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sul filo del ricordo...ponte sulle sponde...il viaggio per ritrovarti

Post n°8 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da miladylady
Foto di miladylady

....tesoro, domenica sarà il tuo compleanno....penso a te, al tuo essere ancora una bambina, eppure già donna, adulta, battagliera, piena di grinta, determinata a non permettere agli altri di fare altro danno…. e mi è venuta  l’idea di scriverti in un modo diverso, di  scriverti come se ti parlassi, a ruota libera, sul filo del racconto, il racconto di me, di te, di quello che provo, delle emozioni che affioreranno, parlarti della vita, non con l’atteggiamento di chi ha la presunzione di pensare di aver qualcosa da insegnarti, piuttosto con l’umiltà di avere io stessa da apprendere, forse più di te... e anche da te.

Saperti così fragile e forte nello stesso tempo mi ha riportato alla mente com’ero io alla tua età….ero anch’io una bambina donna, cresciuta troppo in fretta per quel che concerneva il senso della responsabilità, eppure con dentro una purezza nei confronti degli affetti, qualcosa che c’è ancora in me nonostante tutto.

Non è ingenuità anzi, sono sempre stata lucida, e vedevo le cose molto chiaramente , ma mi sono sempre ostinata a credere nell’animo umano, tutt’ora è così, ed è lo stesso che vedo in te, quando osservo la tua intelligenza sottile, la tua acutezza, e la consapevolezza che hai, quasi un dolore, rispetto alla mancanza di illusioni che ti suscitano gli adulti che hai attorno, quelli che dovrebbero amarti, proteggerti e invece…., eppure non ti arrendi.

Ero anch’io piena di grinta, decisa, determinata, volevo essere padrona delle mie scelte, non volevo che le cose mi capitassero involontariamente, ero attenta e intelligente, come lo sei tu… mi interessavo di politica, di lotte per i diritti umani, e mi davano fastidio quelle interessate solo ai vestiti e al ragazzo, ben inteso il ragazzo ce lo avevo anch’io e i vestiti piacevano anche a me, ma il mio universo era più grande di quello della maggior parte di loro, vedevo più lontano, mi guardavo intorno e avevo un sacco di domande, di dubbi, di curiosità….

Tua madre era molto diversa da me …le volevo molto bene…poi…ci siamo perse…cos’è successo? Non lo so, davvero non so darti una risposta, dirti che è la vita, la distanza, mi fa sentire come se cercassi scuse, tu meriti franchezza e posso solo dirti che non so cosa ci ha portato su strade divergenti….

..ricordo quando mi disse che ti stava aspettando, eravamo molto giovani, ti sembrerà strano ma ricordo bene la scena, il calore estivo, i nostri abiti leggeri, eravamo su un tram a Torino, non lo sapeva ancora nessun altro, non era ancora neanche una certezza, ricordo che l’ascoltavo parlare, non eri ancora una certezza, ma lei ne parlava come se fosse certa.

Era un brutto periodo, c’era tuo nonno che stava male, era in ospedale, tu non hai avuto purtroppo  l’opportunità di conoscerlo, io ne ho un ricordo di grande tenerezza, era un uomo profondamente gentile.

Tua madre era molto legata a lui, e quindi era preoccupata, tesa, ma era anche contenta per il tuo arrivo, non che non si rendesse conto dei problemi, ma lei probabilmente sperava che potesse essere tutto semplice, in fondo voleva solo sposare tuo padre e averti, semplicistico forse, ma in fondo normale, solo che le cose non sono mai così semplici.

Fu una sua testardaggine volermi come tua madrina, tua nonna non voleva, ma lei fu irremovibile, e io ne fui contentissima, non so se tu ci hai guadagnato, ma per me è stata  una gioia.

Ho tante immagini nel cuore di quando eri piccola, non so se te lo ricordi, cercavo di passare ogni momento che potevo con te.

