Post n°45 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da Atinea
Caro Gesù Bambino quanti anni sono trascorsi dall’ultima volta…quasi 40. Ti ricordi le mie letterine luccicanti, ricordi cosa ti scrivevo? Il mio desiderio principale era quello di riabbracciare a Natale mamma e papà che vivevano all’estero, avevo un altro desiderio che purtroppo non è stato esaudito: un fratellino o una sorellina.. Ti chiedevo di essere brava a scuola e di riportare bei voti a casa, Ti chiedevo alla paghetta settimanale (20 lire) qualche lira in più per acquistare la domenica pomeriggio dopo il catechismo (azione cattolica) i semi salati di zucca che a me piacevano tanto. Ti chiedevo giocattoli…..una bambola, una cucina con le pentole e i piatti… oppure più grandicella: un maglione celeste a dolcevita e stivali, o ancora: orecchini e calze di nylon. Oggi la mia capigliatura non è più nera ha il colore dei fiori di mandorlo. Ho cresciuto i miei figli con i valori, l’onestà, un pensiero quotidiano rivolto a Te. Tu sai… vado raramente in chiesa, per me sei tutto quello che mi circonda. Per tutta la vita mi sono chiesta e continuo a chiedermi qual è la peggiore cattiveria da non meritare il Tuo perdono, non ho trovato ancora la risposta. Non sto qui ad elencarti perché ...chi meglio di Te sa quante cose terribili succedono in questo mondo, ti chiedo: Raddrizza il sentiero degli sbandati, ferma quelle mani assassine, aiuta quelle menti malate, comprendi e consola i disperati. Continua a far brillare su quel monte la stella del primo mattino. Fa che quando sui mercati della terra avremo finito le nostre faccende e le anime si separeranno dal corpo ci sarà un risveglio fra le braccia della tua croce, mentre gli altri dormono ignari prima dell’inquieta veglia. Fa che ognuno dei miei peccati trovi la sua pena. Fa che questa mia vita non sia stata inutile. Grazie Gesù Bambino Ati |
Post n°39 pubblicato il 11 Novembre 2006 da Atinea
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Ho trovato fra i vecchi ricordi questa poesia nel dialetto della mia terra e, in ricorrenza del 2 novembre la voglio dedicare a mio padre! "Sta 'ssunà mezzijurne, jamme, si da mette lu callare ca mo arvè patrete!" Diceve accuscì 'na vote mamme. J' piccirille, vuleve a lu cancelle e pijeve a zurle, quande te videve, gne nu cillette a primavere. Mo pure sone mezzijurne, ma j a lu cancelle, nen corre. Sacce, ca nnarvì cchiù e mi dole lu core gne llu jurne che te n'j' ite tu. TRADUZIONE: " Sta suonando mezzogiorno, andiamo si deve mettere la pentola che fra poco torna tuo padre!" Diceva così una volta mamma. Io bambina volavo al cancello e iniziavo a scalpitare, quando ti vedevo, come un uccellino a primavera. Anche ora suona mezzogiorno, ma io al cancello, non corro. So, che non torni più e mi fa male il cuore come quel giorno che te ne sei andato tu. Ciao papà mi manchi! |
La mia anima è piena di dolore uno sconosciuto mi tende la mano vede la disperazione che vaga nel mio cuore parla, sfogati, non soffrire invano. Mi presento “UN AMICO” se mi vuoi chiamare non ti conosco ma leggo il tuo cuore hai bisogno di me, inizia a parlare sei fragile, ingenua ma, sai tanto amare. Se soffri…chiamami Se piangi…pensami Se ti sfoghi…scrivimi Con te ho sofferto, ho pianto,mi sono sfogata non ti appartengo ma so che ci sei sei grande, sei unico,sei nei pensieri miei. Ati Ricordi amico mio? L'ho scritta e dedicata a te due anni fa. Ora più che mai posso dirti: "Cos'è un ricordo? Nulla... non puoi vederlo, non puoi toccarlo ma è così grande che non puoi distruggerlo!" |
Post n°33 pubblicato il 16 Ottobre 2006 da Atinea
