Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
Riteniamo lo scambismo semplice tradimento ad amministrazione controllata e il bang bussing il modo ideale per un viaggio di piacere

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« Il linguaggio del corpo ...Il genio della settimana »

L'antro del piacere Revolution

Post n°3247 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da Le.Arabe.Felici
 
Foto di Le.Arabe.Felici

Il nostro Blog preferito, http://blog.libero.it/LantroDelPiacere/, sta ormai raggiungendo vette sublimi di squisita bellezza, con novelle intramezzate da fotografie di rara classe rappresentanti scene di accoppiamento ginnico e autoerotismo su parquet. Sembrerebbe che alcuni Kamikaze di Al Queida , nei riti precedenti all'attentato, oltre ad usufruire del lavacro per pulirsi  le mani ed il viso, leggano anche dei passi di suddetto Blog onde rendere più forte il desiderio di staccarsi violentemente da questo mondo. Un erborista di Mantova, dopo aver letto un post dell'Antro del Piacere ha dato fuoco al parco faunistico di Fasano. Ma veniamo al nuovo mirabolante post della nostra amica: perle di sapido erotismo, gocce di spocchioso ammore.

Da sempre ho avuto una particolare predisposizione per il sesso (Meno male che lo hai puntualizzato, perchè pensavamo ti dilettassi di uncinetto e pittura su vetro). Potrei essere una delle tante Mellisa P. che incrociamo per la strada (Per strada è pieno di MeLLise. COnosciamo pure alcune Francesca ed un paio di Egle. Ogni tanto si incontrano pure dei Luigi, ma non sappiamo se valga). Le mie prime esperienze sessuali furono con il mio ragazzo (Pensavamo con un ermellino, pensa un po'). In principio pensavo di essere frigida (Se prima di fare l'amore ti togli i jeans, vedrai che cambia tutto), poi scoprì che in realtà praticare sesso con un mio coetaneo non faceva altro che annoiarmi (Perchè allora levarsi il gusto di frequentare dei gerontocomi?). E inizia ad avere la tentazione di valicare la soglia, di scoprire fino a dove potevo arrivare (Abbiamo paura).
Avevo perso l'autobus per andare a............... così mi sedetti a prendere un caffè nel bar della fermata ( Dove abita una persona che vive in un post dove ci sono le fermate dell'autobus con i bar incorporati? a Fantasilandia? Il barista  chi è, il nanetto Tatoo?). Un uomo si sedette al mio tavolo e mi chiese che cosa stavo facendo (Una persona assai lucida e presente. Difficile capire che stai prendendo un caffè.Neanche stessi infilandoti un catamarano nel culo.) . Gli raccontai la mia breve storia (Ma quale? quel piccolo problema di dislessia?) e si offrì di darmi un passaggio (Anima gentile. Il racconto assume toni commoventi). Aveva una bella macchina (Skoda Felicia motore Abart con l'adesivo "FANATIC" sul vetro di dietro e le frange sul volante), era vestito bene (Salopette) e profumava di pulito (Normale, avendo infilato due Arbre Magique sotto le ascelle), non era particolarmente attraente ma era un uomo (Ma dai? se non avessi precisato la cosa avremmo pensato fosse un rinoceronte con la patente B). In principio avevo un pò paura (Forse per il fatto che lui aveva una motosega appoggiata sul sedile di dietro), mi immaginavo cosa sarebbe capitato ( Bè, se ha letto almeno un tuo racconto nella vita potrebbe capitarti l'amputazione degli arti onde impedirti di fare altri crimini contro l'umanità) ma mi eccitava (Chi non è mai eccitato per un passaggio, del resto). Ci aspettavano 30 minuti di viaggio (Che culo). Iniziammo a parlare...ma c'era un pò di tensione (Probabilmente per il fatto che lui avesse scorreggiato in macchina lasciando per errore in moto il ricircolo dell'aria). Mi mise una mano sulla gamba (La scusa più stronza, "Oh, pensavo fosse la leva del cambio!"), non dissi niente e continuai a parlare. Iniziò a far salire la mano (Nel frattempo un autoarticolato che trasportava uranio impoverito vi stava venendo addosso), indossavo dei jeans, ma la mia schiena era percossa da brividi (Perchè "MA"? se indossavi una tuta non saresti stata percossa da brividi?). Iniziò ad accarezzarmi (Nel frattempo la macchina era uscita di strada e correva incontrollata verso un crepaccio che dava su una fogna a cielo aperto) , ed io iniziai a bagnarmi ( Ci crediamo solo se perchè era lui che ti sputava). Mi piaceva. Deviò la strada (In realtà , dal momento che i suoi occhi erano obnubilati da ormoni grossi come conigli, da mo' che la macchina vagava incontrollata per campi) e si mise in una strada isolata, dietro un casale (in cui si stava celebrando un matrimonio con 500 invitati. Isolatissimi). Lo guardavo e gli vedevo gli occhi pieni di desiderio (Cercava un tuttocittà nell'abitacolo, probabilmente. Vi eravate persi). I miei jeans erano aperti e la sua mano frugava dentro le mie mutandine (Trovandoci il Tuttocittà arrotolato e tre numeri di Dylan Dog). Questo no, non lo avevo mai provato con il mio ragazzo (Perderti vicino ad un casolare?). Continuava a fissarmi mentre mi metteva le dita dentro (il naso, probabilmente) ed io iniziavo a gemere (Succede se per errore la leva del gambio ti entra nel culo e perfora lo sterno), e ad allargare le gambe (Con i jeans? a meno che tu non sia Barbie Luce di Stelle la vediamo improbabile come cosa) . Abbassò il sedile (E picchiò violentemente la nuca sul poggiatesta), slacciò i suoi pantaloni abbassò i miei (Contemporaneamente? sta usando i piedi, probabilmente: scena entusiasmante), mi alzò la maglietta ed il reggiseno ed iniziò a succhiarmi i capezzoli (Ma se tu eri seduta e lui sdraiato, che cazzo di lingua aveva? Una fettina di brasato, quanto meno) mentre con la mano continuava a far impregnare le mie mutandine (Versandoci sopra dell'olio Motore della Sintax). Mentre io gemevo lui continuava a chiedermi  ti piace puttanella? (Certo, ho sempre desiderato avere l'albero a camme premuto sui reni e la frizione piantata sul duodeno) e io non rispondevo (Ci credo, con il tergicristallo infilato in bocca non dovrebbe essere semplicissimo) ma, si mi piaceva fino a quando non ha iniziato ad accarezzarmi il clitoride
(con il libretto di circolazione).
Non lo rividi mai più (Strano, eh? Dopo quell'esperienza è espatriato e fa il monaco in un villaggio del Belize).

 
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