Purtroppo quando io e A. ci siamo separati non ho potuto prendere le tue foto, te ne aveva scattate tante, ma non mi ha permesso di prenderne, (non solo quelle che riguardavano te, proprio nessuna,), ma non importa perché nella mente e nel cuore ho tante piccole immagini di te, che sei sempre stata molto bella e adorabile, eri luminosa e cinguettante, tutto ti incuriosiva e avevi sempre tante cose da raccontare.

Ricordo un giorno in cui eravamo a prendere un gelato in una cremeria all’aperto, avrai avuto 2 anni e 1/2, era estate,  tu avevi la tua piccola coppetta, stavi in piedi accanto al nostro tavolo e mangiavi il gelato con gioia e senza sporcarti minimamente, non sei mai stata una sbrodolona, è passato un tuo amichetto insieme alla madre, un bambino timidissimo, praticamente non parlava, tu hai cominciato a fargli gli occhi dolci, lo chiamavi per nome (tu invece parlavi benissimo già da tempo) e poi hai cominciato ad imboccarlo di gelato, eri adorabile!

Le volte in cui il sabato venivi a pranzo al ristorante con noi, eri un poco più grande, e se il cameriere non ci pensava chiedevi da sola di avere un cuscino per sollevarti un poco, e poi prendevi sempre le stesse cose, (pasta al burro e patatine fritte) non volevi mai cambiare, provare qualcosa di diverso, ma mangiavi sempre tutto mentre cinguettavi con noi, con i camerieri, eri solare e socievole fin da piccola....e poi quando nel pomeriggio io mi occupavo della casa e A. cercava di farti addormentare...invariabilmente,quando vi raggiungevo, lui dormiva profondamente e tu sveglissima eri abbracciata al suo fianco, la testa sulla sua spalla e sorridendo portavi un dito alle tue piccole labbra per farmi il segno del silenzio e poi ti facevi prendere in braccio e venivi a giocare con me...cercavi in noi quella famiglia che non avevi...so che la nostra separazione fu l'ennesimo dolore per il tuo grande cuore di bambina.

Ritorno con il pensiero a come ero io alla tua età…a  me non piaceva affidarmi al caso, e neppure mettere la mia vita e il mio futuro nelle mani di un’altra persona, insomma volevo avere in mano il mio destino,  volevo studiare, e studiare e ancora studiare per diventare...non sapevo ancora bene cosa, ma una donna di successo….poi le cose non sono andate così, mi sono innamorata e sono cambiate le mie prospettive.

Poi come sai ho ripreso a studiare, tutt’ora studio, e probabilmente studierò sempre, perché sempre ci sarà qualcosa che vale la pena sapere.

Ma non è solo per questo, è perché la conoscenza è una forza; cos’è che ci spaventa? Quello che non conosciamo, quello che non sappiamo, l’ignoto, perché ci è estraneo.

Ciò che conosciamo può al limite darci dei pensieri, dei problemi, ma non può spaventarci perché sappiamo come interagire.

Ora è ovvio che non si può apprendere tutto, non è questo il punto, il punto è rendersi conto di quanto la conoscenza, il sapere, rappresentino una forma di libertà, è attraverso l’ignoranza che le dittature ,più o meno dichiarate, tengono i popoli nella miseria, e non parlo di miseria materiale.

Studiare non deve essere solo finalizzato a superare degli esami, le cose che si apprendono devono rimanere dentro di noi, rendere elastica la nostra mente, mantenere viva la curiosità, ma anche la capacità di discernere, perché non basta sapere, bisogna imparare anche a riconoscere le informazioni e a ragionare con la propria testa, imparare a non accontentarsi di quello che ci viene propinato dall’informazione di massa, imparare a chiedere con la volontà di voler sapere davvero.

Segui la tua natura, dedicati a quello che ti sembra più giusto, fallo con impegno.

È vero che hai un sacco di problemi, hai sempre dovuto lottare, ma tutto questo ti sta rendendo forte, e questo ti servirà moltissimo da adulta, quando davvero la vita sarà nelle tue mani.

