Le Arabe Felici®

Come sapete bene noi non siamo mai stati troppo simpatici agli amministratori di Digiland , malgrado i doni elargitigli a piene mani, non ultime casse di Stock 84 stravecchio ed i mutandoni salva ernia di Paolo. E spesso li abbiamo criticati, e sovente siamo stati puniti (Bruno , ad esempio, ha trovato una testa di cavallo sotto le lenzuola). Pur tuttavia, malgrado ci costa sofferenza ammetterlo, almeno una volta nella nostra vita ORA siamo loro vicini. Da quando esiste il moralizzatore, lo staff di Digiland sarebbe responsabile pure dello scoppio della prima guerra mondiale ed in parte della fame nel mondo. Un gruppo di ferocissimi censori si affolla sempre più numeroso sul Blog del Moralizzatore elargendo consigli agli amministratori stessi per rendere la community una sorta di luogo super controllato, a guisa di carcere di massima sicurezza, con selezione durissime all’atto dell’iscrizione su Digiland e pene al limite del corporale e dell’infibulazione nel caso di evasione di solo una delle norme. Le frasi più gettonate riguardano la pubblicità ad altri siti che mettono a disposizione spazi per il Blog in cui i controlli sono più ferrei, siti ai quali Digiland dovrebbe ispirarsi : allora, ci chiediamo, cosa stracazzo avete aperto a fare un Blog qui dentro? Andate su Lycos e non rompete i coglioni. La gente si scandalizza se aprendo una fotogallery ci trova delle immagini, per così dire, osè. Ora , ci risulta che le fotogallery maggiormente pruriginose sono relativi a nick della serie “Durochedura”, “Pisello_tonante”, “Labbra_Bagnate”, “Chiappe_roventi”, “Sononudo_nella_fotogallery”: cosa cazzo la aprite a fare , allora, la fotogallery? Per scandalizzarvi retroattivamente? O per gridare allo scandalo annunciato? Gente che si comporta, evidentemente, come negli stronzissimi film horror americani, quando il protagonista, al buio, dentro ad una villa fatiscente di 4 piani, sentendo delle urla provenienti da dietro una porta , invece che scappare a gambe levate, entra nella stanza in cui sta avvenendo uno squartamento. Quando vediamo queste scene al cinema, tutti diciamo che il protagonista è un coglione. E chi apre quelle schede cosa è? Riguardo al discorso che si fa sui bambini che possono incappare in una di queste fantomatiche schede, ci chiediamo, piuttosto, cosa ci faccia un bambino su Cupido. E’ colpa del bambino o dei genitori stronzi che, troppo impegnati a comprarsi il cellulare ultra moderno , prenotare la partita di golf  o a non filarseli per nulla, lasciano i figli su Internet liberi di navigare ovunque? Infine, secondo un rapido calcolo, masticando non poco noi di informatica, apporre quei suggerimenti tecnici suggeriti dal gruppetto degli inquisitori costerebbe una cifra pari al debito pubblico del Sud America. Ergo, proponiamo la cosa migliore: aprano i loro spazi sui siti che consentono un controllo più ferreo, ma hanno meno visibilità, o altrimenti smettano di fare i primi della classe puntando il dito contro un sistema di cui fanno parte e di cui possono benissimo fare a meno. Perché di loro noi faremmo volentieri a meno.