Mettere a dieta una pianta grassa Calzare anfibi fatti con pelle di rospo Innaffiare la piantina della città Salire e scendere una scala musicale Governare uno stato d'animo Saldare un conto con la fiamma ossidrica Cadere dalle nuvole e vedere le stelle Condannare una giraffa all'impiccagione Realizzare una collana di libri con perle di saggezza Far cantare un tenore di vita Sbattere contro una colonna sonora Cercare funghi atomici nel bosco di Chernobyl Suonare la tromba delle scale Disegnare un poligono di tiro con una squadra di calcio Bucare un canotto immergendolo nel...l'ago Bere a colazione la via lattea Gonfiare di botte un pallone Estrarre la radice quadrata di un albero genealogico Aprire la porta del tuo cuore con una parola chiave Andare in barca su un canale TV Calcolare un'area di rigore moltiplicando una base militare per Sua Altezza Reale Fare l'orlo al canale della Manica Cavalcare il cavallo dei pantaloni Cucire con un ago di pino e col filo del discorso uno strappo muscolare Apparecchiare una tavola numerica Trovare il diametro di una lettera circolare Soffiarsi il naso con un fazzoletto di terra Fare un'escursione termica sul monte premi del Totocalcio
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Nasconde le lacrime sotto gli occhiali Ati |
Post n°23 pubblicato il 31 Marzo 2006 da Atinea
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Post n°21 pubblicato il 19 Marzo 2006 da Atinea
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Post n°19 pubblicato il 10 Marzo 2006 da Atinea
Due amici camminavano nel deserto.In qualche momento del viaggio cominciaronoa discutere, ed un amico diede uno schiaffo all'altro, questi addolorato,ma senza dir nulla, scrisse nella sabbia: IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA DATO UN SCHIAFFO. Continuarono a camminare, finche trovarono un'oasi, dove decisero di fare un bagno. L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare, ma il suo amico lo salvò.Dopo che si fu ripreso, scrisse su una pietra: IL MIO MIGLIORE AMICO OGGI MI HA SALVATO LA VITA. L'amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: "Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia, e adesso lo fai su una pietra. Perchè?"L'altro amico rispose: "Quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia, dove i venti del perdono possano cancellarlo. Ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi, dobbiamo inciderlo nella pietra, dove nessun vento possa cancellarlo." IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE! |
Post n°17 pubblicato il 05 Marzo 2006 da Atinea
Titoli di articoli giornalistici o cartelli realmente pubblicati Si è spento l'uomo che si è dato fuoco (giornale di sicilia 1998) Pompini a raffica, Carrarese ko (Gazzetta dello sport,1992. Pompini era un giocatore del Livorno che in quella partita segnò 4 goal) Falegname impazzito, tira una sega ad un passante (corriere della sera 1991) Tromba marina per un quarto d'ora(corriere del mezzogiorno,1997) In cinquecento contro un albero, tutti morti (la provincia pavese) Vendo giochi e servizi di carnevale. Astenersi burloni e perditempo (inserzione giornale annunci gratuiti) Questa macelleria rimane aperta la domenica solo per i polli.(insegna in un negozio di Roma) Qui chiavi in 5 minuti (insegna in un negozio di Cuneo) Si affitta l'abitazione del terzo piano,la signora del secondo la fa vedere a tutti (inserzione in una strada di Trapani) Vendo tutto per esaurimento (insegna in un negozio di Brescia) Per ogni taglio di capelli vi faremo una lavata di capo gratis (insegna in un negozio di Reggio Calabria) Eliminazione totale bambini a sole L. 29.000 (insegna in un negozio di abbigliamento di Trieste) Funerali a prezzi ridotti. Cinquantasei rate a prezzi bloccati. Affrettatevi. (pubblicità su la Nazione, Firenze) Si fanno giacche anche con la pelle dei clienti (cartello in un negozio di confezioni di Latina) Si avverte il pubblico che i giorni fissati per le morti sono il martedì e il giovedì (Ufficio anagrafe di Reggio Calabria) A 3 mesi dalla scomparsa la ricordano la figlia Addolorata ed il genero Felice (Necrologio) Regalo cucciolo di mastino docile e affettuoso,mangia di tutto,gli piacciono molto i bambini.