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guardare e vedere, due modi di compiere il viaggio

Post n°13 pubblicato il 27 Gennaio 2009 da miladylady
Foto di miladylady

La stanza è ordinata, pulita, essenziale, scarna, impersonale, un luogo non luogo, privo di qualsivoglia identità…., potrebbe essere abitato da chiunque, o disabitato da chiunque, la sensazione è che non ci sia differenza,.

Mi avvicino alla finestra, tende bianche isolano dall’esterno…volto le spalle alla stanza, è un gesto ma anche una dichiarazione simbolica di rifiuto, di estraneità…apro le tende con un gesto netto, come se fosse vitale per ritrovare il ritmico  fluire del respiro…grate…già, non ci avevo pensato…ma come potrebbe essere altrimenti….

anche se il freddo è pungente spalanco le finestre, concentro lo sguardo all’esterno, chiedo ai miei occhi di ignorare le sbarre…di andare oltre…e lo sguardo libero di muoversi si trova davanti la spettacolare vista della collina….spazio aperto dove lo sguardo si perde….una gamma infinita di grigi compone il cielo, come un mantello di morbido e cangiante velluto poggiato con noncuranza sulle spalle di una splendida donna, verdi terrazze erbose, ancora ammantate di neve in cui si intuisce però la fremente attesa della primavera, rinascita, tepore, nuova vita, tetti, tetti da connotati antichi, barocchi, un solitario uccello in volo, chissà…forse un nibbio, forse semplicemente un gabbiano, una torre campanaria, da cui, più che sentire, si intuisce un suono che si diffonde nello spazio aperto, un ripetitore lontano, stona, ma anche lui ha la sua ambizione d’ infinito, svetta verso l’alto, quasi sfiora il cielo….quasi fossero modellini mossi su di un plastico appaiono lontane le piccole sagome delle auto che salgono e scendono sull'asfalto che pare uno scuro nastro civettuolo…la vita, la vita è fuori…all’esterno di questo luogo sospeso nel silenzio, nell’attesa, nel nulla…

chiudo le finestre, i gesti sono repentini, in un lampo sono fuori dalla stanza, la mia visita, pressoché inutile, è terminata, non mi volto, corridoi, ascensori, l’esterno, la mia auto… mi allontano decisa, ho fretta di raggiungere la mia piccola casa in città, non c’è una vista così bella è vero….è molto di più, è la splendida vista su un cortile colmo di quotidianità,…, non vedo l’ora di avvicinarmi alle mie tende gialle, aprire e respirare….non ci sono sbarre alle mie finestre…

 
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creatività

 Gran parte dell’arte primordiale sembra essere stata creata dalle donne in un contesto rituale. La metodologia di ricercatori, antropologi, archeologi si basa sulla teoria accettata, ma erronea, che le civiltà arcaiche non potevano, per definizione, avere un concetto centrale astratto di divinità, quindi le statuette femminili non sono state considerate dee bensì semplici rappresentazioni di donne. La complessa opera di Marija Gimbutas e il concetto da lei coniato di archeomitologia ( che indica un metodo multidisciplinare che unisce l’archeologia descrittiva alla mitologia comparata, alla linguistica, al folclore e all’etnologia storica) dovrebbe invalidare per sempre questa teoria così fallace. Tutto richiama alla ciclicità e dunque al femminile, le stagioni,il giorno che oblia nella notte e poi rinasce con l’alba, i modi di dire ( i corsi e ricorsi storici), persino ad una convenzione come il tempo è stata attribuita un’impostazione ciclica (le ore). Invero per creare arte sciamanica la donna deve innanzitutto liberarsi della credenza diffusa, ribadita e stereotipata di non avere “doti artistiche”. Siate creative, vi appartiene!!!
 

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REMEDIOS

 niña pequeña, chiquita, hermosa, preciosa
Linda niñita quedada así, sentada en la orilla del mar
 y las manos llenas de perlas
 el sol en tu frente y en la sonrisa
 blanca orquidea, alma y paloma
 y la alegría, tú cantas consuelo,
tú cantas esperanza, tú cantas remedios,
espera que un día yo pueda decirte:


"te quiero pequeña, chiquita, preciosa, hermosa.....
 

lo adoro

“Perchè non disegno scarpe da uomo? Perchè non posso usare le paillettes, i tacchi a spillo alti dodici centimetri, i colori fluo” - Stuart Weitzman


 

Blaise pascal

qualsiasi cosa è vera solo in parte,
falsa solo in parte
e il giusto e l'ingiusto si mischiano
e coloro che rispetti possono deluderti,
coloro che disprezzi possono commuoverti
 

il principe ignoto

Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
 guardi le stelle
 che tremano d'amore e di speranza...
 

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