AUTOCOSCIENZA
È molto probabile che una tappa decisiva nel misterioso processo
dell'evoluzione dell'uomo sia rappresentata dal giorno in cui un
essere, che stava esplorando con curiosità il suo ambiente, fermò la
sua attenzione su sé stesso.
Konrad Lorenz
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L'EVOLUZIONE DELL'UOMO
"L'uomo non è sempre esistito sulla Terra. La sua comparsa è assai recente rispetto alla storia della Terra e degli altri esseri viventi. Nell'"orologio della vita", se si rapportano le 24 ore del giorno con l'età della vita sulla Terra, è negli ultimi minuti che si sviluppa il ceppo umano. La sua comparsa segna il punto di arrivo di una serie di modificazioni avvenute su un ramo del tronco dei Primati e, nello stesso tempo, un punto di partenza per un nuovo corso evolutivo, soprattutto in forza di ciò che caratterizza e distingue l'uomo da ogni altro vivente: la cultura."
F. Facchini
Le origini dell'uomo
F. Facchini
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LA SELEZIONE NATURALE
“L’affermazione comune secondo la quale l’evoluzione attraverso il meccanismo della selezione naturale è una «teoria», esattamente com’è una teoria quella delle stringhe, è sbagliata. L’evoluzione è una legge (con parecchi elementi), tanto sostanziata quanto qualsiasi altra legge naturale, che sia di gravità, del movimento o di Avogadro. L’evoluzione è un dato di fatto, messa in discussione soltanto da chi sceglie di negare l’evidenza, accantona il buonsenso e crede invece che alla conoscenza e alla saggezza immutabili si arrivi soltanto con la Rivelazione.”
James D. Watson
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Post n°7 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da Nean.856
La storia della specie umana ha visto i bambini svilupparsi più precocemente di quanto facciano oggi. Due milioni di anni fa i nostri antenati avevano un'infanzia molto più breve.
Agli albori della nostra storia, i bambini non esistevano. O
meglio, non esisteva l'infanzia, che sarebbe un'invenzione relativamente recente, al massimo di due milioni, un milione e mezzo di anni fa. Lo sostiene un gruppo di ricerca internazionale guidato da Jean-Jacques Hublin del Max-Planck-Institut di antropologia evolutiva di Lipsia, sulla base di uno studio effettuato sui crani dei nostri antenati. I suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Nature".
L'uomo è l'unico tra i primati ad avere un'infanzia così prolungata: a nascere tanto immaturo e a poter godere di un così lungo periodo durante il quale crescere e imparare. Ma fino a oggi non era stato ancora chiarito a quando risalisse questo privilegio.
Per scoprirlo, Hublin e colleghi hanno analizzato il cranio del cosiddetto Bambino di Mojokerto, un fossile di Homo erectus rinvenuto a Giava e risalente a circa 1,8 milioni di anni fa. Gli antropologi hanno poi confrontato le tomografie computerizzate di questo con quelle di altri crani, di bambini moderni e di piccoli di scimpanzé. I risultati hanno mostrato che il bambino di Mojokerto, che al momento della morte aveva un anno, possedeva già tre quarti (tra il 75% e l'80%) della capacità cranica di un Homo erectus adulto.
Al contrario sappiamo che il cervello di un bambino di Homo sapiens all'età di un anno deve fare ancora molta strada prima di poter essere paragonabile a quello di un adulto della stessa specie. Anzi, come scrive su "Nature" Hublin "un'importante caratteristica dello sviluppo umano è proprio la persistenza di schemi fetali di crescita del cervello anche dopo la nascita". Per questo, secondo i ricercatori, l'infanzia deve essere nata dopo l'Homo erectus e non è mai stata presente nelle specie antichi progenitrici dell'uomo.
Source: ScienzaEsperienza
(16 Settembre 2004)
Agli albori della nostra storia, i bambini non esistevano. O
![](http://digilander.libero.it/Nean.856/Img/HomoSapiens2.jpg)
L'uomo è l'unico tra i primati ad avere un'infanzia così prolungata: a nascere tanto immaturo e a poter godere di un così lungo periodo durante il quale crescere e imparare. Ma fino a oggi non era stato ancora chiarito a quando risalisse questo privilegio.
Per scoprirlo, Hublin e colleghi hanno analizzato il cranio del cosiddetto Bambino di Mojokerto, un fossile di Homo erectus rinvenuto a Giava e risalente a circa 1,8 milioni di anni fa. Gli antropologi hanno poi confrontato le tomografie computerizzate di questo con quelle di altri crani, di bambini moderni e di piccoli di scimpanzé. I risultati hanno mostrato che il bambino di Mojokerto, che al momento della morte aveva un anno, possedeva già tre quarti (tra il 75% e l'80%) della capacità cranica di un Homo erectus adulto.
Al contrario sappiamo che il cervello di un bambino di Homo sapiens all'età di un anno deve fare ancora molta strada prima di poter essere paragonabile a quello di un adulto della stessa specie. Anzi, come scrive su "Nature" Hublin "un'importante caratteristica dello sviluppo umano è proprio la persistenza di schemi fetali di crescita del cervello anche dopo la nascita". Per questo, secondo i ricercatori, l'infanzia deve essere nata dopo l'Homo erectus e non è mai stata presente nelle specie antichi progenitrici dell'uomo.
Source: ScienzaEsperienza
(16 Settembre 2004)
DARWIN 2009
"Il 2009 è un anno singolare per il darwinismo e la teoria dell'evoluzione biologica, il presupposto di fondo di tutte le scienze della vita. Ricorrono infatti 200 anni dalla nascita di Charles Darwin e 150 anni dalla pubblicazione del suo Origine delle specie, il testo che sancisce l'avvento della moderna visione evoluzionistica, uno dei paradigmi scientifici che hanno più influenzato la trasformazione di tutte le discipline scientifiche ma anche della cultura e del modo di pensare del mondo contemporaneo."
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:15
Inviato da: marco parisi
il 13/07/2019 alle 10:08