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Riteniamo lo scambismo semplice tradimento ad amministrazione controllata e il bang bussing il modo ideale per un viaggio di piacere

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« Master FistingMessaggio #2657 »

Brass celebrato a Venezia

Post n°2656 pubblicato il 25 Settembre 2006 da Le.Arabe.Felici
 

Finalmente un buon motivo per andare a Venezia, l’unica città al mondo che sorge sopra ad una fogna a cielo aperto: il Museo d’Arte Erotica di Venezia dedica una saletta a Tinto Brass.
Maestro indiscusso dell’eros cinematografico, uomo a cui abbiamo sacrificato le diottrie dopo innumerevoli anni a scoprire la sessualità dei nostri acerbi corpi, è il regista veneziano per antonomasia ed anche per antoniocabrini.
Naturale quindi la sua presenza al Museo d’Arte Erotica di Venezia che gli dedica ora uno spazio per celebrare il suo mondo poetico che si palesa nella celebrazione della maestosa sovranità del culo, per il quale, non neghiamo, anche noi nutriamo una devota passione, specie se orgogliosamente ricoperto da fettine di salame felino.
Nella saletta dedicata a Tinto Brass sono esposte foto del regista mentre gioca a calcetto con gli amici, mentre si depila il petto con una scure arrugginita, mentre si accende il sigaro con una scorreggia al basilico selvatico, mentre appallottola una caccola onde farne perdere il potere adesivo e , non ultimi, dei backstage dei suoi film, scattate da quello che da trent’anni è il fotografo di fiducia di Brass: Erminio Ottone. Uno schermo proietta, inoltre, tre chicche assolutamente inedite tratte da Paprika, Così fan tutte e L’uomo che guarda. Tre filmati di indubbio gusto e sicuramente preziosi per gli appassionati di erotismo e gli accaniti onanisti. Da Paprika è proposto un episodio che il regista ha dovuto tagliare per motivi che ancora ci sfuggono: la scena rappresentava , infatti, solamente una gang bang tra la Caprioglio ed un eccitato ippopotamo dissidente di sinistra. L’episodio tratto da Così fan tutte mostra invece un tentativo di gerbelling, non andato a buon fine, tra la protagonista ed uno stambecco.
Da L’uomo che guarda è presentato un trailer censurato, in cui il regista si esibisce in un coraggioso lerking con Marisa Laurito.
«La “saletta Tinto Brass” – afferma Maurizio Leccamerda, direttore artistico del Museo – è un omaggio a tutti coloro che , visionando i films del maestro, si sono ustionati il palmo delle mani a suon di pippe. E’ altresì un omaggio alla purezza della donna ed alla sua vezzosa timidezza, malgrado quasi tutte le attrici di Brass abbiano degli apparati riproduttive che assomigliano piuttosto a delle cantine vinicole».
«Il Museo d’Arte Erotica – dice Frank Azzistich, direttore del Carcere situato a pochi metri da Piazza san Marco – deve potersi far carico di riscoprire e mostrare la vasta storia erotica di Venezia , per cui stiamo preparando per la settimana di carnevale un invito ufficiale ai turisti affinché si accoppino tra le calli mascherati da personaggi dei Teletubbies. Per le turiste più esigenti stiamo inoltre mettendo a disposizione delle gondole per garantire loro la piena soddisfazione erotica. –

In foto : Una pubblica esecuzione capitale di alcune starlettes di Brass che di lì a poco verranno crivellate da colpi di mortaio.

 

 
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