Come vorrei la mia v

AUGURONI

Ritorno

E' da molti giorni che non scrivo più, ma siamo alle solite con gli impegni che stanno rivoluzionando la mia attualità.
A gennaio si faranno stravolgimenti lavorativi ed ora si deve ragionare con profonda serietà su come organizzare al meglio le le cose in modo che il puzzle sia completo e mostri una immagine ottima.
Aprirò una azienda per conto mio e tutto dovrà filare nel verso giusto perchè credo nelle mie capacità e nella mia volontà, ma sono consapevole di dover sfamare 4 bocche  e dare i giusti spazi.
Una novità che cambierà modo di vedere certe cose e sinceramente non sono ancora ben introdotto nell'ottica, ma ottimizzerò tutto.

Ogni tanto penso a tutti voi del blog che dovrò trascurare forzatamente, ma ci sarò lo stesso anche se magari più latitante.
Vi saluto e spero di leggervi presto.
Un caro saluto da Archimede

Macchina o uomo?

Le macchine

 

Ieri sera ho affrontato con estrema curiosità e
costante attenzione il mio primo incontro al corso di Autocad, L’insegnante ha
voluto puntualizzare alcuni aspetti propedeutici e chiarire quali difficoltà
andremo a sormontare, noi volenterosi
corsisti.

L’antipasto è stato stuzzichevole, numerose
possibilità, sbocchi d’uso e proprietà del programma, la lezione si è svolta
velocemente con interesse e insolita tranquillità. Io, ad un certo punto, ho
dissentito su una affermazione dell’insegnate, la seguente: “ Questo programma
è in grado di fare tutto e quando dico tutto vuol dire tutto”. Io non ho potuto
stare in silenzio, non che volessi diventare il protagonista del momento, non
che volessi far notare o sminuire l’insegnante, ma volevo puntualizzare che il
cervello umano e la fantasia delle persone permettono di fare tutto, tutto ciò
che la nostra mente è in grado di partorire, con o senza ragione.

Le macchine sono il frutto della nostra
intelligenza ed astuzia, capacità e esperienza, la macchina esegue quello che
noi vogliamo lei faccia, non è capace di fare da sola nulla che non sia un
nostro ordine, non esiste la intelligenza artificiale pensante con propria
ragione.

Un punto a favore ancora alla razza umana che
seppur nel male, comunque usa il cervello e lo usa per sviluppare e creare, per
disfare ed agevolare, per distruggere e ricostruire, ma lo usa....

Un grido di esultazione a chi usa il cervello, chi
ama ancora essere un elemento e non un atrofico sfuttatore del creato altrui.

Il buon Gibran  mi ha colpito nuovamente

L'amicizia è sempre una soave
responsabilità, mai un'opportunità.

Il vostro amico è il vostro
bisogno saziato. È il vostro campo che seminate con amore e
mietete con riconoscenza. Ed è la vostra mensa e il vostro
focolare. Perché andate da lui con la vostra fame, e da lui
rivolgete il vostro bisogno di pace.
Quando il vostro amico si
confida con voi, non abbiate timore a dirgli "no", e non
esitate a dirgli "si".
E quando è silenzioso il
vostro cuore non cessi di ascolatre il suo; perché, senza
bisogno di parole, nell'amicizia tutti i pensieri, tutti i desideri,
tutte le speranze nascono e sono condivise, con inesprimibile gioia.

Quando vi separate dal vostro amico, non rattristatevi; perché
ciò che più amate in lui può diventare più
chiaro in sua assenza, come per lo scalatore la montagna è più
nitoda se vista dalla pianura.
E non ci sia altro scopo
nell'amicizia se non l'approfondimento dello spirito.
Perché
l'amore che cerca altro dallo schiudersi del proprio mistero non è
amore, ma una rete lanciata in avanti che cattura solo ciò che
è vano.
E date il meglio di voi stessi per l'amico.
Se
deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca
anche la piena.
Poiché che amico è il vostro, per
cercarlo solo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di
vita.
Perché lui può colamre il vostro bisogno, ma
non il vostro vuoto.
E che nella dolcezza dell'amicizia ci siano
sempre risate, e piaceri condivisi.
Perché nella rugiada
delle piccole cose il cuore trova il suo mattino, e si ristora.

Grazie a Venusia81

Diceva un foglio bianco come la neve:
"Sono stato creato puro
e voglio rimanere così per sempre.
Preferirei essere bruciato e finire in cenere
che essere preda delle tenebre
e venir toccato da ciò che è impuro".
Una boccetta d'inchiostro sentì ciò che il foglio diceva e rise nel suo cuore scuro,
ma non osò avvicinarsi.
Sentirono le matite multicolori,
ma anch'esse non gli si accostarono mai...
...e il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre...
...puro e casto, ma Vuoto.
- Kahlil Gibran -