(annuncio giornale) A un anno dalla sua dipartita la moglie ricorda l'indimenticabile Felice Uccello, hai lasciato dentro di me un vuoto incolmabile. (necrologio) Che Egli sia benedetto, ieri è deceduto il Cavalier Luigi Fotte, inconsolabile la moglie Giuseppina Fotte con i parenti tutti. (necrologio) Qui riposa Benedetta Gaia Bellina, donna instancabile, ha amato la vita, suo marito e tutto il paese. (lapide) Gli insegnanti che hanno un buco lo devono mettere a disposizione del Preside. (circolare del Preside relativa agli orari di Lezione) ahahahahah che ne pensate? |
Ho scelto te in mezzo alla folla… ti ho regalato i miei pensieri, ti ho fatto ascoltare il lamento del mio cuore… ti ho permesso di camminarmi accanto.
Quando ho rallentato il mio cammino tu hai continuato la tua strada... Non ti sei girato neanche un attimo per incoraggiarmi a non mollare…
Ora sono troppo lontana da te, Il mio urlo si perde per la via… E… insieme al mio urlo si perdono i miei sogni! Ati |
Non meritiamo la felicità, insoddisfatti sempre la vita se c'è è una stagione qualunque. GRANDE RENATO... GRAZIEEEE |
IL Il mare singhiozza il pianto dell'infinito, le onde si infrangono sugli scogli bagnati, sogni bruciati, verità nascoste, gioie condivise. Ho paura del pianto e lì... in un angolo di strada ti aspetto per fuggire via. Mai nessuno varcherà la soglia dei nostri segreti, mai nessuno ruberà la nostra onda, ogni minuto è nostro... vissuto intensamente, tu conosci ogni ruga del mio viso, tu conosci ogni pena del mio cuore, tu conosci ogni gioia della mia anima. Stammi vicina fino a quando l'eternità scriverà " fine " sul libro della vita! grazie di esistere BRICCOLA ATI
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Nella profonda e silenziosa notte il tuo sguardo vaga qua e la, con animo smarrito alla ricerca di qualcosa che mai più potrai riavere! È l’ora della solitudine dei pensieri di angoscia Solo…con il tuo dolore che non osi confessare, che non osi confidare ogni ora della tua vita ti divora… combatti e odi la morte. Vorresti alzarti da quel letto strapparti il pigiama di dosso diventato ormai il vestito più bello! Vorresti indossare gli abiti della libertà e riassaporare i sorrisi e le gioie dimenticate. La notte volge al termine, niente più sogni… la realtà si spoglia, un saluto alla tua compagna di vita e……………..a malincuore sei partito! Buon viaggio papà!!!!!!!!! Ati
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Quella manina paffutella ti salutava e tu, ti allontanavi sempre più, tanti paesi, città, regioni ci avrebbero separati, chissà quando ti avrei rivisto. Non manifestai mai la tristezza del mio cuore.E’ vivo il ricordo in me e, con il cuore emozionato come allora.. vorrei ribellarmi e gridarti “PAPA’ ASPETTAMI!” Tu nella tua auto bianca con la mano fuori dal finestrino mi sussurrasti “CIAO PULCINO MIO!” I nostri sguardi lucidi si incrociarono. Rimasi lì, sotto l’albero del fico a salutarti con la manina paffutella, i miei occhi ti seguirono fino a che tu diventasti un piccolo puntino. A me rimaneva addosso solo il tuo profumo.. l’unica compagnia, l’unico ricordo, l’unica consolazione, l’unica speranza fino al tuo ritorno. tua figlia
Ati |
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