Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
Riteniamo lo scambismo semplice tradimento ad amministrazione controllata e il bang bussing il modo ideale per un viaggio di piacere

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La sublime arte di Odiosissimo

Post n°2613 pubblicato il 18 Settembre 2006 da Le.Arabe.Felici
 
Foto di Le.Arabe.Felici

Uno dei blog che noi preferiamo è sicuramente quello di Odiosissimo. Gran poeta, uomo bellissimo, seppur scevro di collo, ama lasciarsi fotografare all’interno del suo concessionario di fiducia per far finta di avere una macchina figa: in realtà gira con la Duna color panna celebre per aver portato alla notorietà l’eccellente Maurizio Merli. Ancora ci sfugge il motivo per cui somigli a Toto Cutugno, ma questa è un’altra storia.  Una delle sue doti migliori è scrivere poesie erotiche per far crogiolare di tumida voluttuosità le sue innumerevoli fans. Una delle sue doti peggiori è quella di non saperle scrivere. Ma, si sa, Pavese si diventa con il tempo e magari frequentando gli istituti serali per prendere la licenza di quinta elementare. Fatto sta che la sua ultima poesia, che parla del miracolo della fellatio, è in home page. E noi, come al solito, vi vorremmo presentare la prima stesura della stessa, che il buon Odiosissimo ha modificato in corsa, risciacquando i panni non in Arno ma dentro la tazza del cesso. 

Come
un meteorite che cade
colpendoti mentre stai cagando
sei giunta
tronfia ed egagra
nella mia vita entrando
Di te mi piace lo sguardo,
il portamento, il fianco stretto
anche se sarebbe carino se
ti tagliassi il pizzetto
baciami
con le tue rosse labbra
fammi sentire
la tua lingua rasposa
che da le stesse sensazioni
di leccare una moquette pelosa
tocca
con mano
quanto
il mio sesso
ti vuole bramare
anche se la sua misura
è come quella di un
bambino di seconda elementare
chinati
innanzi a me
e se non lo vuoi fare
un calcio sui reni ti do
per aiutarti ad abbassare
togli
ciò che brami usando costanza
ma non la gibaud
che mi nasconde la panza
e bacia
tutte le sue forme
pare finto
quanto perfetto ed immacolato
grazie al cazzo, amore mio,
un succedaneo in plastica ho utilizzato
sento calore
su lui che mi avvampa immoto
ma poi mi accorgo che
una scintilla di sigaretta mi sta bruciando lo scroto
la tua lingua
delinea i contorni amari
e mi sussurri che i miei genitali
odoran di porto di Bari
lo assapori
completamente
anche se non ci vuol nulla
onestamente
ed io emetto timido un peto
e mi confessi che ce l’ho grande come
quello di un criceto
l'idea
di averlo
accita la mente tua
seppur il mio corpo sembra
un timido avanzo
ed infatti mi confessi
che preferiresti trombarti
Costanzo
brami
di bere
la mia passione che vispa scintilla
dal vago sapore di
un bicchiere di Oropilla
presto ancora
simula
un movimento mai assopito
anche se , guardandoti bene,
capisco che sei un travestito
sospira su lui
giungo ora
fiacco ed impigrito
come un piccione gravido
ed imbolsito
bevi
il mio sapore
odora la mia ascella
dal forte sapore di rorida stalla
annusa i miei piedi
che san di ricotta e stracchino
accarezza il mio collo bovino
e mentre risalgo sul tuo florido colle, sorte ria!,
che tu sia un trans lo
scopro notando che hai le palle

 
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