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...E' tempo...
Tra non molto inizieremo ad arrotolare le stuoie di vimini e gli ombrelloni verranno chiusi e riposti in un angolo del garage. I teli da mare e i costumi da bagno verranno lavati con più cura e inseriti dentro sacchetti trasparenti per salvaguardare i tessuti. Anche la borsa da mare verrà ripulita e riposta in un angolo remoto dentro o sopra l’armadio.
L’automobile verrà portata al lavaggio per togliere i granelli di sabbia accumulatisi sui sedili durante l’estate e per rimuovere la salsedine cristallizzatasi sulle guarnizioni attorno ai finestrini. C'è anche chi porterà alla rimessa o ritirerà sulla darsena la propria imbarcazione da diporto: gommoni, yacht, catamari, cabinati.
Andare al mare sarà sempre più un’impresa, un atto di volontà, una forma di resistenza: mantenere l’abbronzatura, ritagliarsi un po’ di tempo per sé, prolungare a più non posso la bella stagione. Ma ci penseranno le nuvole simili a zucchero filato, che si addensano proprio in corrispondenza della striscia di sabbia dove si è distesi, e il vento, che increspa il mare e fa rabbrividire la pelle bagnata, a riportarci alla realtà.
Il tempo delle giornate senza orario distesi al sole, delle brioches col gelato, delle sbornie e delle ore piccole fra concerti all’aperto, pub e discoteche volge al termine anche quest’anno.
La temperatura un po’ alla volta si abbasserà, raffiche di aria fredda ci indurranno a coprirci le spalle, quando ancora ci illudiamo di potere stare con abiti striminziti che coprono il necessario.
Inizieranno le piogge, la polvere si alzerà dal suolo arido. Un odore di terra bagnata ci metterà davanti al fatto compiuto: è arrivato l’autunno. I viali si ricopriranno di foglie gialle e rosse accartocciate, simili alla mia anima quando soffre. La città verrà inondata e sacchetti calcati d rifiuti correranno lungo le strade, facendoci gridare e indignare, testimoniando ancora una volta quanto l’incuria della nostra amministrazione comunale sia ormai giunta all’apice: ma il primo cittadino non vuole andare via.
Il passaggio tra l’autunno e l’inverno sarà breve, quasi indolore, da noi le mezze stagioni non esistono. Giubbotti imbottiti, pantaloni, stivali, maglioni, guanti e sciarpe.
Resisterà la musica e l’arte: a un buon concerto, a una travolgente opera lirica, a un allettante film in prima visione non rinunceremo. Ma in quanti saranno disposti a sedersi al tavolino di un pub a sorseggiare una birra, un bicchiere di vino rosso o un te aromatizzato? Temendo il freddo e l’influenza stagionale, fiaccati dal lavoro e dalla palestra, indeboliti dalle diete, ce ne rimarremo nelle nostre tiepide case tra un insulso programma televisivo, un buon libro (se ce ne sarà il tempo) e il pc che ci tiene collegati con il resto del mondo.
Ma questo non sarà sufficiente a placarmi. L’inverno non smorzerà l’inquietudine e l’insoddisfazione, il freddo non ibernerà i tormenti dell’anima: mi aggirerò all’interno delle mura domestiche e scolastiche alla ricerca di una via di fuga, di serenità, di appagamento.
IO, prigioniera di me stessa, della società e del mondo, IO col mio spirto guerrier ch'entro mi rugge.
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Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 13:28
Inviato da: mizarchessengine
il 17/12/2012 alle 19:13
Inviato da: Rebuffa17
il 16/05/2012 alle 09:01
Inviato da: zanna1999
il 07/01/2012 alle 16:01
Inviato da: obyone0
il 28/11/2011 alle 00:09