicenza (24 aprile 2006) e a Milano (6 novembre 2006) entrambe ai danni di due ristoratori.

 

PREGHIERA

PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO

Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere dal cielo per
dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.
Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi
quella mano,grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha
abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti,boschi e paesi
nessuno mai,mi ha tenuto con sé,
nessuno,mai,mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo
“ Cane.”
Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma…..
il cuore ha rallentato il battito
e il respiro si affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fà che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
solo un cane.
Abbracciami almeno tu
in quest ‘attimo.
Perché?
Perché anch’io ti appartengo!
immagine

tratto dal libro "Voci di canili"
Autrice:
D.ssa Anna Mazziotti

 
 

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