Creato da Artemide.75 il 02/03/2010
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I Nuovi mostri

Foto di Artemide.75

Vi siete mai chiesti perché una delle demenziali rubriche di Striscia la Notizia si chiama “I nuovi mostri”? Io avevo intuito si trattasse di una citazione colta di qualche vecchio film, ma ne ho avuto la certezza la settimana scorsa, quando, sintonizzatami su Raitre, ho visto un titolo bianco su fondo rosso: era l’inizio del film “I Nuovi mostri”, con la regia di Dino Riso, Mario Monicelli ed Ettore Scola.

È un film del 1977: non viene passato molto in TV; in questi tempi di trash, i capolavori vengono esclusi a monte, anche dalla Rai.

Il film è suddiviso in episodi (come nella migliore tradizione di quegli anni). Attori come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Ornella Muti ed Eros Pagni, si alternano dando vita a personaggi e storie mostruose, nonché attuali anche ai giorni nostri.

Consiglio a tutti di vederlo. Io sono rimasta attaccata allo schermo per tutti i 90 min. con un’espressione allucinata in viso, gli occhi sbarrati e sempre la stessa frase sulle labbra: «ma è un mostro!» (ometto il turpiloquio a cui mi sono abbandonata durante la visione del film).

In effetti è un mostro il 40enne commesso viaggiatore (E. Pagni) che dà un passaggio a una giovane autostoppista (O. Muti), la quale per difendersi dalle avances dell’uomo, si finge un’evasa e lo minaccia con una presunta pistola; salvo poi essere  uccisa in una strada sterrata dallo stesso 40enne, che solamente allora scopre che ciò con cui l’aveva minacciato non era una pistola ma un phon per capelli. (AUTOSTOP)

È un mostro lo snob mammone romanaccio sboccato e riccone, interpretato da un superlativo A.Sordi, che carica in macchina un uomo agonizzante e, dopo aver fatto il giro di tre ospedali senza aver trovato posto, lo lascia quasi esanime lì dove lo aveva trovato perché doveva andare da “mammà”. (FIRST AID)

È un mostro Ugo Tognazzi, marito dell’uccellino della Valpadana (una giovanissima Orietta Berti), che sfrutta la moglie cantante fino a renderla afona. Non contento di ciò la fa operare - per continuare la tournée - causandole la perdita definitiva della voce. Ma l' "ingegnoso"  marito per fare ancora soldi  frattura le gambe alla moglie per far concentrare il pubblico più sul caso umano che sulla ormai perduta bravura e rivela ai giornali che l’uccellino è stata investita da un’automobile per salvare un bambino. MOSTRUOSO. (L’UCCELLINO DELLA VALPADANA)

Ma l’episodio più attuale e più incredibile è quello in cui una hostess (O.Muti), atterrata a Roma, incontra in un albergo uno straniero e se ne innamora sulle note di All by my self. Questi, prima che lei risalga per l’aereo su Tel Aviv, le regala un mangiadischi con “la loro canzone”. La scena finale vede lo straniero al bar dell’aeroporto che ascolta IMPASSIBILE il tg, durante il quale viene annunciato lo scoppio di un aereo, su cui viaggiava il primo ministro israeliano… l’ordigno esplosivo era nascosto in un mangidischi! MOSTRUOSO!!! (SENZA PAROLE)

Ho citato la trama degli episodi che mi hanno più colpito. Gli altri sono un po’ più anonimi, eccezion fatta per HOSTARIA, dove i 2 cuochi amanti gay (Gassman e Tognazzi) litigano fino a distruggere la cucina e a rovinare tutte le pietanze in preparazione, che serviranno comunque, infischiandosene se dentro i pentoloni erano finiti scarponi, mozziconi di sigari e ingredienti di svariato genere, ottenendo comunque il plauso dei commensali stranieri. CHE MOSTRI, mi è passata la voglia di andare al ristorante.

 
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