Perché ti sto dicendo tutto questo?, perché tu comprenda che si può credere che la vita sia un piccolo universo molto limitato, ma ci si può anche rendere conto che la vita è un universo infinito.

Ci sono donne (e uomini) che pensano che la vita sia fatta solo di trastulli, di vestiti, di cure estetiche, di soldi, di cellulari ultimo modello o del Suv che fa tanto onnipotente, e si muovono all’interno di questo universo ristretto, non c’è niente di male, se loro non si accorgono del resto va bene così, per loro la vita è quella; ma ci sono donne (e uomini) che pensano che le cose importanti siano altre, che si guardano intorno, cercano di conoscere, di sapere, e se possono cercano di fare anche qualcosa per rendere il mondo migliore; è una goccia nell’oceano, certo, ma è importante anche una singola goccia; questo non vuol dire che non ti devi divertire o non ti devi curare, ma che sei consapevole che non esiste solo quello.

 Dipende da te, devi capire cosa vuoi, giorno per giorno, e se non ti interessa guardarti intorno, non ti interessa dare la tua piccola goccia al mondo va bene, vivi per costruire il tuo piccolo universo, se è quello che vuoi è giusto che tu lo faccia, ma se invece senti che in te c’è la spinta per guardare più in là fallo, non importa se il prezzo da pagare sarà alto, ne varrà sempre la pena.

Lo so che a volte sei stanca, a volte non ce la fai più, non hai più voglia di lottare, è normale, ma è per te stessa che lo fai, per essere orgogliosa di te stessa, e questo è e sarà sempre un validissimo motivo.

….lo so che  sono poco presente, a volte ti ho delusa, ma nel mio modo un poco scarso e difettoso….Ti voglio bene, piccola donna coraggiosa, sei una splendida donna, consapevole, forte, equilibrata, bella dentro oltre che fuori, …..sei una meravigliosa farfalla, le tue ali ti porteranno lontano e .... permettimi sempre di poterti coccolare!!!

 

 
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creatività

 Gran parte dell’arte primordiale sembra essere stata creata dalle donne in un contesto rituale. La metodologia di ricercatori, antropologi, archeologi si basa sulla teoria accettata, ma erronea, che le civiltà arcaiche non potevano, per definizione, avere un concetto centrale astratto di divinità, quindi le statuette femminili non sono state considerate dee bensì semplici rappresentazioni di donne. La complessa opera di Marija Gimbutas e il concetto da lei coniato di archeomitologia ( che indica un metodo multidisciplinare che unisce l’archeologia descrittiva alla mitologia comparata, alla linguistica, al folclore e all’etnologia storica) dovrebbe invalidare per sempre questa teoria così fallace. Tutto richiama alla ciclicità e dunque al femminile, le stagioni,il giorno che oblia nella notte e poi rinasce con l’alba, i modi di dire ( i corsi e ricorsi storici), persino ad una convenzione come il tempo è stata attribuita un’impostazione ciclica (le ore). Invero per creare arte sciamanica la donna deve innanzitutto liberarsi della credenza diffusa, ribadita e stereotipata di non avere “doti artistiche”. Siate creative, vi appartiene!!!
 

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 niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
 y las manos llenas de perlas
 el sol en tu frente y en la sonrisa
 blanca orquidea, alma y paloma
 y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:


"te quiero pequeña, chiquita, preciosa, hermosa.....
 

lo adoro

“Perchè non disegno scarpe da uomo? Perchè non posso usare le paillettes, i tacchi a spillo alti dodici centimetri, i colori fluo” - Stuart Weitzman


 

Blaise pascal

qualsiasi cosa è vera solo in parte,
falsa solo in parte
e il giusto e l'ingiusto si mischiano
e coloro che rispetti possono deluderti,
coloro che disprezzi possono commuoverti
 

il principe ignoto

Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
 guardi le stelle
 che tremano d'amore e di speranza...
 

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