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100.3 ::: L'opposizione non si fara'...

Post n°115 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da Arkivio21
 

100.3 :::Lopposizione non si farà ridurre al silenzio ---

Abbiamo espresso, tra i primissimi, la nostra solidarietà al presidente del consiglio colpito al volto da un oggetto scagliato da un signore che tutte le cronache, ma proprio tutte, definiscono una persona malata, afflitta da gravi disturbi psichici Per quali ragioni questo signore sia riuscito ad arrivare a pochi centimetri da un presidente che già si sentiva in pericolo, sarà compito degli inquirenti riuscire a farcelo capire. Resta comunque la gravità di un gesto che non può trovare forma alcuna di giustificazione e neppure di comprensione Fatta questa doverosa premessa, non si può tuttavia fingere di non vedere e di non sentire la cinica e bieca strumentalizzazione in atto da quel lancio. Sono scattati politici d’assalto, giornali di famiglia, direttori Rai al grido convenuto di: “La colpa è di chi semina odio, di chi critica Berlusconi, di chi sfila contro il governo..”. Si ripete il copione di sempre: un gesto orrendo, ma isolato e senza collegamenti politici, viene sfruttato per infangare, umiliare, insultare milioni di persone che non intendono accettare a capo chino leggi ad personam, esaltazioni dei vari Mangano, demolizione della Costituzione, avvertimenti contro la corte costituzionale e persino contro la presidenza della Repubblica e contro la presidenza della Camera.

In queste ore, in modo plateale e persino volgare, si sta tentando di ridurre al silenzio chi ama la Costituzione e non intende accettare la costruzione di una repubblica presidenziale a reti unificate. Per raggiungere questo traguardo non si esita a ricorrere alla menzogna, alla denigrazione dell’avversario, all’uso di parole violente che finiranno per alimentare un pericoloso clima di tensione. Guai a cadere in questa trappola ben architettata, ma guai anche a farsi intimidire, a chiudersi in casa, a rinunciare a manifestare in modo pacato, civile, fermo,la propria contrarietà ai progetti che, ancora ieri, prima dell’incidente Berlusconi aveva annunciato, senza nulla concedere alla moderazione e alla pacatezza. Non a caso era tornato a insultare i giudici, la corte costituzionale, quei pochi giornalisti e giornali che ancora sfuggono al suo diretto. Ora vorrebbero mettere sotto tutela anche la rete, considerata un covo di pericolosi sovversivi.

Le prossime ore, i prossimi giorni saranno difficili, ma bisognerà reagire, rompere l’assedio politico mediatico, non rinunciando a manifestare il proprio punto di vista e rifiutando la logica dello stato d’emergenza. La costituzione è un bene troppo grande per lasciarlo in balia del cinismo e della arroganza di chi vorrebbe metterla in soffitta. Le vicende di queste ore, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ci rendono ancora più convinti della necessità di promuovere una grande iniziativa nazionale che metta insieme quanti ancora amano la legalità repubblicana e credono in quei valori di tolleranza, rispetto reciproco, e divisione tra i poteri che rappresentano l’anima della nostra Costituzione.

(15 dicembre 2009)

temi.repubblica.it/micromega-online/lopposizione-non-si-fara-ridurre-al-silenzio/

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De Magistris: No alla criminalizzazione del dissenso

di Luigi De Magistris, da luigidemagistris.it

L'aggressione al presidente del Consiglio è un atto esecrabile e criminale, sul quale la magistratura deve fare piena luce e che va condannato perchè la politica, anche nella sua forma più aspra e conflittuale, non ha nulla a che vedere con la violenza fisica, indegna di un Paese civile e democratico.

Al tempo stesso, questa stigmatizzazione di un gesto non può comportare in alcun modo la rinuncia ad un'opposizione ferma e decisa alle politiche di Berlusconi e del suo Governo, ad una resistenza pacifica senza se e senza ma, oppure alla denuncia di quel clima di scontro manicheo alimentato anche dalle dichiarazioni dello stesso Presidente del Consiglio, il quale quotidianamente scalfisce la democrazia e lo Stato di diritto puntando l'indice contro la magistratura, gli organi di garanzia istituzionale, la Carta costituzionale, la critica proveniente dai partiti e dalle piazze.

Un Presidente del Consiglio che non fa nulla nei confronti dei bisognosi ma pensa solo a sè, agli amici ed agli amici degli amici. La persona umana - prima ancora che il politico - non può essere trasformata in bersaglio della violenza fisica e la sconfitta del peronismo berlusconiano, di un disegno golpista e razzista che da sempre l'Italia dei Valori denuncia e combatte, va attuata sul piano politico.

Gli strumenti per farlo sono tanti e vanno decisi insieme, coinvolgendo la società civile, in un grande patto politico. Sicuramente i cardini sono una cultura e una pratica non violente che si fondino sull'elaborazione di idee, progetti e azioni alternative al sistema-Berlusconi, che guardino sempre ad un' altra Italia. Un Paese che difende e vuole vedere attuata la Costituzione, che sceglie il mondo del lavoro e la tutela dei più deboli, che ha come faro di riferimento la partecipazione democratica.

Quello che dunque si deve evitare è che questo sogno sia in qualche modo "silenziato", in un momento in cui certamente si infuoca il clima politico e sociale ed il passaggio storico appare delicato. Va scongiurata la criminalizzazione del dissenso e della voce di chi è sempre stato, ed è anche oggi, contro il progetto antidemocratico della maggioranza che ci governa. L'obiettivo di criminalizzare l'opposizione al regime e chi dissente dal manovratore è infatti uno dei punti del peronismo nostrano.

Per questo l'unica strada è continuare a lavorare con caparbietà al cambiamento non violento, come fatto fino ad ora, sempre ricordando che la forza della ragione diventa debolezza se si trasforma nella ragione della forza.

(14 dicembre 2009)

temi.repubblica.it/micromega-online/de-magistris-la-resistenza-pacifica-e-la-via-maestra/

(( CONTINUA ... ; ))

 
 
 
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