Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
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 Biografia, non ufficiale, di Paolo Il Silenzioso

Post n°2855 pubblicato il 17 Novembre 2006 da Le.Arabe.Felici
Foto di Le.Arabe.Felici

Paolo, detto il Silenzioso per via della sua antica e collaudata caratteristica di produrre decibel e decibel di rumore in ogni occasione della sua sconclusionatissima vita: quando cammina, quando mastica, quando si allaccia le scarpe o sfoglia le pagine di un libro, quando temperava le matite, o apriva la porta della sala di lettura di diritto Penale (prima della sua ristrutturazione).
Per più di un lustro ha vagato, con la sua eterna espressione di sorriso forzato, per tutti i viali della città universitaria, comprese le sezioni distaccate, e ha visitato tutte le biblioteche e sale di lettura esistenti a Roma, nel vano tentativo di trovare una concentrazione sufficiente a portare a termine la sua impervia carriera universitaria.
Famoso e riconosciuto dagli studenti di tutte le facoltà, per la sua abitudine di portarsi ambedue gli indici delle mani sulle tempie e, premendo leggermente, di cercare di riattivare la circolazione sanguigna della testa, da tempo irreversibilmente atrofizzata, accompagnando il movimento delle dita con un suono gutturale; nonché di camminare tutto storto e fregandosi le mani, compirà 37 anni fra pochi mesi, ed è il più grande dei Balordi Metropolitani dopo Andrea il Macchione.
Di peso oscillante (dagli 80 ai 99,9 kg a seconda delle stagioni) e di altezza variabile (a seconda delle tette delle ragazze che gli stanno di fronte), nel 1992 effettua la sua più grande scoperta scientifica “Cosa ferma la caduta dei capelli: il pavimento”.
Abilissimo affarista, già all’età di 15 anni vendeva le videocassette porno ai suoi compagni di classe per pagarsi gli spettacoli di spogliarello dal vivo al Volturno, di cui era un assiduo frequentatore; e affittava il suo Piaggio Sì Montecarlo (quello con i due ammortizzatori e la forcella più “rifinita”) agli amici, facendosi pagare 5.000 lire (siamo nel 1984….) per ogni ora di noleggio.
Nel 1989, dopo nemmeno 20 giorni di patente, con al suo fianco Giggi Playmobil si schianta con la Mini Innocenti della madre su un albero della pineta di Nettuno, giustificando in seguito il suo gesto con l’eccessiva tortuosità della strada.
Nel luglio del 1990, per festeggiare i suoi favolosi 20 anni, organizza una mega festa in un lussuoso circolo sportivo di Acilia, dotato di una stupenda piscina, e dopo aver preventivamente e reiteratamente ricordato a tutti gli invitati di indossare il costume, si dimentica di assumere il bagnino (obbligatorio in queste ricorrenze!!!): nessuno poté farsi il bagno…..
Nell’ottobre del 1990 si iscrive alla facoltà di Legge, dopo aver saputo dal fratello Mario che era la facoltà con la più alta frequentazione femminile della Capitale; ma si trova attorniato esclusivamente da ragazze calabresi, nei confronti delle quali trova serie difficoltà ad intrattenere rapporti personali per via della loro parlata di difficilissima comprensione; nonché dell’ostilità di tutti i suoi amici, Giggi Playmobil in primis, che tentano invano di dirottarlo verso amicizie di più facile comprensione linguistica e vicinanza territoriale.
Il suo primo esame è Istituzioni del Diritto Romano che passa grazie al fatto che durante i gruppi di studio faceva sempre domande idiote alla assistente (tecnica ripresa con successo, negli anni seguenti, da Salvatore P. il “superuomo”) che così ebbe modo di ricordarselo il giorno dell’esame, e di liquidarlo con il primo “27” e unico della sua carriera.
Carismatico e villoso, Paolo il Silenzioso rifiuta la porchetta ogni volta che va con gli amici ai Castelli Romani, a causa della sua ferrea fede nel Supremo.
Attualmente persevera nella sua consolidata abitudine di telefonare agli amici mentre con la bocca piena, divora famelicamente enormi scodelle di insalata, rigorosamente in piedi (la sua cucina non ha tavolino alcuno).

 
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