Ti aspetto,
lascerò scivolare
sulla mia pelle
età e storie,
nascite e morti,
senza abbandonare
il mio posto,
senza fuggire
dal mio dolore.
La mia attesa:
devota battaglia
con l'insito istinto
d'andar via,
strenua lotta contro
l'implacabile e ardita azione.
Sottomesso dono
sarà la vittoria,
dura, sudata,
preziosa.
Strali aguzzi
intinti nella sconfitta paura,
offrirò a Te Signore;
in ginocchio
Ti porgerò
cristalli di lacrime,
e felice bacerò la Tua mano,
orgogliosa del Tuo orgoglio:
vitale soffio
per quest’anima che è Tua.
Inviato da: sylvia_m
il 18/05/2008 alle 13:51