Le Arabe Felici®

http://blog.libero.it/LantroDelPiacere/

Un nuovo Blog per tutti voi, amici, dove l’erotismo diventa arte e poesia: l’antro del Piacere. Leggiamo insieme, come di consueto , una bellissima storia capitata all’autrice all’interno di un bar.

Un giorno arrivo verso le nove del mattino,mi ero vestita veramente sexi (Usa il termine “provocante”. Perché usare termini inglesi se non se ne conosce il modo di scriverli?),un tajeur (Usa il termine “abito”, perché usare termini francesi se non se ne conosce il modo di scriverli?) blù (il blù è come il blu, ma molto più acceso),camicia bianca sotto (certo, fa tutto un altro effetto che metterla sopra),calze autoreggenti sempre bianche (casomai “bianchè”) ,completo bianco di pizzo (giusto per stare comoda al lavoro, ovvio) ,scarpe con tacco a spillo rosse (casomai “rossè”),volevo che sapesse quanto potevo essere sensuale se ne avevo voglia (ah, ecco. Normalmente giri in tuta acetata Adidas e espadrillas),lui si avvicina e si mette a sedere al mio tavolo, di fronte a me(pensavamo si volesse sedere dietro) comincia a parlarmi e a guardarmi con una voce diversa (cosa difficilissima: sono anni che tentiamo di guardare con una voce diversa e parlare con uno sguardo diverso, ma non riusciamo),più bassa sensuale (sicura che non fosse posseduto o magari stesse mascherando un rutto?),sentivo la carica sessuale che cresceva (anche a lui in quel momento stava crescendo qualcosa, abbine fede),mentre mi parla sento che il suo piede si insinua tra le mie gambe (scena erotica, il mocassino inzaccherato sulle autoreggenti bianche),ne accarezza la parte interna,io lo guardo e mentre parlo allargo leggermente le coscie (stessa scuola di odiosissimo? Eravate compagni di banco?),sento il suo piede che sale (posseduta da un paio di mocassini valleverde),la situazione è molto eccitante (molto) ,ma mi conoscono in molti e sono tesa,non voglio che qualcuno veda (Impossibile che possa accadere: sei solo in un bar nel periodo di punta seduta con un tipo sudato e grufolante come un verro alle prato che ti infila un piede nella patacca, una scena assolutamente anonima).Lui mi legge nel pensiero (o si guarda dentro i pantaloni, dipende),mi guarda con occhi penetranti  e mi dice "vieni con me che ti faccio vedere la nuova collezione di vini che abbiamo preso apposta per la festa" (La scusa più stronza) mi prende la mano , mi fà alzare e mi porta in cantina,io so che seguendolo di sotto diventerò suà (e lui sarà tuò) di lì a poco (ma che dici? Magari vuole soltanto bere in compagnia un rosso sincero) ,ma ormai i miei ormoni sono partiti e quel ragazzo mi attrae troppo (Magari sei attratta dal mocassino).
Mi fà scendere le scale ,cè un tavolo vicino alla parete con a fianco delle scansie di vini (scena di un erotismo straziante),lui mi stringe i seni da dietro e mi bacia il collo,poi mi porta verso il tavolo,mi fa appiggiare le mani (come si appiggiano le mani? Si usano chiodi o si può fare anche senza?) e mi fa divaricare le gambe sempre stando dietro,io sono bagnatissima (probabilmente è esplosa una damigiana di Brunello),è la prima volta che mi lascio andare in quel modo,ma tutto questo mi eccita ancora di più,farlo cos' con il rischio che scenda qualcuno è inebriante (Certo. Tutti a vedere la collezione di vini per la festa).
Sento che la mia gonna sale fino all'inguine (O è l’inguine che è sceso. Leggendoti, ad esempio, a noi sono calate le palle),poi una mano calda mi accarezza la vulva già completamente pronta (la vulva…ma è un racconto erotico o una puntata di Dottor House?) ,sento il rumore di una cerniera che si apre (e di un Galasso che si stappa) ,i miei slip vengono spostati e poi sento un fuoco dentro il mio fiore (dentro il tuo fiore…un carciofo, probabilmente),adesso le sue mani sono sui miei seni e il suo pene stà allargando la mia passerina con decisione (visto che non lo vedi, essendo lui dietro, sei sicura che non stia usando un crick o un cavatappi?).I colpi che mi dà (sicuro: bottigliate con un fiasco di Morellino),sono li piegata verso il tavolo con le gambe allargate al massimo (aperta come una Barbie principessa di stelle), sento le sue parole ardenti,focose come il suo pene (caldo perché appena intinto dentro una botte di Barbera),il suo respiro vicino al collo mi fà rabbrividire (alito tipico dei baristi, al sapore di tramezzino col tonno e uovo sodo mangiato alle sette del mattino),sento che il mio respiro diventa più intenso (si chiama asma) ,vuole dire che sono vicina a godere,gli dico che sono pronta a riceverlo dentro ,ho la spirale ( ottimo usare le precauzioni: lui, ad esempio, ha infilato l’uccello dentro una bottiglia di Tocai) poi comincio a urlare, il suo pene mi riempie tutta (era una bottiglia di Bianco Sarti) ,poi comincio a godere e a muovere il culetto come un ossessa,quando vengo lo faccio sempre(Hai fatto bene a precisarlo. Con questo particolare il tuo racconto diventa veramente bello)lui continua imperterrito a sbattermi col suo ritmo (mentre la tua capoccia sbatte reiteratamente su una madia piena di bottiglie di Sambuca One l’Amaricante), ,velocemente mi tocca e mette le dita nel mio orefizio ( e su questa perla, non riusciamo a continuare. Ci serve il tempo di capire cosa sia un orefizio).