Creato da Le.Arabe.Felici il 03/11/2005
Riteniamo lo scambismo semplice tradimento ad amministrazione controllata e il bang bussing il modo ideale per un viaggio di piacere

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Autobus e Libertà

Post n°3736 pubblicato il 26 Giugno 2007 da yyossaryan
 
Foto di Le.Arabe.Felici

Cordiali lettrici, cordiali lettori,

in occasione della lieta ricorrenza che scandisce l’affinamento dello spirito catturato nell’ingrato fiasco corporeo di Paolo il Silenzioso, sottopongo alla vostra cortese attenzione una breve riflessione sull’incedere incalzante del tempo, che trasforma giovinetti e lupetti, in Uomini, cittadini, patrioti e combattenti.

L’adolescenza urbana ha un principio ben definito, che corrisponde alla maturata capacità di potersi muovere, in Libertà, da un capo all’altro della città, per recarsi a scuola, incontrare gli amici, visitare gli angoli nascosti della città, raggiungere mete fino a poco prima, irraggiungibili.

Da bambino, fino ai 13 anni, ho sempre invidiato quei ragazzi più grandi, che, stipati orgogliosamente all’interno dell’autobus, aggrappati al corrimano, percorrevano le strade della città, Liberi.

Di recente, girovaga per le strade di Roma, un autobus propagandistico, nostalgico, ispirato all’onore e zeppo di contenuti di alto valore, che corre da un Post all’altro al coro di “Autobus e Libertà”, “Boia ki non si abbona!”, “Pagare, obliterare e viaggiare!”.

Volevo solo dire ai viaggiatori che stendono tutto l’avambraccio per agguantare il corrimano, che cotale è in effetti un gesto alquanto deplorevole, vuoi per l’olezzo da cassa di salpe nostrane decongelate emanato dall’ascella, vuoi perché stendere quel braccio tende i muscoli del volto fino a farne assumere l’espressione tipica dei mufloni durante l’accoppiamento. Alcuni di voi inoltre hanno l'avambraccio deformato, ed una testa minuscola, in avanzato stadio della sindrome nota come "GianniMorandismo".

Rammentando che andare in giro con l’autobus a raccattare viaggiatori non interessati, è estremamente fastidioso, anzi, procura un deleterio nocumento ai coglioni, sono a proporre, almeno, che a guidare l’autobus siano invitati Paolo il Silenzioso, che a 47 anni ancora non ha un lavoro stabile (malgrado conosca 14 lingue, 3 idiomi, sia quadrilaureato e conosca perfettamente il Basic), e Cri_Camomilla, che conosce perfettamente tutte le strade di Roma e Provincia, avendole battute per anni, sotto le transgeneriche spoglie della indimenticata Sharon_milla.

L’autorevole guida dell’autobus non assicura però che l’espressione da muflone scompaia dai volti di quei viaggiatori, né che gli argomenti discussi sull’autobus possano risultare più interessanti della lettura dei cartelli: “Vietato sputare sui viaggiatori”, “Boia ki molla coi finestrini chiusi”.

Pertanto, abbassate quel braccio, perché puzza. 

Puzza di vecchio, marcio e triste.

Ringiovanire l’Italia con un’idea vecchia, marcia, e triste, non è serio, non è divertente, forse non è lecito.

Ma, se proprio devo infrangere le regole, preferisco sputare sui viaggiatori.

Cordialmente, come di consueto.

 

Yossaryan

 
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