Creato da shahra.zad il 19/12/2007

Arabesque

Lei si dipinge il viso per nascondere il viso, i suoi occhi sono acqua profonda...

 

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bello leggere il tuo articolo. Buona giornata da kepago
Inviato da: diletta.castelli
il 08/10/2016 alle 11:41
 
Dimmi...dove abiti adesso? :))))
Inviato da: cherubinoo
il 28/08/2012 alle 23:49
 
che piacere rivederti :-)
Inviato da: yentlG
il 04/02/2012 alle 11:40
 
Ahahahahahah da mo' che sono negli anta io, enta č...
Inviato da: cesarexxxxxx
il 13/05/2011 alle 10:09
 
Lo sapevo che arrivavo tardi pure stavolta.
Inviato da: non.sono.io
il 01/12/2010 alle 14:37
 
 

Il verbo LEGGERE  non sopporta l'imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo 'amare', il verbo 'sognare' ...

-Daniel pennac-

 

 

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The, biscotti e un appuntamento con me stessa

Post n°219 pubblicato il 10 Novembre 2010 da shahra.zad

Addormentarsi sognando prima ancora di chiudere gli occhi

il tempo non è passato, sei ancora la bimba che aspetta in un angolo

eppure il tempo è passato eccome, gli occhi si lucidano ma sempre un po' più segnati

si aspettano sempre le stesse parole con la paura che non arrivino mai, con la paura di tutto

ma impari a far aspettare solo una parte di te, mentre il resto continua a vivere

mentre il resto continua ad affrontare, da sola, tutto quello da cui vorresti che quelle parole ti proteggessero

e racconti a tutti la favola di quanto sei forte

mentre ammetti dentro di te che vorresti sentirlo dire al microfono su quel palco

senza vergogna, ridendo di chi ti giudicherebbe perchè ancora riguardi lo stesso film da 23 anni e da 23 anni piangi e sorridi come una cretina gli ultimi cinque minuti

e mentre corri incontro e ti butti

capisci che ancora non sei pronta a rinunciare al salto finale, ancora non è abbastanza la paura di cadere oltre

ancora non è ora di smettere di riguardare quel film e addormentarsi da bimba per risvegliarsi da adulta

 
 
 
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Aveva un folletto dentro di sč che voleva scherzare e ballare,
e uno spirito sognatore che voleva scrivere favole,
e un continuo desiderio di associare
la piccola vita quotidiana alla vita grandiosa e magnifica
che risonava nelle canzoni e nei dipinti,
nei bei libri e nelle tempeste dei boschi e del mare.
Non era contenta che un fiore dovesse essere solo un fiore
e una passeggiata solo una passeggiata.
Un fiore doveva essere un elfo,
uno spirito bello sotto bella forma
e una passeggiata non solo
un piccolo e doveroso esercizio fisico e una ricreazione,
bensė un viaggio ricco di presagi verso l'ignoto,
una visita al vento e al ruscello, un colloquio con le cose mute.


-Herman Hesse-

 

25/02/09

"Danzatrice di parole"

da

punto.di.rottura

*grazie*

 

 

 

 

 
 
 

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