Un azzurro scalzo in cielo,
il cielo matto di marzo
e di quel nostro incontro
al centro tu poggiata sui ginocchi
e il vento di capelli sui tuoi occhi
Qui l'ombra cade giù dalla tua mano,
un orizzonte di cani abbaia da lontano,
tu aggrappata alla ringhiera
di una tenera e distratta primavera.
Pomeriggio lento e un po' svogliato,
maggio è andato via
un dito sotto il mento,
e gli uccelli fuggono infilando il verde dove la città si perde.
Sopra un foglio di carta vetrata,
luglio, e tu sdraiata, tu sporca di baci e sabbia,
a cercar le labbra smisurate dell'estate sulle mie.
In quest'altra stiamo insieme,
come ridi di gusto e fino a soffocarti,
io stringevo agosto e te
bevendoti con gli occhi miei per non scordarti .
E ancora tu tra file di alberi
che cuciono colline di uva bianca
tu sei stanca un giorno intero a bere vino
e un contadino col bicchiere in mano li' vicino.
Foglie arrugginite in fondo al viale,
e nuove voglie e tu, tu sei venuta male:
la tua faccia un po' tirata e una risata senza più allegria e incoscienza.
L'aria acerba della domenica mattina
sopra l'erba e tu e lacrime di brina
guance colorate mentre sbucci arance e stupide bugie.
Resta lì!
non muoverti!
sorridi un po',
adesso voltati,
fai così:
appoggiati!
non dire no!
amore, guarda qui!
Gennaio e il fiato grosso scalda le parole,
il sole andava giù, cielo di marmo rosso,
tu un po' nera contro quella sera che scavava il nostro addio e scappava.
La pioggia fina salta sopra i marciapiedi,
noia moschina e tu, tu guardi ma non vedi
che è finita e tra le dita non ci sono che fotografie.
Un azzurro scalzo in cielo,
il cielo matto di marzo, e di quel nostro incontro
al centro tu poggiata sui ginocchi
e gli occhi tuoi per sempre nei miei occhi .
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 13:28
Inviato da: mizarchessengine
il 17/12/2012 alle 19:13
Inviato da: Rebuffa17
il 16/05/2012 alle 09:01
Inviato da: zanna1999
il 07/01/2012 alle 16:01
Inviato da: obyone0
il 28/11/2011 alle 00:09