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Fiumi di parole
Post n°155 pubblicato il 03 Gennaio 2015 da BGelsomina
Fiumi di parole sono stati spesi nel corso dei secoli, fiumi di carta, d'inchiostro che ci offrono la possibilità continua di viaggiare con la mente, di vivere altre epoche, altri paesi. Questa raccolta di pensieri, in via di costruzione, è volutamente disorganica,saltando da una lingua all'altra vuole offrire spunti di riflessione che conducono i pensieri del lettore verso le vie più diverse. Per ciò che concerne il ringraziamento a Dio non limitiamoci e non concentriamoci principalmente sulle cose materiali, ma pensiamo prima di tutto a tutte le benedizioni e le grazie interiori, quella Grazia che ad ogni solennità e in ogni giorno donato da Dio ci è stata donata nell'anno 2014 che è passato: ringraziamolo per"tutte le cose manifestate e nascoste, visibile e invisibili ricevute, che il Padre celeste ha versate su di noi, non considerando le nostre infedeltà e le nostre cadute. I cambiamenti possono cominciare dalle piccole cose, ma via via che ti addentrerai nel nuovo, esse diventeranno più drastiche e importanti. A volte è necessario un completo coinvolgimento per condurre un nuovo modo di vivere, e talvolta forse anche essere in apparenza duri, per poter essere buoni, per eliminare il vecchio e scoprire il nuovo. Non irritarti per gli straordinari cambiamenti che devono venire, ma sii pronta ad accoglierli per aiutarne la realizzazione. Tutti gli uomini sono santi, se prendono veramente sul serio i propri pensieri e le proprie azioni. Chi reputa che una cosa sia giusta deve anche farla. Alcuni considerano il perdono come una forma di debolezza preferendo serbare rancore nei confronti del prossimo, al contrario per molti saggi e religiosi, il perdono rappresenta un valore importante che è anche simbolo di grande forza interiore. Anche la capacità di riconoscere i propri errori offrendo le proprie scuse è indice di obiettività e maturità interiore.Trovare il giusto equilibrio su queste tematiche può aiutarci nella convivenza con gli altri. Mi è capitato di perdonare le persone solo perché non volevo che uscissero dalla mia mia vita. Continuavo a sopportare ogni minima cosa sperando che un giorno tutto ciò sarebbe finito. Gesù talvolta non esaudisce subito la nostra preghiera. Egli attende, anche per darci l’occasione di esprimere una fede più stabile, più matura, più decisa, una fede che sia capace di intervenire in tutti gli aspetti della nostra vita. Con la ricorrenza del Natale di Gesù, sembra quasi ricondurci alla grotta di Betlemme, perché vi impariamo che è assolutamente necessario nascere di nuovo e riformarci radicalmente; il che è possibile soltanto quando ci uniamo intimamente e per tutta la vita al Verbo di Dio fatto uomo, e siamo partecipi della sua divina natura, alla quale veniamo elevati. Dio è Padre buono e giusto: ciò che promette lo mantiene. Quando ho agito secondo gli insegnamenti di Gesù, ho sempre trovato pace nel cuore. Al contrario, quando non sono stato fedele a lui, ho avvertito forte inquietudine dell’anima. Nulla ci soddisfa senza Dio.Mina 3 gennaio 2015
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